Ogni generazione di adolescenti ha i suoi modelli di riferimento. I teenager degli anni '70 si nutrivano gli occhi dei giubbotti di pelle, delle gonne larghe e delle moto cromate di Happy Days (ambientato, però, negli anni '50) anche se avevano molto più in comune con i modi impacciati e le orecchie a sventola dei vari Richie Cunningham. Negli anni '80 ci siamo sentiti tutti un po' artisti frequentando la School of the Performing Arts di New York di Saranno famosi che, oltre a fornire una panoramica sulle difficoltà che aspiranti attori, cantanti e ballerini devono affrontare, toccava temi di interesse sociale come razzismo, emarginazione, povertà, droga, depressione. Poi sono arrivati gli edonistici anni '90 e rispecchiarsi negli adolescenti ricchi di Beverly Hills, 90210 è diventato un problema tra bellezze mozzafiato, auto di lusso e giornate in spiaggia a Malibu, anche se a dirla tutta qualche problemino ce lo avevano anche loro.
In molti sognavano una serie più vicina alla vita reale, che descrivesse lo smarrimento del passaggio dall'adolescenza all'età adulta. Ed è qui che entra in gioco Kevin Williamson. Dawson's Creek, da oggi su Netflix, è ambientata in una cittadina balneare fittizia del Massachussets, Capeside, in tutto e per tutto simile a Oriental, North Carolina, città natale di Williamson. A dare il benvenuto al pubblico americano il 20 gennaio 1998 (in Italia la serie arriverà il 13 gennaio 2000) sono tre adolescenti che girano un horror amatoriale su un molo di legno, ma vengono interrotti dall'arrivo della nuova vicina di casa, Jen Lindley, bionda quindicenne di New York.
Il protagonista della serie, Dawson Leery, modellato sullo stesso Williamson, è un aspirante regista che idolatra Spielberg. Nel tempo libero, Dawson coinvolge nei suoi progetti gli amici di infanzia Joey, orfana di madre e col padre in prigione che nutre per lui da sempre una cotta non ricambiata, e Pacey, lo scavezzacollo figlio del capo della Polizia locale. Gli equilibri - soprattutto quelli sentimentali - verranno alterati dall'arrivo della sofisticata Jen. Man mano che la serie avanza, nuovi personaggi andranno a comporre la cerchia di Dawson dando il là a temi come l'emarginazione, l'omosessualità, la malattia mentale, l'elaborazione del lutto, ma sostanzialmente ciò che Dawson's Creek racconta è l'adolescenza con le sue pulsioni e le sue insicurezze in quel turbine di prime volte che è la crescita. Ecco cinque buoni motivi per scoprire o riscoprire Dawson's Creek su Netflix in binge watching per rivivere un'epoca che ricordiamo chi con nostalgia chi con orrore, ma bene o male ci siamo passati tutti.
1 - Adolescenti che sono adolescenti
Non è un riferimento all'età anagrafica degli interpreti che comunque, nella prima stagione, non superava i 20 anni. Gli adolescenti di Dawson's Creek vivono da adolescenti, per l'appunto. Vanno a scuola, fanno i compiti, aiutano la famiglia, sono protagonisti di scaramuccce con genitori/fratelli/nonni. Mentre la gang di Beverly Hills, 90210 si spostava a bordo di costose decappottabili, Joey raggiunge la casa di Dawson su una barchetta di legno e poeticamente resta a dormire con l'amico dopo aver visto insieme per l'ennesima volta Lo squalo o E.T. L'extraterrestre, proprio come facevano da piccoli.
Altro nodo chiave, il rapporto con gli adulti. Se Dawson vanta una relazione idilliaca sia col padre che con la madre, la quale si mostrerà un pelino più severa solo quando il figlio prenderà a uscire con una ragazza più grande (la sorella di Pacey, per altro), l'evoluzione del rapporto tra Jen e la mitica nonna Grams rappresenta uno degli archi narrativi più interessanti. La ribelle Jen viene, infatti, spedita dai genitori a Capeside per allontanarla dalle cattive compagnie di New York; dopo una prima fase piuttosto turbolenta le due arriveranno a un punto di contatto, preludio a un legame fortissimo. L'unico appunto mosso alla coerenza di Dawson's Creek riguarda i dialoghi complessi dei personaggi, che infarciscono le loro tirate di riferimenti culturali, letterari, addirittura storici. La stessa Michelle Williams, appena diciassettenne, ammetterà in seguito di essersi armata di dizionario per capire le battute che le veniva chiesto di pronunciare. A controbilanciare questa accuratezza nella scrittura ci pensano, però, i comportamenti egoistici, infantili e l'immaturità emotiva dei protagonisti, quelli sì tipici degli adolescenti.
