Buona parte del cast dell'attesissimo X-Men: Conflitto finale è volata a Cannes per la presentazione, fuori concorso, del terzo capitolo della trilogia dedicata ai mutanti della Marvel. C'è il regista Brett Ratner e con lui gli interpreti Patrick Stewart, Halle Berry, Famke Janssen, Anna Paquin, Rebecca Romijn, Shawn Ashmore, Ben Foster, Kelsey Grammer, Ian McKellen e Hugh Jackman.
Hugh "Wolverine" Jackman apre le danze manifestando la sua gioia di essere a Cannes: "E' meraviglioso. Sono qui con questi colleghi che ormai considero amici, a celebrare la fine di un viaggio durato sei anni. Per me questo è un sogno che diventa realtà, non avrei mai immaginato di arrivare a Cannes un giorno, io vengo dalle campagne australiane. In più mia moglie (Deborra-Lee Furness, n.d.R.), che è una brillante attrice, ha girato un film che verrà presentato qui domani sera, nella Quinzaine des Réasisateurs."
La splendida Famke Janssen parla del suo personaggio, Jean Grey, che nel Conflitto finale si trasforma in Fenice nera e passa dalla parte dei mutanti di Magneto: "Ho dovuto lavorare sodo; ho fatto molta ricerca per il personaggio, perché lo script mi diede subito un'idea d'imprevedibilità, nel passare di volta in volta da Jean Grey alla Fenice. Ho studiato casi di schizofrenia di personalità coesistenti, ma era l'imprevedibilità dei passaggi quello che volevo ottenere. Penso anche che fosse importante mostrare come ognuno abbia diversi aspetti in sé, come qualunque individuo sia incredibilmente complesso."
Brett Ratner, che ha ereditato la regia del terzo film della saga dal collega Bryan Singer, che vi ha rinunciato per girare Superman Returns, parla dell'accoglienza ricevuta dal cast: "Ho ricevuto un totale benvenuto e penso di doverlo alla passione per questo progetto e per questi personaggi. Mi hanno trattato come se ci fossi stato sin dall'inizio. Hanno tutti una estrema consapevolezza dei loro personaggi, sono generosi con le loro opinioni e pronti a dire, secondo loro, come si comporterebbero i personaggi che interpretano. Io ho apprezzato moltissimo la loro collaborazione, mi ha dato fiducia sin dall'inizio della lavorazione. Siamo stati una famiglia da subito e di questo sono molto grato."
"C'era un timore che avevano un po' tutti - interviene Patrick Stewart - ed era che Brett ci dicesse che dovevamo cambiare rispetto a quanto fatto nei primi due film, e ricominciare da capo: invece Brett è stato onesto e intelligente, e ci ha detto di rispettare quanto fatto prima, di partire da quello per andare oltre."
Sir Ian McKellen entra nello specifico, e parla delle tematiche universali toccate da X-Men: Conflitto finale: "Essendo gay, percepisco il fatto che molte persone pensano che la mia diversità dovrebbe essere 'curata' e quindi cancellata. Io lo trovo offensivo, è la stessa cosa che offrire una cura per il colore della pelle. Questa storia, quindi, mi tocca particolarmente; contiene un messaggio importante per i giovani, che potrebbero sentirsi in conflitto con la società perché essa punta il dito contro le loro diversità, li accusa di essere inferiori al resto dell'umanità."
Solidale con McKellen, Halle Berry: "Anche io ho sentito molto vicino il tema del film in quanto donna di colore. Pensare che il governo possa propormi una cura per pedere quello che mi rende me stessa, il mio colore, è orribile. Credo che di fatto sia questo il fulcro emotivo di tutta la saga degli X-Men. Ho voluto fare parte di questo progetto perchè credo che possa servire a qualcosa, comunicando qualcosa di positivo soprattutto ai giovanissimi."
Aggiunge Patrick Stewart: "Da ragazzo ero povero, e mi sono sempre sentito un cittadino di serie B, nell'educazione, per il sistema sanitario, per lo status sociale. Cerchiamo di creare una società giusta, dove tutti abbiano ditritto alle stesse possibilità: questa è la base del pensiero e dell'azione di Charles Xavier."
Per quanto riguarda il futuro, Ratner dice che, per quanto lo riguarda, non ci sarà un quarto X-Men: "Il terzo episodio è il conflitto finale, è conclusivo, ma questo non vuol dire che non possano essere realizzati spin-off, di cui alcuni sono già in preparazione. Le possibilità sono moltissime e sono tutte in potenza negli albi a fumetti. Quando lessi lo script di questo film, non era ancora intitolato "conflitto finale", ma sapevo che non ci sarebbe stato un quarto episodio."