Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, ma anche parecchi cattivi, come ben sa Peter Parker alias Spider-Man. L'esempio più recente è il film Spider-Man: No Way Home, dove il giovane supereroe di quartiere deve addirittura vedersela con antagonisti provenienti da altri mondi, complice l'instabilità del Multiverso. Un'occasione ghiotta per tornare a riflettere sull'intera storia cinematografica del Tessiragnatele, dal 2002 a oggi, e più precisamente sui suoi nemici, cifra stilistica da non trascurare (nella maggior parte dei casi). Ecco, pertanto, la nostra classifica di tutti i nemici di Spider-Man, dal peggiore al migliore, seguendo due regole: devono trattarsi di film live-action (quindi è escluso il franchise animato dello Spider-Verse), e di cattivi che hanno affrontato Spider-Man direttamente (quindi mancano all'appello personaggi come Gustav Fiers e il Venom di Tom Hardy).
11. Aleksei Sytsevich/Rhino (The Amazing Spider-Man 2, 2014)
Un po' dispiace non aver rivisto Paul Giamatti dopo la sua prima e unica apparizione nei panni di Rhino, per come è stato trattato sullo schermo: praticamente un cameo esteso, rispolverato alla fine di The Amazing Spider-Man 2: Il Potere di Electro per un cliffhanger destinato a rimanere irrisolto, liquidando in pochi minuti la passione di un attore che si era apertamente candidato per la parte prima ancora che fosse annunciata la presenza del criminale russo nel film. Ultimo per default, malgrado il grande potenziale.
10. Eddie Brock/Venom (Spider-Man 3, 2007)
L'intuizione più geniale è la scelta di Topher Grace per interpretare Eddie Brock, data la parziale somiglianza tra lui e Tobey Maguire che dà al personaggio l'aura perfetta di controparte meno simpatica di Peter Parker. Ma si ferma tutto lì, perché per il resto del film è palese il disprezzo di Raimi nei confronti di Brock e del suo alter ego di origine aliena, in quanto imposti dalla produzione ed evidenti terzi incomodi in un progetto la cui ricchezza tematica viene annacquata dalla loro presenza.
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9. Harry Osborn/Green Goblin (The Amazing Spider-Man 2, 2014)
Ancora Harry Osborn, ma questa volta con il volto di Dane DeHaan. Un ottimo attore al servizio di una riscrittura che in realtà non aggiunge nulla di nuovo al miglior amico divenuto supercattivo, ridotto a macchietta all'interno di un calderone narrativo affetto da febbre da franchise. Un'occasione sprecata, anche perché il reboot diretto da Marc Webb prometteva bene con la sua reinterpretazione delle malefatte della famiglia Osborn. E difficilmente ci sarà una seconda chance per questo giovane Goblin.
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8. Max Dillon/Electro (The Amazing Spider-Man 2/No Way Home, 2014-2021)
In alcuni paesi, tra cui l'Italia, è diventato parte del sottotitolo del sequel di The Amazing Spider-Man, ma nella sua prima apparizione Max Dillon alias Electro non era particolarmente memorabile, a causa di un copione che si concentrava più su ciò che doveva venire - erano previsti almeno due seguiti e due spin-off - che sul materiale a disposizione in quel momento. Il suo ritorno tramite il Multiverso ha consentito ai due studios, e all'attore Jamie Foxx, di aggiustare il tiro, facendoci finalmente comprendere il pieno potenziale di Dillon a sette anni dal suo poco entusiasmante debutto.
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7. Harry Osborn/New Goblin (Spider-Man 3, 2007)
Amico tormentato e mentalmente instabile, Harry Osborn viene promosso a vero e proprio antagonista nel terzo episodio della trilogia di Raimi, ereditando le armi del padre in nome della vendetta. Parzialmente annacquato da una scrittura che deve rendere giustizia a troppi cattivi contemporaneamente, l'Harry di James Franco ha comunque una sua dignità mentre completa in modo coerente un arco narrativo ricco di pathos e azione.
