Criminal Minds: Evolution, la recensione: il revival della serie che ha anticipato Mindhunter

Un grande caso orizzontale al posto di quelli della settimana, il ritorno di gran parte del cast originale e il cuore del BAU da salvare sono gli ingredienti al centro della serie revival Criminal Minds: Evolution, dal 18 gennaio in streaming su Star di Disney+ con appuntamento settimanale.

Criminal Minds: Evolution, la recensione: il revival della serie che ha anticipato Mindhunter

I revival sono una materia strana a livello televisivo, soprattutto in questi anni di pandemia. Tra tutti, c'è un caso davvero singolare ed è quello di cui parleremo nella nostra recensione di Criminal Minds: Evolution, di fatto la sedicesima stagione del procedurale crime che ha riempito i palinsesti di CBS, Fox Crime e Rai2 per 15 anni, e che ora cambia casa e format. La serie si era conclusa - con tanto di finale - a febbraio 2020 negli Usa, proprio poco prima che scoppiasse il putiferio a livello mondiale. Da quel momento si è insistentemente parlato di un possibile ritorno dello show, che aveva uno zoccolo duro di fan, sotto varie forme e con vari possibili membri del cast originali a bordo. Alla fine è riuscita a nascere una nuova serie revival/nuova stagione che sfrutta quanto accaduto in questi ultimi anni, davanti e dietro le quinte. Disponibile dal 18 gennaio su Star di Disney+ con appuntamento settimanale (negli Usa va su Paramount+), immergiamoci nell'evoluzione della serie originale.

Evoluzione

Criminal Minds Evolution Aisha Tyler Paget Brewster
Criminal Minds: Evolution - Aisha Tyler e Paget Brewster in una scena

Criminal Minds si evolve quindi in Criminal Minds: Evolution, un titolo scelto non a caso perché oltre a cambiare casa (dalla tv generalista allo streaming) la serie mantiene gran parte del cast, con qualche assenza, cambia leggermente format ma non la propria identità e il proprio cuore. Alla base rimane lo studio e la caccia ai serial killer più temibili degli Stati Uniti, a volte nuovi a volte silenti, da parte del BAU, l'Unità di Analisi Comportamentale, una squadra speciale composta da psicocriminologi dell'FBI, che devono elaborare un profilo psicologico e comportamentale degli assassini seriali, chiamati S.I. (Soggetto Ignoto - in originale Unsub, ovvero Unknown Subject) per fermarli prima che colpiscano di nuovo. Un Mindhunter generalista ben prima del tempo che anche in Italia ha costruito il proprio zoccolo di fandom. Un lavoro nato grazie al ricco archivio compilato in 35 anni dai profiler statunitensi. A curare il revival Erica Messer, la showrunner delle ultime stagioni della serie madre, dalla quale torna anche gran parte del cast. Non c'è più il caso della settimana con occasionali incursioni nella trama orizzontale del BAU e dei personaggi, bensì un unico grande caso che la squadra si ritroverà a dover seguire. Non ci sarà invece una maggiore violenza o parolacce come spesso capita nel passaggio allo streaming ma semplicemente una minaccia molto più grande e pericolosa da sventare.

I 10 migliori serial killer delle serie tv

Criminal Minds Evolution Scena 2
Criminal Minds: Evolution - Un momento della serie

Nuovi serial killer, vecchi profiler

Sfruttando l'assenza della serie durante la pandemia, che ha fatto nascere questo revival (forse un nome improprio dato che sono passati in fondo solamente due anni), un S.I. ha creato una rete di serial killer dormienti in lockdown da svegliare una volta che il mondo fosse tornato a vivere. Ora che stanno agendo uno ad uno, la squadra si ritrova con una serie di casi interconnessi tra loro e una vera e propria lotta contro il tempo per evitare omicidi di massa lungo tutti gli Stati Uniti. New entry nel cast Zach Gilford nei panni di questo misterioso e inquietante S.I, su cui man mano si scoprono dettagli sempre più scioccanti.

