Il franchise di Cattivissimo Me è più unico che raro. Rappresenta di fatto un lucido e sempre profittevole esempio produttivo di successo, dove l'investimento viene costantemente quintuplicato e decuplicato dagli incassi, generando margini elevatissimi. A quattordici anni dall'uscita del primo Cattivissimo Me ad oggi, con tre sequel all'attivo e due spin-off sui Minions, la saga è costata in totale 373 milioni di dollari (raddoppiati con le spese di marketing) ma ha guadagnato la bellezza di 4 miliardi e 650 milioni di dollari, che è una cifra semplicemente impressionante per un franchise d'animazione.
Sorprende ancora di più il fatto che ogni capitolo abbia incassato sempre più del precedente, con la sola eccezione di Minions 2, comunque uscito in un momento di ripresa dalla pandemia e con un "bottino" da 942 milioni di dollari. Numeri sbalorditivi che testimoniano la caratura produttiva di Illumination Entertainment, la loro conoscenza dei mezzi e del mercato ma anche un significativo affetto del grande pubblico, innamorato di questo colorato e assurdo universo e dei suoi protagonisti. Lo dimostra pure il fatto che, a pochi giorni dall'arrivo della saga su Netflix, quattro posti della Top 10 cinema della piattaforma sono occupati dai tre Cattivissimo Me e dal primo Minions, motivo che ci spinge a pensare ci sia moltissima attesa per l'elettrizzante Cattivissimo Me 4, di cui è stato da poco pubblicato il primo trailer ufficiale. Ma cosa sappiamo, al momento, sul sequel? Scopriamolo insieme.
Un nuovo arrivo in famiglia
Un altro fattore interessante da sottolineare quando si parla di Cattivissimo me è quello relativo alla continuità creativa. La saga di Gru vive di modello narrativo che prima di tutto guarda ai più piccoli, confezionando storie ammantate di fiabesca semplicità ma capaci di catturare anche un pubblico adulto, divertito dalle strampalate situazioni in cui si ritrovano costantemente Gru e i suoi Minions, che sono le migliori spalle comiche animate del nuovo millennio. Fa ridere, fa sorridere, parla di famiglia ed emozioni e sa essere dannatamente inventivo, il franchise di Chris Meledandri, specie quando si tratta di villain, uno più eclettico e strambo degli altri, da Vector a Balthazar Bratt, ognuno caratterizzato da una vena di follia e megalomania differente e a suo modo dissacrante. Per Cattivissimo Me 4 sarà lo stesso, e questa volta il cattivo di turno verrà direttamente dal passato di Gru per reclamare vendetta.
Si tratta di Maxime Le Mal (in nomen omen), doppiato in originale dall'esilarante Will Ferrell e accompagnato nella sua missione dalla compagna Valentina (Sofia Vergara). Preoccupata dalle intenzioni di Le Mal, la Lega Anti Cattivi metterà Gru e la sua Famiglia in un programma di protezione, trasferendoli in un luogo sicuro, ma le paura del nostro protagonista e della moglie Lucy saranno accentuate dall'arrivo di un neonato. La novità più grande del quarto capitolo è proprio questa: la presenza di un quarto figlio (non a caso) naturale di Gru e Lucy, per altro minuziosamente studiato nell'aspettato perché simile al padre nell'aspetto - naso a punta compreso - tranne per i capelli ramati come la madre. Gli occhi sono il tocco di genio: quando è con Gru li tiene chiusi aggrottati, prendendo le sue espressioni, e quando è con Lucy sono grandi, azzurri e luminosi, somigliando più alla mamma. Nel trailer vediamo comunque la Famiglia in azione contro una sorta di anziana villain palesemente ispirata al Dracula di Bram Stoker, e il bambino dimostrare già non curanza del pericolo e una certa e divertita spavalderia, proprio come quella di mamma e papà.
Cattivissimo Me 4: note tecniche
Dicevamo della continuità creativa, che oltre a passare per un costante mantenimento dell'equilibrio narrativo è anche veicolata da una squadra che vince e che infatti non si cambia. Alla regia di Cattivissimo Me 4 troveremo infatti ancora una volta Chris Renaud, già dietro due dei capitoli precedenti pure se accompagnato di volta in volta da co-registi differenti (solitamente Pierre Coffin, ma qui sarà Patrick Delage). Anche la sceneggiatura è firmata dall'ormai storico Ken Daurio, che per questo quarto capitolo ha però condiviso la stesura con Mike White anziché Cinco Paul.
Illumination si tiene stretti i propri collaboratori, che in quattordici anni hanno reso grande e importante il nome dello studio in tutto il mondo e soprattutto grazie a Cattivissimo Me. Quasi cinque miliardi di dollari a fronte di un budget di appena 700 non possono essere giustificati con il solito discorso della fortuna e del mercato animato spesso vincente, non quando c'è di mezzo una crisi del settore come quella del covid né cifre sotto la media per colossi come Disney o DreamWorks Animation. Gru e Minions piacciono e continuano a piacere, vuoi per la loro ingenua irriverenza, vuoi perché raggiungono con delicatezza e facilità un pubblico davvero vasto senza mai annoiare, magari deludendo pure ma con felicità, impossibili da odiare. Sono tanti i motivi del successo di Cattivissimo Me e sono gli stessi che siamo certi porteranno in vetta al boxoffice il prossimo giugno il quarto capitolo del franchise.