Ci risiamo, arriva maggio, e torna la brezza tiepida che soffia sulla Croisette, mentre il cinema mondiale si tira a lucido. Gli addetti ai lavori scalpitano, i fan sono già in coda per i biglietti, il red carpet, che risale la scalinata del Palais des Festivals et des Congrès comincia già ad essere srotolato. E non c'è dubbio che il programma della 77ª edizione del Festival di Cannes sia senza dubbio entusiasmante. Dal 14 al 25 maggio, Cannes diventa il centro del cinema, pronto ad aprire le sue porte ad autori come Yorgos Lanthimos, Francis Ford Coppola, Paolo Sorrentino, Paul Schrader, George Miller. Un'offerta cinematografica che noi di Movieplayer.it seguiremo da vicino, con il programma suddiviso tra Concorso Ufficiale, Un Certain Regard, Midnight Screening, Fuori Concorso, Special Screening.
Come sempre, quello di Cannes è un programma trasversale, come spiegato dal direttore Thierry Frémaux: nuove sfumature, nuovi registi, nuove inflessioni, unite però al gusto pop del Festival, che infatti mette in calendario Furiosa di George Miller, facendo aprire la manifestazione da The Second Act di Quentin Dupieux, tra le voci francesi più istrioniche e meno prevedibili. Allora, se tramite recensioni, live, approfondimenti e focus, vi porteremo a vivere direttamente la Croisette, iniziamo con quelli che sono i film da non perdere di Cannes 2023
Parthenope di Paolo Sorrentino
Paolo Sorrentino torna a Cannes, e lo fa con un film ancora avvolto nel mistero. Poche immagini rilasciate, trama sfumata, ma un cast di assoluto impatto: da Gary Oldman a Isabella Ferrari, da Luisa Ranieri a Silvio Orlando, fino a Celeste Dalla Porta che interpreta il ruolo della protagonista. Parthenope sembra essere un viaggio, compiuto da Sorrentino attraverso la bellezza di Napoli. Sappiamo poco, ma quel poco sembra annunciare un film lisergico, più vicino a La grande bellezza che a È stata la mano di Dio. Negli USA distribuisce A24!
Oh Canada (I tradimenti) di Paul Schrader
Paul Schrader sceglie Cannes per il suo nuovo lungometraggio I tradimenti, capace di mixare vecchie e nuove generazioni di attori: da una parte Jacob Elordi, dall'altra ecco Richard Gere, e poi Uma Thurman e Kristine Froseth. Se questa è la Cannes dei ritorni, lo sceneggiatore di Taxi Driver torna a lavorare con Gere, dopo American Gigolo, e torna ad adattare un romanzo di Russell Banks, dopo Affliction del 1997. La storia? Quella di uno scrittore vicino alla morte, che fugge in Canada per evitare la leva della Guerra del Vietnam.
Kinds of Kindness di Yorgos Lanthimos
Nemmeno il tempo di godersi i trionfi a Venezia e agli Oscar, che Yorgos Lanthimos ed Emma Stone sono pronti una nuova sfida. Atteso, attesissimo Kinds of Kindness. Favola post-moderna e contemporanea, basata su tre racconti che seguono tre linee narrative apparentemente diverse. Un uomo che vuole riprendere il controllo della sua vita; un poliziotto con una moglie scomparsa; una donna diventata leader spirituale. Solito grande cast: oltre la certezza Emma Stone, riecco Willem Dafoe, Jesse Plemons e Margaret Qualley. Durata importante: tre ore.
The Balconettes di Noémie Merlant
Nella sezione Midnight Screening ci sono sempre titoli interessanti. Un esempio? The Balconettes, commedia horror firmata dal talento di Noémie Merlant. La trama ruota attorno a tre coinquiline, chiuse in casa dopo un'ondata di caldo a Marsiglia. Fantasticando sul vicino, si ritroveranno al centro di una sanguinosa svolta. Opera seconda dell'attrice, il film è stato scritto insieme a Celine Sciamma, e promette di essere "sanguinoso, punk e divertente".
The Surfer di Lorcan Finnegan
Abbiamo detto quanto il Festival sia trasversale. Allora, nelle nostre visioni da non perdre, un'altra visione notturna a Cannes 2024, ossia The Surfer di Lorcan Finnegan. Il regista, che avevamo già notato per l'ottimo Vivarium, è stato girato in Australia e vede Nicolas Cage protagonista nel ruolo di un uomo ferito e umiliato: tornato a casa, viene schernito da una banda di surfisti, rivendicando la proprietà della spiaggia. Inizierà una specie di battaglia tra lui, e il gruppo di surfisti.
Megalopolis di Francis Ford Coppola
Strano ma vero, Megalopolis di Francis Ford Coppola, è ancora alla ricerca di un distributore. Una lunga gestazione per una sorta di visionario kolossal che ci porta in una metropoli distrutta nel quale un uomo, Cesar, prova a rimetterla in piedi grazie ad una visione idealista. Dovrà fare i conti con il cinismo del sindaco. Coppola arriva sulla Croisette in Concorso, con quello che potrebbe essere il film più atteso ma, anche, quello più pericoloso: diverse proiezioni test hanno scaturito opinioni contrastanti, e l'attuale mancanza di distribuzione certamente non aiuta. Nel cast Adam Driver, Jon Voight, Giancalo Esposito, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf.
Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller
Auto fiammanti, l'odore della benzina, un mondo post-apocalittico, infuocato e perverso. George Miller ci riporta sulla Fury Road per Furiosa: A Mad Max Saga con protagonista Anya Taylor-Joy. Prequel del Mad Max con Tom Hardy e Charlize Theron, il nuovo lungometraggio della saga ci fa scoprire le origini di Furiosa, rapita e accolta dal signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth), che sta per scontrarsi in battaglia contro l'esercito di Immortan Joe, qui interpretato da Lachy Hulme. Come annunciato dal regista, fate attenzione: dovrebbe esserci un cameo di Mad Max!
Anora di Sean Baker
Sean Baker, tra le migliori voci indipendenti del cinema americano. Uno capace di Dopo averci fatto impazzire con Red Rocket, rieccolo a Cannes con Anora. Della pellicola conosciamo poco, se non che segue le avventure e le disavventure di una sex worker in giro per New York e Las Vegas. Nel ruolo principale c'è Mikey Madison. A produrre FilmNation, mentre la distribuzione americana, per la prima volta in un film di Sean Baker, non è affidata ad A24 bensì a Neon.
Emilia Perez di Jacques Audiard
Il cinema raffinato di Jacques Audiard diventa musical. Ecco Emilia Perez, con protagonista Selena Gomez, Edgar Ramirez, Zoe Saldana e Karla Sofiia Gascon che interpreta proprio la protagonista. La storia? Quella di una donna che ha il compito di seguire un boss di un cartello messicano, intento a cambiare sesso per eludere le autorità e affermare il suo genere. Il film è definito un comedy crime musicale, con le canzoni originali scritte dalla cantate francese Camille.
The Apprentice di Ali Abbasi
Sebastian Stan è, attualmente, uno dei più grandi attori americani. Uno che osa, che sperimenta, che si allontana dalle zone di comfort. Come accade in The Apprentice di Ali Abbassi, regista di Border e Holy Spider, che a Cannes porta il film che più farà discutere. Il motivo? L'opera racconta del rapporto tra Donald Trump e il suo ex mentore Roy Cohn, avvocato e politico che difese il tycoon in una causa da 100 milioni di dollari. Erano gli Anni Settanta, ma sembra che le cose non siano poi tanto cambiate. Stan interpreta Trump, mentre Jeremy Strong, altro fuoriclasse, nella giacca e cravatta di Cohn.
The Shrouds di David Cronenberg
Ancora un ritorno, sta volta nel segno della body-horror di David Cronenberg. Come per gli altri, anche di The Shrouds si sa poco, se non che inizialmente era pensato per diventare una serie Netflix. La sceneggiatura è stata scritta nel 2017, dopo la morte della seconda moglie del regista. Il film dovrebbe parlare di lutti, e sembra molto personale, soffermandosi sul dolore di un uomo che inventa un dispositivo per connettersi con i defunti. Nel ruolo del protagonista, Vincent Cassel. Con lui Diane Kruger, Guy Pearce, Sandrine Holt.
Bird di Andrea Arnold
Andrea Arnold torna in Concorso per la Palma d'Oro con un dramma ambientato nel Kent. Il cast? Oltre la neo star Barry Keoghan, occhio a Franz Rogowski, alla sua prova di maturità. Un paio di curiosità. La prima, Keoghan, talmente convinto di girare con la Arnold, ha rinunciato ad un ruolo ne Il Gladiatore 2. La seconda, a Cannes Bird verrà presentato con un montaggio preliminare.
Ernest Cole, Photographe di Raoul Peck
Film di finzione, ma anche documentari. Tra quelli da vedere, ce n'è uno diretto da Raoul Peck, e incentrato sul fotografo Ernest Cole, primo fotografo indipendente del Sud Africa. I suoi scatti hanno rivelato l'orrore dell'Apartheid, venendo esiliato negli Stati Uniti. Il documentario ne ripercorre dunque la storia, segnando tra l'altro il ritorno del regista haitiano, che nel 2016 aveva stupito tutti con un'altro documentario, I Am Not Your Negro.
Caught by the Tides di Jia Zhangke
Jia Zhangke ha descritto il suo nuovo film come un "concentrato di 20 anni di esperienza". Effettivamente, Caught by the Tides, è stato girato lungo vent'anni. Protagonista sua moglie, Zhao Tao, una donna invischiata in una relazione clandestina con un amante di una lontana provincia cinese. Il film mischia diverse tecniche, tra finzione e documentari, con l'aggiunta di un segmento realizzato tramite intelligenza artificiale. Jia Zhangke torna a Cannes dal 2018, quando presentò I figli del fiume giallo.