Specchio specchio delle mie brame, chi è il buono del reame?
La quarta stagione di C'era una volta ci aveva fatto presagire il peggio: per salvare Regina (Lana Parrilla), Emma (Jennifer Morrison) si è sacrificata assorbendo i poteri della magia nera, prendendo così il posto di Tremotino (Robert Carlyle) come nuovo Oscuro. Può la luce bianca della Salvatrice riuscire a resistere al lato oscuro della forza?
La quinta stagione della serie ABC, in onda, in America, dallo scorso 27 settembre, riparte proprio da qui, mostrandoci una Emma Swan confusa e smarrita, trasportata da un vortice magico nel regno di Camelot, alla corte di re Artù, intenta a combattere contro le sue pulsioni più violente e negative, che si incarnano nella figura di Tremotino, una sua proiezione mentale, visto che il mago giace ancora in un sonno profondo a Storybrooke.
Re Artù e la spada della verità
Camelot dicevamo: dopo il ciclo di Frozen della scorsa stagione, la fiaba La spada nella roccia è l'ultima arrivata in casa Once Upon a Time, con Emma che cerca disperatamente di trovare Merlino nella speranza che lo stregone riesca a impedirle di trasformarsi nell'Oscuro. Non è però finita qui: la grande rivelazione di queste prime puntate è che il pugnale con cui si può controllare l'Oscuro altro non è che l'estremità terminale della lama di Excalibur, la spada sacra di re Artù, che il sovrano sta cercando da anni per completare il simbolo del suo potere. Il pugnale tanto bramato è affidato da Emma proprio a Regina: la donna confida infatti che la regina cattiva saprà prendere la giusta decisione nel caso le cose dovessero precipitare.
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Salti temporali e la furia di Dark Swan
Impostati questi punti di riferimento iniziali, la serie ABC mescola presto le carte, mettendo in atto un flash forward: arrivati a Camelot grazie all'aiuto di Zelena (Rebecca Mader), Regina e gli altri trovano Emma alla corte di re Artù, dove la regina cattiva si spaccia per la Salvatrice, in uno scambio di ruoli con Emma che, come si intuisce, sarà il leitmotiv di questi nuovi episodi. Il racconto si interrompe qui, riprendendo a Storybrooke sei settimane dopo: qui ritroviamo Emma trasformata definitivamente in Dark Swan, con tanto di capelli argentei e abbigliamento in pelle nera, un aspetto molto lontano da quello candido della Salvatrice, e una nuova maledizione lanciata sulla cittadina. Scoprire come Emma è passata al lato oscuro è dunque il grande interrogativo di questa prima parte della quinta stagione, che fa dell'inversione dei ruoli il suo punto di forza: Regina è infatti ormai l'eroina, con una legittima perplessità da parte degli altri personaggi, mentre Emma è fredda e distante, lontana anni luce dallo spirito generoso con cui ha imparato a farsi ad amare.
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Se Lana Parrilla risulta convincente in versione eroica, Jennifer Morrison sembra non trovarsi totalmente a suo agio nei panni, nerissimi, di Dark Swan: l'attrice ha optato per un'interpretazione quasi da cyborg, in cui movimenti e voce sembrano meccanici, molto lontana dalle mille sfumature diaboliche del suo predecessore, il Tremotino di Carlyle, ormai da tempo unico punto di forza di una serie che con gli anni ha messo troppa carne al fuoco, volendo citare per forza tutto il repertorio fiabesco esistente, e per il momento relegato purtroppo a piccoli interventi in qualità di lato oscuro della mente di Emma.
Citazioni al mondo Disney: Brave e Guardiani della Galassia
Il problema delle citazioni è poi degenerato da quando la serie si è prefissa l'obiettivo di omaggiare per forza tutti gli altri franchise di successo della Disney: se in passato apparizioni sporadiche come il poster di Tron e il martello di Thor erano extra che facevano gola agli spettatori più attenti ai dettagli, la corsa all'ultima citazione ora è invece sempre più fuori luogo, con personaggi e situazioni che non riescono a integrarsi nella storia. La scorsa stagione con Frozen si era cercato quanto meno di costruire un arco narrativo ben strutturato, in questi primi episodi invece viene gettato nella mischia il personaggio di Merida, la principessa del film Ribelle - The Brave, per il momento relegata a un cameo che ricalca perfettamente le movenze del cartone e non aggiunge nulla alla storia, forse (speriamo) in vista di un ritorno in cui la sua presenza verrà giustificata. Totalmente "appiccicata" invece la citazione da Guardiani della Galassia: per salvare uno dei protagonisti, regina, Biancaneve (Ginnifer Goodwin), Azzurro (Josh Dallas) e re Artù si cimentano in una scena alla "noi siamo Groot", con tanto di luce viola come nel film diretto da James Gunn, che risulta forzata.
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Di contro, molti dei protagonisti sembrano aver perso la loro utilità ai fini della storia: Biancaneve e Azzurro sono da tempo figure di contorno, Belle (Emilie de Ravin) fa da badante al corpo di Tremotino con tanto di rosa da La bella e la bestia a rimarcare chi sia il suo personaggio e Robin Hood (Sean Maguire) è ormai un peso morto per Regina, così come Henry (Jared Gilmore): entrambi si limitano ad abbracciare e incoraggiare altri personaggi. In tutto questo caos, l'unico che sembra ancora avere la situazione, in (una) mano è Hook (Colin O'Donoghue), che però da solo non basta a sostenere l'enorme nodo che è diventata la storia di C'era una volta. Come se non bastasse, sono in arrivo altri personaggi, tra cui Mulan (Jamie Chung), di cui è stato annunciato il ritorno.
Nonostante l'idea di scambiare i ruoli di Regina ed Emma, da sempre antagoniste, sia interessante, C'era una volta sembra trascinarsi e avvolgersi sempre più su se stessa da tempo, vittima del citazionismo estremo e di una frammentazione eccessiva dei vari fili narrativi: continuando di questo passo è difficile prevedere un futuro roseo per la serie ABC, che infatti, con i primi due episodi andati in onda fino a ora, ha perso molti dei suoi spettatori.
Movieplayer.it
2.5/5