Ogni intervista con Maccio Capatonda finisce in un mare di risate. Soprattutto quando al suo fianco c'è l'inseparabile Herbert Ballerina, irresistibile spalla comica a cui viene solitamente affidato il ruolo del sempliciotto (per non dire di peggio).
Al momento Maccio e Herbert si godono il successo della sitcom Mariottide, approdata da poco su Infinity ("...ma il nostro sogno è fare quattro, cinque stagioni. Capito perché Infinity?") mentre girano il secondo film da regista di Capatonda, Omicidio all'italiana. Nel frattempo Herbert Ballerina a partire dal 17 novembre sarà al cinema in veste di protagonista della mafia comedy Quel bravo ragazzo.
Leggi anche: Maccio Capatonda ed Herbert Ballerina: Mariottide e "Quel bravo ragazzo" incendiano Lucca Comics
"Rispetto alla satira sociale di Maccio, Quel bravo ragazzo è un film di genere, di pura evasione" ci racconta Herbert Ballerina, che abbiamo incontrato insieme a Capatonda a Lucca Comics & Games, nell'Area Movie. "E' inevitabile che ci sia un rimasuglio di quella comicità perché il film l'ho scritto anche io. Quando fai questo tipo di film è ovvio che vai a pescare modelli famosi, ma io ho cercato di distaccarmi da tutto, da pellicole come Johnny Stecchino che è un film sacro."
Come gestiscono l'iperproduttività di questa fase della loro carriera? "Io sono sotto analisi da due anni" scherza Herbert Ballerina. "Io ho questi brividi. Lo stress mi fa venire il mal di gola. Attraverso malanni e problemi mentali riusciamo a sopravvivere. Un film è una lotta contro il tempo, gli imprevisti e le capre che ora ci costringono a interrompere le scene mentre stiamo girando, visto che stiamo lavorando in un paesino di montagna". Di seguito la videointervista completa.