Clean, la recensione: un cupo thriller tra amarezza e redenzione

Protagonista di Clean è un netturbino dal misterioso e tragico passato, pronto a tutto pur di difendere delle persone a lui care dalle mire di spietate bande criminali. Con Adrien Brody, su Rai4 e RaiPlay.

Adrien Brody in Clean

Utica, contea di New York. Un netturbino addetto alla guida dei camion per raccogliere i rifiuti lavora in una delle zone più degradate della città, un sottobosco dominato dalla criminalità e dalle lotte tra le bande. L'uomo, reduce da una tragedia famigliare che lo ha segnato profondamente, conduce un'esistenza solitaria e ha dei contatti sporadici unicamente con i suoi vicini di casa, una ragazzina afroamericana che vive lì insieme alla nonna.

Adrien Brody Protagonista Di Clean
Un muscoloso Adrien Brody protagonista di Clean

Il protagonista di Clean in realtà nasconde molto altro nel suo misterioso passato e ben presto la sua vera natura verrà nuovamente alla luce, quando quella periferia rischia di essere messa sottosopra dalle ingerenze del boss Michael, che mal sopporta l'amicizia del figlio - recentemente uscito di prigione - con alcuni delinquenti di colore. Quando le sole persone a cui tiene rischiano di finirci di mezzo, l'uomo comprende che è arrivato il momento di tornare in azione per fare ciò che sa fare meglio.

Clean: una città da ripulire

Un Immagine Di Clean
Una scena di Clean

Un film cupo che mette le cose in chiaro già dall'esaustivo voice-over iniziale, dove tra frasi ad effetto e sentenze esistenzialiste, scopriamo i lati oscuri di un personaggio al limite, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere, che naturalmente prima di fare lo spazzino aveva un passato completamente agli antipodi. E veniamo a conoscenza di quell'evento clou che lo ha segnato così profondamente, quella tragica perdita che viene via via espletata nei numerosi e brevi flashback, che si alternano per tutto il successivo minutaggio. Clean è un revenge-movie tinto di noir, una favola oscura di vendetta e redenzione dove il protagonista si muove come una scheggia impazzita in un mondo ferito, un sottobosco criminale spietato e senza scrupoli al quale bisogna rispondere con la stessa moneta se si vuole sperare di far giustizia, in quanto anche chi dovrebbe far rispettare la legge è corrotto a sua volta.

Overdose, la recensione: un poliziesco teso e violento

Cuore di tenebra per un b-movie

Un b-movie fiero di esserlo e che a differenza di tante produzioni omologhe predilige un'atmosfera torbida e sulfurea, che scava chirurgicamente nei demoni di quest'individuo, pronto a tutto pur di fare la cosa giusta e ritrovare la pace facendo la guerra: un controsenso solo apparente, almeno nelle dinamiche narrative di un film basato proprio sull'eterno, irriverente, dualismo tra il Bene e il Male.

Una Scena Di Clean
Giustizia a tutti i costi in Clean

In questa tragedia disillusa e cinica, dagli istinti necessariamente reazionari, si muove con rabbia affranta e disincantata un perfetto Adrien Brody, entrato un tutt'uno nel suo alter-ego e capace di infondere una notevole personalità a un vendicatore solo parzialmente sui generis, angelo della morte che mette le sue abilità al servizio dei più deboli, scatenando l'inferno proprio nella casa del diavolo stesso. Una caratterizzazione alla quale l'attore premio Oscar ha contribuito in prima persona, avendo non soltanto prodotto il film ma anche curato lo script a quattro mani con il regista.

Nulla di originale, ma funzionale

Ancora Adrien Brody In Una Scena Di Clean
Adrien Brody, non un semplice netturbino

Il contorno è volutamente disadorno, semplice palcoscenico per la resa dei conti tra questi due campi avversi e va di pari passo che la sceneggiatura non brilla per complessità. Clean d'altronde non ha nulla di effettivamente originale, limitandosi a reinterpretare per l'ennesima volta una plotline risaputa, cercando di compensare la mancanza di novità con un feeling dark e intransigente.

E il regista Paul Solet, che aveva già lavorato con Brody nel meno coeso Bullet Head (2017), mette qui in scena un certo mestiere, tanto che l'ora e mezzo di visione - durata giusta, che evita tempi morti o di stanca - svolge il suo compito di puro intrattenimento di genere, lucido e cattivo al punto giusto, con efficacia e sobrietà, mostrando polso anche nelle sequenze d'azione, scontro finale in primis.

Conclusioni

Un netturbino addetto alla raccolta dei rifiuti in un quartiere pericoloso, si trova suo malgrado invischiato in una lotta tra bande criminali, quando deve proteggere le sue vicine di casa dalle mire di un potente boss in cerca di vendetta. Clean è un film paradossalmente sporco e cattivo, con il protagonista che si trova a ripulire il marcio e a fare la cosa giusta in un mondo ingiusto, cercando la pace facendo la guerra. Adrien Brody, anche produttore e co-sceneggiatore, è intenso e dolente protagonista di un revenge-movie semplice e basilare, dove l'atmosfera noir compensa le prevedibilità di un racconto già consapevole della sua abusata formula.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • Adrien Brody nelle vesti di tormentato protagonista.
  • Buona atmosfera dal taglio noir.

Cosa non va

  • La storia è prevedibile e non aggiunge nulla di nuovo ad un filone già di suo poco avvezzo alle novità.