Più volte in passato abbiamo assistito a stagioni di Dexter carichi di incertezza sul loro sviluppo, dubbiosi sull'evoluzione (o sulla sua apparentemente mancanza) di alcuni personaggi e sull'impostazione di alcuni snodi dell'intreccio, ma siamo sempre stati smentiti dagli autori, sempre capaci di chiudere il cerchio e portare a compimento l'arco narrativo senza particolari delusioni. Sarà il caso anche di questa sesta stagione?
Probabile, perchè con il nono episodio Get Gellar la trama orizzontale raggiunge un punto di particolare importanza ai fini della sua evoluzione, il vertice di una parabola dal quale precipitare rapidamente verso il finale. Restano però un paio di episodi passati (pensiamo in particolare a Nebraska) che difficilmente potranno essere rivalutati anche se i tre episodi conclusivi dovessero essere, come ci aspettiamo, ricchi, intensi e coinvolgenti.
A questo punto della stagione, è la linea narrativa che funziona meglio, dopo qualche incertezza vissuta nei primi episodi, durante i quali era relegata in secondo piano e mal integrata nell'economia della storia. Ugualmente efficace è l'evoluzione del rapporto tra Debra e Dexter, inizio di un percorso che inevitabilmente porterà la sorella del protagonista al tanto atteso confronto con lui. Difficile che questo avvenga già negli ultimi tre episodi rimasti, considerando il recente rinnovo per altre due stagioni, ma vedere il personaggio di Jennifer Carpenter iniziare a porsi domande e dubbi sul fratello e sul suo legame con lui ci sembra un'evoluzione necessaria quanto dovuta. Debra ha molto spazio in Get Gellar e l'episodio risulta importante proprio per il suo personaggio, del quale, durante le sedute psichiatriche imposte dopo la sparatoria di inizio stagione, apprezziamo i lati più insicuri e fragili.
Se qualcosa soddisfa e fa ben sperare per il futuro in Get Gellar, che vanta anche alcune sequenze ben orchestrate e cariche di tensione, oltre ad un gran quantitativo di sangue versato sui protagonisti dal Killer del Giorno del Giudizio, non mancano i punti deboli. Su tutti l'ormai fastidioso Quinn e la surreale sequenza in compagnia di Batista per il recupero della pistola d'ordinanza smarrita nell'auto di una prostituta. Manteniamo ancora sospeso il giudizio, invece, sulla sottotrama che ruota intorno al tirocinante di Masuka, Louis, ed il furto del reperto legato al caso dell'Ice Truck Killer di inizio stagione, che potrebbe riservare interessanti sorprese nel corso delle prossime settimane.
A tre quarti del suo sviluppo, la stagione 6 di Dexter conferma che ci troviamo al cospetto di una serie che sa mantenersi interessante nonostante gli anni trascorsi dal debutto, ma propone anche alcune delle sequenze peggiori dello show di James Manos jr., sollevando il timore che altre due stagioni potrebbero essere veramente troppo difficili da gestire senza essere ripetitivi o sopra le righe. Come accaduto in passato, speriamo che gli autori sapranno smentirci.