Partiamo da questo dato: Demon Slayer - Il Treno Mugen (leggi la nostra recensione) è uno dei successi più impressionanti dell'intera storia del cinema giapponese, live-action e animato. In piena pandemia, quando le sale americane ed europee chiudevano, in Giappone il primo film ufficiale tratto dal manga di Koyoharu Gotoge usciva sul grande schermo, forte del successo della prima stagione della serie animata prodotta da Ufotable.
I suoi risultati al boxoffice sono sbalorditivi e da record: più di 500 milioni di dollari incassati in tutto il mondo, in testa alla classifica dei film di maggiore incasso mondiale del 2020, primo titolo non hollywoodiano in cima a un boxoffice annuale di sempre, film giapponese con il più alto incasso della storia. Un evento nel vero senso del termine che ha trasposto uno degli archi più dolorosi e amati del fumetto, nonché più brevi e per questo adatto a un trattamento cinematografico a tutto tondo. Di fatto, dopo la seconda stagione della serie, le aspettative dei fan erano quelle di rivedere sul grande schermo un altro lungometraggio del franchise, che però non è arrivato, non nel vero senso del termine. Ufotable ha infatti cambiato strategia distributiva nonostante la calorosa accoglienza e gli incredibili numeri registrati da Il Treno Mugen, votandosi a un modello ibrido di congiunzione tra una serie animata e l'altra. Ma quali sono i motivi di questa decisione? E perché, soprattutto, non sono sempre comprensibili? Proviamo a capirlo insieme.
Verso il villaggio dei forgiatori di katana
Dato il successo di Demon Slayer: the Movie - Il treno Mugen, Ufotable ha deciso di re-inserire l'arco narrativo anche all'interno della seconda stagione, dedicata nella sua seconda parte all'Arco del Distretto dei Piaceri. Una scelta nata dalla volontà di inserire in un medium permissivo in termini di minutaggio tutti quei tagli operati nella versione cinematografica e che di fatto ha raccolto il benestare dei fan e degli amanti della serializzazione animata. Muovendosi verso il successivo arco narrativo, quello del Villaggio dei forgiatori di Katana, Ufotable si è vista costretta a non poter trasporre questa parte sul grande schermo data la mole di capitoli in cui è contenuta, all'incirca tre volumi del manga. Voleva però tentare un nuovo approccio cinematografico, vuoi per valorizzare in termini esperenziali le magnifiche animazioni dello scontro finale della seconda stagione (ancora oggi considerato tra i migliori del piccolo schermo), vuoi per dare un assaggio della terza stagione ai fan. Impossibilitata, questa volta, dal poter adattare la storia al cinema (anche per tempistiche e costi), Ufotable opta per un modello - come detto - ibrido, distribuendo di fatto in un'unica soluzione cinematografica e solo parzialmente rimontata ad hoc (in verità in minima parte) la battaglia finale dell'Arco del Distretto dei Piaceri e il primo episodio dell'Arco del villaggio dei forgiatori di Katana.
Esce Demon Slayer - Verso il villaggio dei forgiatori di katana (qui la nostra recensione), che non vuole essere in alcun modo ciò che è stato Il Treno Mugen ma unicamente uno sfizio per appassionati, un'anteprima esclusiva di ciò che verrà poi mostrato nella nuova stagione. Il film è di fatto uno strumento per accumulare hype, che funziona nei limiti della grande portata cinematografica dello scontro tra Tanjiro, Uzui, Zenitsu, Inosuke e la Sesta Luna Crescente e della curiosità di scoprire in anticipo il futuro animato della serie. Un progetto comprensibile, in fin dei conti, per questo particolare momento della storia, che però non è altrettanto chiaro per il successivo e più recente approccio, che infatti è stato più che discusso dal grande pubblico e dagli addetti al settore.
Demon Slayer - The Movie: Il Treno Mugen, la recensione di un grande successo anime
Verso l'allenamento dei Pilastri
Come spiegato, l'arco del Villaggio dei forgiatori di Katana non era in alcun modo adattabile nella sua interezza per il grande schermo, così come il piccolo prologo del Raduno delle Lune Crescenti per il motivo opposto, essendo di appena uno o due capitoli. Terminata però la terza stagione, i lettori del manga di Gotoge sapevano dell'arrivo di un arco in realtà più che perfetto per un trattamento cinematografico, composto da 10 capitoli (128-138) proprio come Il Treno Mugen. L'allenamento dei Pilastri è infatti l'ultimo e fondamentale momento di passaggio del fumetto, volto a sintetizzare "le origini" dei più forti e importanti Pilastri di Demon Slayer e concedere agli eroi il potenziamento decisivo per sconfiggere le ultime Tre Lune Crescenti e il loro leader, Muzan. Una scrittura votata al confronto e all'introspezione intima al di fuori del campo di battaglia vero e proprio, intenso e anche rivelatore, che sarebbe potuto diventare un ottimo lungometraggio per il grande schermo e che invece Ufotable ha deciso di trattare esattamente come il precedente esperimento, nemmeno interessata a bissare quanto fatto con il primo film.
Ecco allora Demon Slayer - Verso l'allenamento dei pilastri (se sei curioso qui trovi la nostra recensione), che al contrario del predecessore nasce forse dalla volontà di sfruttare al massimo il restante materiale narrativo della serie, che dalla fine di questo Arco si muove verso la sua naturale chiusura con la mega saga finale di 40 capitoli. Un lungometraggio dedicato per intero e ragionato per medium sull'Allenamento, quindi, avrebbe costretto la produzione a una quarta e forse ultima stagione. In questo modo, invece, Demon Slayer 4 sarà interamente concentrata sull'addestramento dei Pilastri, probabilmente con una piccola incursione finale nell'Arco della Battaglia Decisiva, che andrà invece a comporre la quinta stagione. E chissà che forse Ufotable non decida proprio agli sgoccioli di concludere la serie come già fatto da Mappa per L'attacco dei giganti, o sviluppando un epico lungometraggio finale per il grande schermo oppure dividendo in due parti lo scontro decisivo per il piccolo schermo.