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6. Curt Connors/Lizard (The Amazing Spider-Man/No Way Home, 2012-2021)
Da sempre uno dei personaggi più intriganti e complessi del mondo di Spider-Man, Curt Connors è alleato e villain allo stesso tempo, grazie a un siero che doveva fargli ricrescere il braccio perduto e invece lo trasforma in una lucertola con manie di grandezza. Rhys Ifans, abituato a interpretare figure bislacche, si diverte un mondo a esplorare i due lati della personalità di Connors, quello umano e quello disumano, dando alla seconda origine cinematografica di Peter Parker la giusta aura tragica senza scivolare nel déjà vu.
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5. Adrian Toomes/Avvoltoio (Spider-Man: Homecoming, 2017)
Tra i momenti più memorabili del primo film di Spidey all'interno del Marvel Cinematic Universe c'è quello in cui scopre che la sua accompagnatrice al ballo della scuola è la figlia del cattivo di turno, Adrian Toomes. Un villain proveniente dalla working class (o almeno questo dice lui, poiché la sua abitazione lascia intendere che i soldi non gli manchino), mosso principalmente da un odio viscerale nei confronti di Tony Stark che gli ha indirettamente tolto il lavoro anni addietro. Dopo essere stato uno dei primi grandi supereroi al cinema, Michael Keaton passa dall'altro lato della barricata in modo ineccepibile.
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4. Flint Marko/Sandman (Spider-Man 3/No Way Home, 2007-2021)
Oggetto di un controverso retcon in Spider-Man 3 (è lui il vero assassino di Ben Parker, anche se in maniera del tutto involontaria), Flint Marko è tra le figure più complesse della trilogia di Raimi: un piccolo criminale mosso dall'amore per la figlia, trasformato in una creatura a base di sabbia mentre scappava dalla polizia e trascinato in situazioni più grandi di lui. Notevole per l'empatia con cui lo interpreta Thomas Haden Church, e per il suo grande primato all'interno del trittico: è l'unico villain - redento, nel suo caso - ad arrivare vivo ai titoli di coda.
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3. Quentin Beck/Mysterio (Spider-Man: Far From Home, 2019)
Finto visitatore da un'altra dimensione e vero illusionista, Quentin Beck sfrutta la simpatia innata del suo interprete Jake Gyllenhaal per creare una realtà rassicurante prima di rendere la vita di Peter un inferno. Un avversario formidabile, capace di manipolare la nostra percezione del reale e di ergersi a eroe anche dopo la sconfitta: grazie al video postumo ritoccato per incolpare Parker, non mancano coloro che lo ritengono un eroe e promuovono lo slogan "Mysterio aveva ragione."
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2. Norman Osborn/Green Goblin (Spider-Man/No Way Home, 2002-2021)
Ci voleva un attore di razza per dare corpo al più noto nemico di Peter Parker, e Willem Dafoe ha reso coinvolgente e terrificante il personaggio di Norman Osborn, magnate divenuto supercriminale. Dafoe, precedentemente considerato per il ruolo del Joker in casa DC, apporta la sua consolidata aura di follia, con una risata che fa gelare il sangue, ma aggiunge anche tanta di quell'umanità da rendere straziante la sua battuta di commiato nel primo capitolo della trilogia di Sam Raimi: "Non dirlo a Harry." Talmente irresistibile che, su suggerimento dello stesso attore, è poi tornato come fantasma/allucinazione nei due film successivi, e poi di nuovo in carne e ossa nel crossover multiversale. Altra nota di merito: Dafoe ha insistito per girare i propri stunt, anche nel nuovo film realizzato quando aveva già 65 anni.
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1. Otto Octavius/Doctor Octopus (Spider-Man 2/No Way Home, 2004-2021)
Primo antagonista redivivo a essere stato ufficialmente confermato per Spider-Man: No Way Home, tramite la sua apparizione nel primo trailer, Otto Octavius rimane, ancora oggi, la punta di diamante della galleria di cattivi nel franchise dell'Arrampicamuri e tra i migliori villain dei film di supereroi in generale, grazie alla magnifica aura tragica che gli regala l'attore inglese Alfred Molina. Riprendendo e perfezionando la formula del primo Spider-Man (mentore/figura paterna che cede alla criminalità in seguito a un incidente scientifico), Otto è una figura carismatica e minacciosa a tutto tondo, con una delle migliori uscite di scena di sempre prima di tornare tramite il Multiverso.
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