Cosa cambieresti se potessi tornare indietro a quando avevi 15 anni? Questa domanda ce la siamo posta anche noi che scriviamo questa recensione di Di nuovo 15 anni e costituisce il fulcro di questo nuovo teen drama brasiliano di Netflix, disponibile in piattaforma dal 25 febbraio 2022. Questa produzione, infatti, esplora una tematica già affrontata nel cinema più volte ma che risulta sempre intrigante: cambiare il passato per cercare un futuro migliore e più appagante. Un'operazione inversa ma con simili risvolti l'avevamo vista nel film 30 anni in un secondo, di Gary Winick, e non vi nascondiamo che questa serie ce lo ha ricordato non poco, non solo per le tematiche, ma sopratutto per lo sviluppo della trama. Di nuovo 15 anni rimane comunque un prodotto nel complesso piuttosto originale che punta a un target adolescenziale e pre-adolescenziale, un'età in cui non si vede l'ora di diventare grandi, guardando all'età adulta come qualcosa di agognato e lontano. Con queste premesse possiamo addentrarci nel parlare in modo più approfondito di questa storia.
Viaggi nel tempo nella trama
Anita è una trentenne insoddisfatta della sua vita che vive San Paolo in un piccolo appartamento insieme al suo gatto. Un giorno, dopo averlo quasi dimenticato, torna ad Imperatriz, la sua città natale, per prendere parte al matrimonio di sua sorella. Durante il ricevimento rincontra inevitabilmente tutti i suoi vecchi compagni del liceo, uomini e donne che non sembrano essere più di tanto cambiati col tempo, rimanendo quei bulli infantili che ricordava. Dopo uno sfogo pubblico, in lacrime, si rifugia nella sua vecchia stanza dove, usando il suo vecchio computer ancora funzionante, riesce ad accedere al photoblog di quando era un'adolescente. Rivedendo quella ragazza piena di sogni e speranze per il futuro Anita desidera tornare a quegli anni per cambiare la sua vita e fare scelte diverse e, come per magia, la cosa accade. La donna di trent'anni si ritrova ora nel corpo di una quindicenne in procinto di affrontare di nuovo il primo e traumatico giorno delle superiori.
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Le tematiche della serie
Come nella maggior parte delle serie teen classiche, anche in Di nuovo 15 anni la tematica principale è quella della maturazione personale, solo che in questo caso la prospettiva da cui ci viene mostrata la crescita della protagonista è decisamente diversa: Anita è una donna di trent'anni, ha già fatto le sue esperienze, eppure ha lasciato indietro alcuni nodi chiave della sua esistenza. La vita l'ha trascinata in avanti e, proprio per questo, ha causato dei vuoti in lei, delle situazioni non affrontate che col tempo hanno dato vita a dei disagi a cui non sa dare un nome. Anita tenta spesso di aiutare gli altri senza, però, mai guardarsi veramente dentro e, proprio per questo, troppo spesso finisce per causare disastri e stravolgere le vite di chi gli sta intorno. In poche parole nella serie vale la massima che per aiutare gli altri devi prima conoscere te stesso, la crescita personale non smette di essere importante con l'adolescenza, anzi fa parte di un percorso che dura tutta la vita. Trattate in modo più marginale anche le relazioni amorose, comunque importanti e motore per l'intreccio della trama, unite alle tematiche LGBTQ+ affidate però unicamente al personaggio di Cesar, Camila nel presente, a cui non vengono dedicati più di una decina di minuti ad episodio.
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Il viaggio nel tempo
Pretesto narrativo utile a movimentare la narrazione è, come già accennato, quello del viaggio nel tempo. Questo espediente permette alla storia di avere due filoni narrativi: il passato, che Anita tenta di riscrivere a vantaggio suo e dei suoi cari, e il presente, che subisce inevitabilmente le conseguenze delle azioni della ragazza adolescente. Purtroppo i due filoni finiscono per non avere lo stesso peso e uno risulta nel complesso più riuscito dell'altro. Le vicende del passato, pur facendo fede a determinati cliché, risultano più interessanti di quelle del presente. Nel passato la protagonista agisce veramente, è parte attiva della storia, sono le sue decisioni a cambiare effettivamente il suo destino e quello di chi ama. Nel presente questo non accade, tutto avviene subito quasi passivamente, specialmente da Anita, facendo risultare questa linea narrativa più fredda e di sicuro meno rilevante ai fini della storia. Questa è di sicuro la più grande pecca di una serie, forse un po' vecchio stile, che nel complesso però, con la leggerezza che la contraddistingue, fa il suo dovere aprendo nel finale ad una eventuale, e necessaria ai fini delle vicende, seconda stagione.
Conclusioni
Per riassumere la nostra recensione di Di nuovo 15 anni possiamo dire che questa nuova serie teen di Netflix fa il suo dovere. Pur districandosi tra molti cliché è in grado di trattare tematiche importanti in maniera consona ed efficace. Una pecca però importante risulta essere, però, lo squilibrio tra le due linee narrative di presente e passato, non ugualmente importanti e significative ai fini della storia.
Perché ci piace
- Le tematiche, tipiche del genere ma ben affrontate.
- La scelta del viaggio nel tempo come pretesto narrativo per la storia.
Cosa non va
- Le due linee temporali non ugualmente rilevanti.
- La presenza di numerosi cliché.