Irriverente al punto tale da essere perfettamente e politicamente scorretta. Siamo convinti che questa recensione di Derry Girls vi convincerà ad intraprendere la visione delle prime due stagioni di questa serie irlandese disponibile su Netflix, dal potenziale altissimo ma purtroppo un po' sottovalutata (in UK e Irlanda ha debuttato nel 2018 su Channel 4).
Sono gli anni '90 e siamo in un paesino dell'Irlanda del Nord, per l'appunto Derry. Un gruppo di liceali trascorre le sue giornate in una routine abbastanza normale e monotona. A rendere particolari queste ragazze è il loro carattere, così buffo e cinico da vera e pura comedy all'inglese.
Derry, come tutta l'Irlanda del Nord, è da sempre luogo di tensioni politiche e militari, e nello specifico la serie è ambientata negli ultimi anni dei Troubles, un conflitto storico che nel corso di quattro decenni ha registrato più di tremila vittime.
Un conflitto dalle forti basi religiose, in cui i cattolici vengono discriminati in varie forme da parte della maggioranza locale, ovvero dai protestanti. Le protagoniste di Derry Girls appartengono alla minoranza cattolica del posto e frequentano un liceo cattolico. La loro storia si arricchisce di figure straordinarie e quasi iconiche come la famiglia scapestrata di due ragazze e la preside del liceo. Immaginate la signorina Trinciabue di Matilda 6 mitica e fatele indossare i panni di una suora, questo è proprio il personaggio di cui parliamo!
Chi sono le Derry Girls
Le Derry Girls sin dal primo episodio ci catapultano nella loro vita così normale ma al contempo così irresistibilmente sfigata. Erin (Saoirse-Monica Jackson), sua cugina Orla (Louisa Harland) e le loro amiche Clare (Nicola Coughlan) e Michelle (Jamie-Lee O'Donnell), a cui si aggiunge ben presto il cugino inglese di Michelle, James (Dylan Llewellyn), sono i protagonisti di questa allegra e colorata comedy.
Erin ha una famiglia numerosa e complicata: una madre severa e un padre incapace di prendere alcuna decisione, bastonato ripetutamente dal nonno materno. Orla vive con loro insieme alla mamma, zia di Erin, donna quasi del tutto sconnessa dal mondo. Clara è la più intelligente di tutte e vive in costante dieta, mentre Michelle è la vera leader, anche se è sempre pronta a finire nei guai. James è suo cugino e proviene dall'Inghilterra, anche per questo è un po' bullizzato dalle compagne irlandesi. È l'unico ragazzo che frequenta la scuola femminile, e salvaguardarlo dalle altre studentesse della scuola non è propriamente uno scherzo.
Assurda, esasperante, reale
Derry Girls ha tutte le caratteristiche vintage di quegli anni, ha un linguaggio incazzato e a volte sconnesso, si regge sul realismo scolastico e familiare che porta all'esasperazione della comicità. Ogni puntata, in entrambe le stagioni, si basa su una solida struttura. Tutte hanno lo stesso piano narrativo circolare: dall'interno della casa di prima mattina fino al rientro per l'ora di cena. Le ragazze, e la perversa famiglia di Erin, iniziano normalmente la giornata, chi a scuola e chi a lavoro, ma inaspettatamente esplodono le situazioni più assurde e bizzarre. I momenti memorabili della serie riguardano l'arrivo del Presidente Clinton in città, il fuggitivo protestante nel cofano della macchina, le imbarazzanti recite scolastiche, i tentativi di bullismo miseramente andati a male.
Per nulla scontata ed interessante la colonna sonora, che inizia nella prima stagione con Dreams dei Cranberries e nella seconda con Caribbean Blue di Enya, e per i più curiosi c'è anche qualche riferimento a Macaulay Culkin e Pulp Fiction. Una storia che si basa su una famiglia, un gruppo di sfigate, i problemi tipici dell'adolescenza, una vita apparentemente normale ma in preda a ogni forma di precariato, una situazione politica non del tutto lineare. Tutto questo fa di Derry Girls una serie attualissima e ben sbilanciata sulla risata ovvia, quella che prende le frustrazioni, gravi o meno gravi dell'oggi, le porta indietro di qualche anno e ci fa ridere di gusto di quello che siamo o cerchiamo di essere. Al principio di tutta la serie Derry Girls c'è una donna, la sua creatrice Lisa McGeel, scrittrice che vanta tra i suoi lavori anche la serie The White Queen.