Ha appena 26 anni (compiuti il 2 luglio) e lavora nel cinema da meno di un decennio (in quello americano da tre anni), ma è già uno dei nomi di punta per quanto concerne i nuovi talenti di Hollywood. Parliamo dell'australiana Margot Robbie, classe 1990, che quest'anno è protagonista di ben due superproduzioni, entrambe griffate Warner Bros.: The Legend of Tarzan, dove interpreta Jane al fianco di Alexander Skarsgård nei panni dell'uomo scimmia, e Suicide Squad, l'atteso cinefumetto targato DC Comics dove ruba la scena a tutti o quasi nel ruolo della folle e imprevedibile Harley Quinn.
Tra i prossimi progetti in cantiere c'è il biopic su A.A. Milne, il creatore di Winnie the Pooh (lei sarà Daphne de Sélincourt, la moglie dello scrittore), e un film d'animazione della DreamWorks, Larrikins (con un cast tutto australiano che include Rose Byrne, Naomi Watts e Hugh Jackman). In altre parole, una carriera in costante ascesa, che per l'occasione ripercorriamo a partire da origini non esattamente prestigiose...
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I debutti in patria
L'esordio dell'attrice risale al 2008 (2007 in termini di riprese), con i due film I.C.U. e Vigilante, entrambi prodotti di genere australiani. Nello stesso periodo accumula dei ruoli da guest star in alcune serie televisive locali, prima di ritrovarsi in quello che è un rito di passaggio per praticamente tutti gli attori del suo paese: la soap opera Neighbours, in onda dal 1985 e popolare anche in Inghilterra. Inizialmente il personaggio di Donna Freedman doveva avere una presenza limitata, ma la Robbie finisce per diventare un regular cast member fino al 2011, l'anno in cui decide di trasferirsi negli Stati Uniti per tentare la fortuna a Hollywood.
Falsa partenza americana
Arrivata a Los Angeles durante la cosiddetta pilot season, quando vengono realizzati gli episodi inaugurali delle potenziali nuove serie per i network tradizionali, l'attrice sostiene il provino per Charlie's Angels, revival della celebre serie degli anni Settanta. I produttori ritengono però che sia più adatta per un altro progetto e viene scritturata in Pan Am, al fianco di Christina Ricci. Alla fine entrambe le serie hanno vita breve: Charlie's Angels viene cancellato dopo quattro episodi, Pan Am dopo quattordici, ma almeno la Robbie può consolarsi sapendo di essere finita in una serie apprezzata dalla critica. Nel momento in cui viene annunciata la soppressione ufficiale dello show incentrato sulle hostess negli anni Sessanta, lei è già al lavoro sul set del suo primo film anglo-americano, Questione di tempo, dove interpreta Charlotte, una ragazza incantevole che il protagonista Tim (Domhnall Gleeson) cerca di conquistare senza successo.
La lupa di Wall Street
Questione di tempo esce nell'estate/autunno del 2013. Pochi mesi dopo, nelle sale arriva uno dei film più discussi ed acclamati dell'anno: The Wolf of Wall Street. A livello recitativo, il film di Martin Scorsese attira l'attenzione soprattutto per la performance mastodontica di Leonardo DiCaprio (con menzione speciale per Matthew McConaughey, un tormentone annunciato), ma un'ottima figura la fa anche Margot, una vera forza della natura nei panni della seconda moglie di Jordan Belfort. Un concentrato di talento e sensualità con una maturità artistica che va ben oltre la sua giovane età (all'inizio delle riprese aveva compiuto da poco ventidue anni). La sua interpretazione passa per lo più inosservata a livello di nomination e premi (viene però votata migliore attrice emergente dell'anno dai lettori della rivista inglese Empire), ma è più che sufficiente, a livello di apprezzamento di critica e pubblico, per renderla un'attrice da tenere d'occhio.
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Da un genere all'altro
Dopo un anno di pausa a livello d'uscite, il 2015 vanta ben quattro film in cui appare la Robbie, con la dovuta precisazione che in un caso si tratta di un gustosissimo cameo dove interpreta se stessa: parliamo, ovviamente, de La grande scommessa di Adam McKay, dove l'attrice è una delle celebrità chiamate in causa per spiegare, in modo molto giocoso, alcuni concetti complessi legati al mondo finanziario. Una bella consacrazione se si considera la relativa brevità della carriera americana dell'attrice, che nello stesso anno si dà anche al film in costume (Suite Francese di Saul Dibb), al dramma indie post-apocalittico (Z for Zachariah di Craig Zobel, al fianco di Chiwetel Ejiofor e Chris Pine) e alla commedia in stile Ocean's Eleven (Focus - Niente è come sembra di Glenn Ficarra e John Requa, dove tiene testa a Will Smith).
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Cattiva dell'anno
Arriviamo, infine, al 2016, che non inizia nel migliore dei modi dato che Whiskey Tango Foxtrot, commedia bellica diretta dal duo Ficarra-Requa e prodotta da Tina Fey (che interpreta anche il ruolo principale), passa completamente inosservata al botteghino statunitense e in seguito esce solo in una manciata di mercati internazionali. Non è andato benissimo nemmeno The Legend of Tarzan (mentre scriviamo il film è ancora ben al di sotto della soglia dei 400 milioni a livello mondiale che, secondo Variety, sarebbero necessari per giustificare un sequel), ma la situazione sembra destinata a cambiare con Suicide Squad, nuovo record di weekend d'apertura per il mese di agosto e potenziale trampolino di lancio per l'incarnazione cinematografica di Harley Quinn, alla quale la Robbie, già in odore di spin-off, dà un'energia folle ed esilarante, sfatando il mito della scarsità di ruoli femminili interessanti nel genere supereroistico al cinema. Nel suo caso, si tratta di un ruolo prorompente e strepitoso, come l'attrice stessa, il cui percorso professionale continua a promettere bene per gli anni a venire.
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