Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, la recensione: la scatenata eroina simbolo della blaxploitation

La recensione di Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, film dove Tamara Dobson interpreta un'agente speciale affascinante e implacabile che deve vedersela con trafficanti di droga e poliziotti corrotti. Su Rai4 e RaiPlay.

Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, la recensione: la scatenata eroina simbolo della blaxploitation

Cleopatra Jones è un'agente speciale che opera in missioni sotto copertura contro il narcotraffico. Durante una delle sue ultime imprese ha supervisionato alla distruzione di un campo di papaveri in Turchia, appartenente alla crudele Mommy, gangster che proprio grazie allo spaccio di droga ha costruito un'impresa criminale. La boss è ora pronta a tutto pur di fargliela pagare e sguinzaglia alcuni dei suoi uomini più spietati al fine di ucciderla.
Come vi raccontiamo nella recensione di Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, Mommy ha dei contatti nella polizia e non esita a usarli per prendere di mira il centro per tossicodipendenti gestito dal suo compagno Reuben Master. Cleopatra si troverà così a lottare contro agenti corrotti e sgherri armati, al fine di riportare la legge in città nel solo modo possibile.

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Tamara Dobson è Cleopatra Jones

Black Power

Un vero e proprio cult del cinema blaxploitation - genere di film a basso costo che vedevano protagonisti personaggi afroamericani - che si concentra su una figura femminile, entrata a suo modo nella storia del relativo sottogenere in compagnia di un'altra eroina contemporanea, la Pam Grier di Coffy (1973), uscito nelle sale d'Oltreoceano negli stessi mesi. Con Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, ci troviamo di fronte a un action leggero e divertente, dove, seppur i morti ammazzati non manchino e si sfiori anche l'ovvio discorso relativo alla questione razziale, le atmosfere sono indirizzate a un intrattenimento semplice e senza troppe complicazioni, nella migliore tradizione dei b-movie a tema.

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Cleopatra Jones: licenza di uccidere - una foto

Ciak, azione

Ed eccoci così ad assistere a un'ora e mezza frizzante e veloce, popolata da scene d'azione in serie: se i combattimenti a mani nude risultano volontariamente pacchiani, con tanto di sequenze al rallentatore, mosse di karate e urletti qua e là - esplicativa in tal senso la resa dei conti finale tra Cleo e Mommy - le sparatorie possiedono invece una certa personalità. Ma a giocare la parte del leone nelle dinamiche action/spettacolari è senza dubbio lo scatenato inseguimento su quattro ruote, che vede la nostra alla guida di una fiammante Chevrolet Corvette Stingray "C3". Cleopatra Jones - Licenza di uccidere ha visto la luce dopo il clamoroso successo di Shaft (1971), con Warner Bros. che cullava il sogno di ripeterne l'exploit, e il pubblico ancora una volta rispose bene, con ottimi incassi tali da garantire la realizzazione di un sequel, uscito in Italia con il titolo Operazione casinò d'oro (1975), con Tamara Dobson a riprendere l'iconico ruolo.

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Tamara Dobson e Shelley Winters in una scena d'azione

Lady Vendetta

Tamara Dobson che qui riesce a dar vita a un personaggio carismatico e affascinante, dalla battuta pronta, donna in un mondo di uomini che non ha nessuna intenzione di farsi mettere i piedi in testa. Un film tutto "in rosa" anche nella gestione della villain, interpretata in fase volutamente caricaturale da una scatenata Shelley Winters, che si è rimessa volutamente in gioco pur vantando due Oscar in carriera, rispettivamente per Il diario di Anna Frank (1960) e Incontro al Central Park (1966).

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Ancora Tamara Dobson in una scena del film

Non è un caso il nome Cleopatra, che identifica sin da subito per il pubblico come la protagonista sia una donna forte e indipendente, caratteristiche nelle quali effettivamente poi si rispecchierà pienamente. In un periodo storico dove uscivano produzioni scandalo come Gola profonda (1972) e la mercificazione del corpo femminile era all'ordine del giorno, l'importanza di un film come Cleopatra Jones - Licenza di uccidere era importante anche a livello sociale, dove si tingeva di altri significati, consapevolmente o meno che fosse.

Conclusioni

Agente speciale senza mezze misure, implacabile e affascinante, Cleopatra Jones è un'eroina simbolo della blaxploitation, qui al centro di un film tosto e divertente, tra azione e ironia, consapevole della propria anima di genere e non privo di sani momenti di spettacolo a tema, su tutti i furiosi inseguimenti a quattro ruote che guardano anche ad alti modelli. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Cleopatra Jones - Licenza di uccidere, questo primo capitolo delle avventure del personaggio interpretato da una convincente Tamara Dobson intrattiene nella sua semplicità, frizzante, veloce e consapevole, anche nelle sue derive più trash e grottesche (e con una Shelley Winters quale scatenata nemesi).

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Tamara Dobson e Shelley Winter sono perfette nei rispettivi, antitetici, ruoli.
  • Regia frizzante e ritmo veloce.
  • Azione e leggerezza convivono in un contesto storico ben preciso.

Cosa non va

  • L'anima da serie b del filone blaxploitation non è per tutti.