Non bastano dei dolcetti per farsi perdonare, adulti e bambini in questo sono molto diversi. Debra è arrabbiata, e molto. Non solo perchè Dexter l'ha mollata per ben cinque giorni senza spiegare dove avesse intenzione di andare e senza mai rispondere al telefono, ma soprattutto perchè la situazione in centrale si è fatta delicata tra le indagini sul Killer del Giorno del Giudizio che proseguono a rilento, il 'ritorno' di auge di Trinity e LaGuerta a giocare con il pallottoliere contando i casi irrisolti.
Dexter continua a commettere delle leggerezze, ad essere avventato nelle sue azioni, a lasciare in giro indizi importanti come la penna che Deb trova nella sua borsa, trafugata nel motel durante l'escursione in Nebraska. Ed ecco domande su domande e risposte poco esaurienti che la fanno sentire ancora una volta esclusa dalla vita del fratello, 'colpevole' di essere andato a 'sfogarsi' con Jonah piuttosto che parlare con lei dei suoi turbamenti. Una penna che potrebbe rappresentare una distrazione fatale per Dexter e metterlo nei guai qualora arrivasse voce, in quel di Miami, della scomparsa del gestore del motel. Deb e Dex sono sempre più distanti, narrativamente ed emotivamente, chissà che non c'entri la tensione tra i due attori che nella vita reale stanno divorziando.
Molto interessante la conversazione di Deb con la psicologa e il parallelo tra le due coppie, da una parte Deb e Dex, dall'altra Lisa e Travis, che hanno un percorso in comune, con le due sorelle che incrociano le loro vite per pochi istanti e tentano di entrare nel mondo dei rispettivi fratelli senza riuscirci. Colpa del famoso dark passenger, che impedisce ad entrambi di relazionarsi in maniera sana ed equilibrata con il mondo esterno e con la vita. A rendere reali le nostre paure riguardo il destino di Lisa, arriva puntuale il nuovo omicidio ed il conseguente ritrovamento del nuovo tableau la cui protagonistaè la famosa Meretrice di Babilonia, colpevole di un imperdonabile tradimento. Una punizione ed allo stesso tempo una penitenza purificatrice inflitta da Gellar nei confronti di Travis per riportarlo sul suo cammino di giustiziere. L'unica differenza con i precedenti delitti è rappresentata dal numero seriale, stavolta non ritrovato sul corpo della vittima. E' perchè, come dice Dexter, l'autore dell'omicidio è solo Gellar? Oppure perchè Travis non ha avuto il coraggio di nascondere il foglietto sul corpo martoriato della sorella? Una puntata di transizione importante Sins of Omission, che dilata ulteriormente la prosecuzione del caso principale della stagione, un episodio in cui le sottotrame parallele non hanno grande rilievo, a parte quella stuzzicante che vede LaGuerta coinvolta a livello personale nell'omicidio di una squillo di lusso trovata morta per overdose in una stanza d'albergo. Da qui le pressioni su Deb per far archiviare il caso velocemente come morte accidentale. Chi sta coprendo il capitano? Se conosciamo un po' Dexter e Deb non si daranno facilmente per vinti sulle indagini. Che non sia finalmente arrivato per i Morgan il momento di togliersi di torno l'egocentrico capo? Come dice la Bibbia, "pecca di omissione colui che sa fare del bene e non lo fa". Ha peccato Dexter nel non essere stato presente al fianco di Deb nei giorni forse più difficili della sua carriera e nell'averle mentito sul Nebraska, ha peccato Deb nell'essersi concentrata troppo su se stessa e nel non aver insistito con le domande a Lisa Marshall, ha peccato Travis nel lasciar a Gellar la possibilità di fare ancora del male. Davvero suggestiva la scena finale nella chiesa sconsacrata in cui ancora una volta gli sceneggiatori giocano con la questione Gellar allucinazione/Gellar reale. A confermare la nostra ipotesi di un Travis affetto da personalità multipla, che a tratti assume l'identità di Gellar, arriva la scena in cui Dexter lo trova con le catene alle caviglie, catene che palesemente Travis ha provveduto ad infilarsi da solo con un gesto repentino, infilando il lucchetto nella botola quando ha sentito dei rumori sospetti. Si allunga l'attesa sulla verità dunque, forse troppo. E se alla fine Gellar si dimostrasse reale?