Deadpool, nome d'arte di Wade Winston Wilson, è un personaggio di rottura della Marvel, un antieroe folle e spregiudicato che, nel 1991, grazie a Fabian Nicieza e Rob Liefeld, ha canonizzato un modo alternativo di fare fumetti, in chiave più scanzonata e caotica. Questo simpatico e brutale guerriero, infatti, ha la cattiva abitudine di rompere continuamente la quarta parete, facendo però riferimenti ad ampio spettro sulla cultura pop, con un linguaggio dissacrante e tagliente. Il risultato è un mercenario immortale, che si diverte ad affettare (o crivellare di colpi) i suoi avversari scherzando e citando le sue serie e film preferiti. Non è difficile capire come mai sia passato fin troppo tempo prima che si trovasse la quadra giusta per lanciarlo sul grande schermo e Tim Miller, nel 2016, c'è riuscito inaugurando una fortunata saga che sta per tornare con un terzo capitolo, che ufficializzerà l'entrata di Deadpool nell'MCU (ora che 20th Century Studios, che ha prodotto i primi due lungometraggi, è parte della Disney). Vediamo quindi quali elementi potrebbero caratterizzare maggiormente Deadpool 3, che vede la regia di Shawn Levy.
Deadpool e Wolverine: un gioco di opposti
Tra le prime informazioni certe su Deadpool 3, che ricordiamo essere attualmente in produzione, c'è il ritorno di Hugh Jackman (The Greatest Showman, The Fountain - L'albero della vita) nei panni di Wolverine dopo che eravamo quasi del tutto certi del suo addio al personaggio dopo la morte del mutante avvenuta in Logan - The Wolverine di James Mangold. A quanto pare, però, come dichiarato dallo stesso Jackman, il film va visto più come una realtà alternativa e ciò spiega come mai ritroveremo il muscoloso James Howlett nel cinecomic di Levy. Se pensiamo all'indole di Wolverine (brutale, seriosa e irascibile) capiamo subito che affiancarlo su schermo a Deadpool (Ryan Reynolds) è una mossa alquanto pericolosa, anche se ci viene in mente già un adrenalinico lungometraggio in stile buddy cop con i due supereroi impegnati in missioni impossibili e in discussioni improbabili. Una cosa è certa: inserire Logan nel film è un azzardo (anche perché potrebbe rubare la scena a Wade Wilson stesso), ma è una variabile che si potrebbe rivelare vincente in quanto differenzia l'opera rispetto alle altre precedenti.
Il ritorno degli X-Men?
A quanto pare, però, Wolverine potrebbe non essere l'unico mutante a fare il suo ingresso all'interno di Deadpool 3. Circa un mese fa, infatti, è giunta voce che anche altri attori della saga cinematografica degli X-Men, ovvero Halle Berry, Famke Janssen e James Marsden, potrebbero tornare rispettivamente nei ruoli di Tempesta, Jean Grey e Cyclope. Si tratta, ancora, di un semplice rumor, ma ci sono ben due elementi che protendono verso questa teoria: in primis la stessa Halle Berry ha mostrato su Instagram un sospetto taglio di capelli che la riconduce proprio a Tempesta, in secondo luogo Deadpool 3 potrebbe essere proprio il trampolino di lancio perfetto per gli X-Men "canonici", finalmente parte anche loro del Marvel Cinematic Universe dopo che Disney ha inglobato 20th Century Studios. Ecco che quindi ci sono buone probabilità di vedere alcuni membri della squadra mutanti, ma sarà curioso scoprire, eventualmente, se verranno rispettati gli stravolgimenti avvenuti nella saga principale o se ci sarà un caustico reboot del franchise.
Ironia sul Multiverso
Sempre basandoci su alcuni rumor e facendo qualche speculazione, all'interno della pellicola potrebbe essere nuovamente affrontato il tema Multiverso, oramai divenuta la parola chiave del mondo supereroistico da qualche tempo a questa parte. Una recente indiscrezione, infatti, suggerisce che nell'opera potrebbero apparire più varianti dello stesso Deadpool ma anche di Wolverine stesso. Ciò, se fosse confermato, potrebbe strizzare l'occhio magari al passato cinematografico di Logan stesso e quindi di fatto confermare, con la scusa del Multiverso, anche le altre sue apparizioni cinematografiche fuori dall'MCU. Tra l'altro questo approccio, che potrebbe essere simile a quanto fatto dalla DC all'interno diThe Flash, ha tutte le carte in regola per proporre un modo alternativo di presentare il Multiverso, stavolta con toni maggiormente umoristici e comici rispetto al solito. Considerando, poi, la confusione che si è andata a creare nello stesso Marvel Cinematic Universe da quando esiste questo concetto, lo stesso Deadpool potrebbe scherzare su questo elemento, con la Marvel che si farebbe ironia da sola.
Qualche limitazione in più
Fin da quando è stato palesato il fatto che Deadpool 3 sarebbe stato parte integrante del Marvel Cinematic Universe, subito si è pensato al problema del rating dietro il film. I due capitoli iniziali, classificati negli Stati Uniti con il Rating R (divieto ai minori di 17 anni non accompagnati da un adulto) presentano diverse scene violente, volgarità e anche sesso annesso. Tutte caratteristiche che, apparentemente, da sempre fanno tremare la Disney che solitamente lavora a contenuti più family friendly. Per fortuna, però, sembra che con Deadpool 3 sarà fatta un'eccezione visto che lo stesso Shawn Levy ha confermato anche stavolta lo stesso Rating dei precedenti due capitoli. Nonostante questo, il fatto che il lungometraggio sia ora inserito in una dimensione più ampia de La Casa delle Idee siamo quasi certi che porterà a delle limitazioni, visto che ad ora non ha più l'indipendenza che aveva prima, che gli garantiva un'originalità e una libertà maggiore. Essere parte di un universo più grande, infatti, porta a delle conseguenze e a delle regole narrative da rispettare.
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Odio e amore con l'MCU
Parlando proprio di questa relazione con l'MCU, ci viene da pensare che non sarà affatto facile far convivere Deadpool all'interno del Marvel Cinematic Universe. Troppe differenze intercorrono tra gli altri prodotti dell'universo di Kevin Feige e le pellicole dedicate al Mercenario Chiacchierone, tra linguaggi narrativi, estetica e anche il tipo di contenuto proposto. Detto questo, però, è probabile che queste due realtà si verranno incontro trovando magari una via di mezzo, relegando i contenuti più maturi solo ai film esclusivi di Deadpool e limitando volgarità e sangue nei lungometraggi corali in cui Wade Wilson interagisce direttamente con i suoi colleghi de La Casa delle Idee. Il problema maggiore è che Deadpool è sempre stato un personaggio fin troppo esplosivo e difficile da contenere e proprio per questo l'indipendenza iniziale rispetto all'MCU garantiva un freno che ora è stato liberato. Staremo quindi a vedere se la Marvel riuscirà a gestire questo importante antieroe anche in rapporto al mondo supereroistico di riferimento.