Criminal Minds Evolution Cast
Criminal Minds: Evolution - Un'immagine della serie

Gli agenti che tornano dalle ultime stagioni di Criminal Minds sono: David Rossi (Joe Mantegna), JJ Jareau (A.J. Cook), Penelope Garcia (l'amatissima Kirsten Vangsness), nel revival chiamata per nome invece che per cognome dai personaggi, Tara Lewis (Aisha Tyler), Luke Alvez (Adam Rodriguez) e Emily Prentiss (Paget Brewster). Non rivedremo per il momento invece Spencer Reid (Matthew Gray Gubler) e Matt Simmons (Daniel Henney), per impegni concomitanti dei due attori, ma i personaggi vengono nominati e la porta è lasciata aperta per un loro eventuale ritorno.

Criminal Minds: Evolution 2, la serie è stata rinnovata per una nuova stagione

Nel cuore del BAU

Criminal Minds Evolution Paget Brewster Joe Mantegna
Criminal Minds: Evolution - Una foto di scena

Criminal Minds: Evolution compie un'operazione simile ma diversa fatta da CSI: Vegas. In quest'ultimo caso i casi della settimana mantenevano l'identità procedurale della serie madre, anche perché continuava ad andare in onda sulla CBS e non sulla piattaforma streaming, ma parallelamente veniva utilizzato un forte caso orizzontale che era anche il motivo del ritorno di alcuni membri del cast storico (pochi). In questo caso invece la squadra è tornata quasi tutta al gran completo per affrontare una minaccia più grande e tutte le sue energie sono quindi incanalate nella maxi-rete di serial killer, senza bisogno della risoluzione settimanale. Altro aspetto comune è essere andati a mettere in discussione le fondamenta dell'agenzia al centro dei due show.

Criminal Minds Evolution Adam Rodriguez Joe Mantegna
Criminal Minds: Evolution - Adam Rodriguez e Joe Montegna in una scena

Lì la scientifica di Las Vegas e il suo passato apparentemente impeccabile, qui la salvaguardia del BAU e la sua sopravvivenza alla nuova amministrazione (rappresentata dal vice direttore interpretato da Nicholas D'Agosto). Il maxi caso si rivela anche un'opportunità della squadra per dimostrare perché la sezione speciale esiste e sia necessaria, soprattutto nel mondo odierno. Una sorta di gioco meta-televisivo per dimostrare a sua volta da parte di Erica Messer il bisogno di un revival per una serie tanto amata nel mondo. Un'operazione rivelatasi fruttuosa anche in questo, dato che il revival è stato già rinnovato per una seconda stagione (che di fatto sarà la 17esima della serie originale) e si aspetta un ritorno del cast con magari qualche sorpresa in aggiunta rispetto a CSI, che ha dovuto rinunciare ad alcuni grandi nomi.

Conclusioni

Chiudiamo la recensione di Criminal Minds: Evolution, il revival di Criminal Minds e di fatto la sua 16esima stagione, dicendo che ci sembra Erica Messer e soci abbiano fatto un buon lavoro nel riportare in vita lo show, sfruttando l’assenza durante la pandemia davanti e dietro la macchina da presa, riportando gran parte del cast con qualche succosa new entry e una porta aperta per il futuro per gli altri grazie al recente rinnovo. Anche l’idea della maxi minaccia rispetto al caso della settimana funziona, un lavoro migliore rispetto a quello fatto ad esempio con CSI: Vegas.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • L’aver mantenuto l’identità della serie ma trasformandola in un grande caso orizzontale piuttosto che tanti verticali.
  • Il ritorno di gran parte del cast originale lasciando la porta aperta per gli altri.
  • Le new entry interessanti come Zach Gilford.
  • Il cuore del BAU al centro della storia.

Cosa non va

  • Se non siete fan dei procedurali questa serie comunque non fa per voi ed è più un regalo per i fan di vecchia data che per nuovi possibili adepti.