2 - Nella scelta del cast i produttori ci hanno visto lungo
A differenza di tanti volti televisivi popolarissimi per qualche stagione e poi finiti nel dimenticatoio, Dawson's Creek ha portato fortuna a molti dei suoi interpreti. Paradossalmente la carriera meno blasonata tra i protagonisti è quella di James Van Der Beek che, dismessi i panni dell'idealista Dawson, ha continuato a comparire in numerose serie tv strizzando l'occhio di tanto al passato senza mai veramente sfondare al cinema, In compenso si è dedicato alla famiglia crescendo cinque figli con la moglie Kimberly. Tutt'altra storia per Michelle Williams (Jen) che è diventata una delle attrici più stimate della sua generazione. La Williams ha lavorato con Wim Wenders, Ang Lee, Todd Haynes, Martin Scorsese, Ridley Scott; candidata quattro volte all'Oscar, ha vinto due Golden Globe, l'ultimo per il ruolo di Gwen Verdon nella splendida miniserie Fosse/Verdon che le ha permesso di conoscere il suo attuale marito, il regista Thomas Kail.
Katie Holmes (Joey) è più nota per il chiacchieratissimo (e breve) matrimonio con Tom Cruise, da cui ha avuto la figlia Suri, che per i ruoli ottenuti. Nonostante tutto, l'abbiamo vista a fianco di Christian Bale in Batman Begins e in chicche come le pellicole indie Wonder Boys, Thank You for Smoking e La truffa dei Logan. Non se la passa male neanche Joshua Jackson (Pacey) star di serie di successo come Fringe, The Affair e, più di recente, Dr. Death. Non dimentichiamo che Dawson's Creek, negli anni, è servito da trampolino di lancio per le carriere di Seth Rogen, Kerr Smith, Michael Pitt, Jensen Ackles, Jennifer Morrison e Monica Keena oltre ad ospitare guest star quali Ken Marino, Jack Osbourne, Jane Lynch e inoltre Dana Ashbrook, Mädchen Amick, Sherilyn Fenn e Ray Wise, tutti già nel cast di Twin Peaks.
Dawson's Creek: che fine hanno fatto i protagonisti?
3 - Cinema mon amour
Dawson's Creek è intriso di citazioni cinematografiche. Da cinefilo incallito quale è, Kevin Williamson infonde nella serie tutte le sue passioni e le sue idiosincrasie. L'ossessione per il cinema di Dawson, suo alter ego, e la passione per Steven Spielberg appartengono, in realtà, allo sceneggiatore. Anche dopo la sua uscita di scena, alla fine della seconda stagione (Williamson tornerà per i due episodi finali), la serie prosegue sulla scia dello cammino segnato dallo sceneggiatore di Scream. Tra malinconici omaggi a capolavori come L'ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich, strizzate d'occhio a cult come Risky Business, ammicchi a Wes Craven e John Hughes o rimandi a classici del genere come Il mostro della laguna nera e Venerdì 13, particolarmente rappresentative sono le puntate a tema, la cui struttura è interamente plasmata su quella di celebri pellicole.
L'episodio 1x07, Convivenza forzata, ricalca il cult di John Hughes Breakfast Club. Dawson, Pacey, Joey e Jen si ritrovano a dover passare l'intero sabato a scuola, in punizione, sotto la supervisione della bibliotecaria e con in più l'insopportabile presenza di Abby, che li costringe a un gioco della verità che farà emergere altarini e segreti sopiti. Nell'episodio 3x07, L'isola delle streghe, Dawson e i suoi tre amici si recano a Witch Island per girare un documentario sulle streghe di Salem, ma si ritrovano ad assistere a terrificanti fenomeni che ricordano da vicino The Blair Witch project - Il mistero della strega di Blair. L'episodio 3x20, Un giorno non rivivere, è costruito in stile Rashomon con la stessa storia - Dawson scopre che Joey e Pacey stanno insieme e non la prende bene, raccontata da punti di vista diversi. Non cela il suo modello l'episodio 4x08, I soliti sospetti, storia noir in cui Dawson, Pacey e Jack orchestrano uno scherzo ai danni del preside della scuola creandosi un alibi perfetto e facendo ricadere la colpa sull'ignaro Drue Valentine (Mark Matkevich, altro volto noto). Quando all'episodio 5x15, Tutto in una notte, vede protagonista la sola Joey, ormai al college, che viene aggredita da un rapinatore, ma questo è solo l'inizio delle sue sventure di landisiana memoria.
