In questi giorni la bella Desiree Noferini è sul piccolo schermo con un ruolo nella fiction Un amore e una vendetta, di Raffaele Mertes, accanto ad Anna Valle e Alessandro Preziosi. Non dev'essere stata un'esperienza facile, stando a quello che ci ha raccontato, perchè il lavoro sul set si è sviluppato parallelamente a circostanze difficili della sua vita privata. Ma Desiree - classe 1987, un sorriso seducente che illumina il viso dai lineamenti esotici - di grinta ne ha da vendere, e guarda al futuro con l'intenzione di aggiungere altri tasselli al suo cospicuo curriculum. Con lei abbiamo parlato del lavoro sul set di Un amore e una vendetta, ma anche dei suoi prossimi progetti, tra cui la serie Il restauratore, per la quale sarà protagonista di puntata.
Il tuo personaggio in Un amore e una vendetta ha un bellissimo nome dal suono esotico, Kadisha. Anche se sei italiana, in che modo sei legata alle tue origini etiopi? C'è qualcosa che senti particolarmente "tuo" di quella cultura?
Beh, il mio sangue è per un quarto etiope e mia madre mi ha allevata anche con usi e abitudini del suo paese di origine. Quindi porto sempre con me la forza e la fierezza di quella gente, che mi aiutano in questo difficile lavoro che ho scelto.
E' stata un'esperienza professionale che si è sovrapposta ad un momento particolarmente importante e difficile della mia vita privata, per cui sicuramente il ruolo di Kadisha ha segnato una tappa importante della mia crescita artistica. Lavorare con la velocità e la tecnica di Raffaele Mertes, lo sguardo indagatore di Alessandro, la dolcezza e la determinazione di Anna è stato per me ogni giorno un arricchimento sia professionale che umano.
In che modo hai sviluppato il tuo personaggio? Lo hai arricchito con qualche dettaglio personale, o ti sei attenuta rigorosamente al copione?
In quel periodo mi sentivo chiusa nel mio mondo e determinata a vivere le mie scelte, così ho cercato di trasferire questi sentimenti anche nel personaggio.
Un amore e una vendetta è ambientato ai giorni nostri, ma prende spunto da un classico. E di questi tempi gli adattamenti dai classici, vanno per la maggiore, almeno in tv. Come ti spieghi questo interesse per storie fuori dal nostro tempo?
Forse perché la realtà è priva di emozioni, di sentimenti, di intensità. Stiamo vivendo un tempo in cui abbiamo bisogno di recuperare valori che forse ritroviamo nei classici.
Fortunatamente nessuna esperienza mi ha amareggiato. Anche perché credo che quando si è giovani ci si possa permettere di provare strade diverse, per poi capire quella giusta per te. E io oggi l'ho capito!
Una cosa che mi ha colpito, è che tra i titoli da te interpretati, ce ne sono molti che richiamano all'attualità. Penso a 20 sigarette, Un gioco da ragazze e prossimamente anche La vita corre, che è dedicato alle stragi del sabato sera. E' un fatto casuale, o hai un'attitudine particolare nel legarti a progetti che riguardano l'attualità?
Con i tempi che corrono ho l'attitudine ad aver voglia di lavorare! Per cui, a parte qualche personaggio che non sento adatto a me, ogni esperienza mi può solo arricchire.
Prossimamente ti vedremo anche in una puntata de Il restauratore, una serie di RaiUno che mette insieme soprannaturale e giallo. Che ruolo interpreti in questa fiction e qual è la tua storia?
Valeria, questo il nome del mio personaggio, è il mezzo che farà scoprire la gelosia di suo fratello, rispetto alle attenzioni che il loro padre ha per un ragazzo che porta sempre ad esempio come modello per il figlio. Con questo ragazzo Valeria avrà anche una una storia d'amore.
Il restauratore che dà il titolo alla fiction è Lando Buzzanca, nei panni di un uomo che sfiorando degli oggetti riesce a "vedere" le storie dei proprietari. C'è un oggetto in particolare al quale sei legatissima e che avrebbe molte cose da raccontare su di te?
La mia borsa è l'oggetto che più mi rappresenta e se il restauratore dovesse toccarla, vedrebbe tante cose. di me