4 - Dawson o Pacey? Questo è il dilemma
Pur nascendo con intenti diversi, col passare degli episodi il pubblico di Dawson's Creek si è appassionato all'imprevisto triangolo sentimentale che si innesta tra Dawson, Joey e Pacey. Eppure le premesse erano molto diverse, con il maschiaccio Joey innamorata senza speranza dell'amico Dawson il quale non ha occhi che per il cinema anche se non disdegna la nuova vicina di casa, mentre Pacey, all'inizio, sembra condannato alla solitudine. Pian piano l'avversione reciproca tra Joey e Pacey si trasformerà in amore. Prima, però, ironia della sorte, nel momento in cui Dawson inizia ad accorgersi che Joey è diventata una giovane donna affascinante, lei comincerà a guardarsi intorno in cerca di altro mettendosi insieme per una breve parentesi perfino all'amico Jack, che poi si scoprirà gay.
Il percorso è ancor meno lineare di così, in mezzo ci sono sei stagioni, gli innumerevoli fidanzati di Jen e varie altre relazioni. Dawson, il meno promiscuo tutto sommato, si metterà insieme alla sorella di Pacey, Joey intreccerà un breve flirt col suo professore di letteratura (Ken Marino) al college e Pacey vivrà storie tenere, ma turbolente prima con Andy, la sorella di Jack, poi con Audrey (Busy Phillips, a tutt'oggi migliore amica di Michelle Williams nella vita), la stramba compagna di stanza di Joey al college. Ma alla fine il cuore della storia è rappresentato dalla scelta di Joey, divisa tra l'amore infantile per l'idealista Dawson, la sua anima gemella, e l'amore più maturo per Pacey, più solido anche se meno poetico. Ce la ricordiamo tutti la loro fuga sentimentale sulla barca a vela di Pacey per un'intera estate, con Dawson che piange disperato sul molo (ci torneremo tra poco). E quando, al ritorno dalla romantica crociera, Joey porta in dono a Dawson un mattone della casa di Hemingway a Key West ancora ci stupiamo di come lui non lo usi come arma contundente verso l'amico. Ma spesso è la vita (in questo caso gli sceneggiatori) a decidere per noi, anche se ancora oggi i fan della serie si dividono tra chi parteggia per la coppia Joey/Dawson e chi per Joey/Pacey (la seconda combinazione va per la maggiore, va detto).
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5 - I meme (o dell'autoironia di James Van Der Beek)
Ma torniamo per un attimo alla scena più famosa di Dawson's Creek, tratta dall'episodio Pacey o Dawson? (3x23) il cui titolo originale, True love, è ben più azzeccato oltre a richiamare il nome della barca di Pacey. Il molo vicino a casa di Dawson diventa teatro del chiarimento tra Joey e Dawson con quest'ultimo che, non senza amarezza, invita l'amica a seguire il suo cuore. Mentre Joey si allontana (di lì a poco balzerà sulla barca a vela di Pacey e sparirà per l'intera estate) Dawson scoppia in un pianto disperato fotografato impietosamente dalla regia. Ai fan non sfugge l'espressione affranta che in un battibaleno diventa uno dei meme più famosi della storia di internet, il Dawson piangente (crying Dawson), che da anni infesta le bacheche dei social.
"Mi sento come se chiunque altro, nello show, abbia pianto più di me eppure sono io a essere finito nel loop" ha commentato James Van Der Beek durante la reunion per il ventennale. Eppure l'attore ha dimostrato un'impeccabile autoironia cavalcando l'onda del meme tanto da aprire addirittura un sito web dedicato alla faccenda, l'esilarante James Van Der Memes. Basterebbe questo a convincerci a rivedere Dawson's Creek.
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