La 68° edizione del Festival di Cannes si è dotata di una madrina prestigiosa come la splendida Ingrid Bergman, ricordata e omaggiata dalla figlia Isabella Rossellini, un padrino elegante come Lambert Wilson, qui nel ruolo del maestro di cerimonie, e due terribili fratelli. Si tratta di Joel Coen ed Ethan Coen, approdati sulla Croisette dal Minnesota per guidare le operazioni della giuria del concorso internazionale. A comporre il team di giurati troviamo Rossy de Palma, icona pop e simbolo del cinema di Almodovar, l'affascinante Sophie Marceau, l'inglese Sienna Miller, la cantante Rokia Traoré e inoltre l'enfant prodige canadese Xavier Dolan, il maestro del dark fantasy Guillermo del Toro e la star Jake Gyllenhaal.
I Coen tra modernità e tradizione
Inarrestabili, i Coen non perdono occasione per dire la loro opinione su tutto inanellando gag su gag con gli altri giurati nel corso della conferenza di apertura. I celebri cineasti confessano che, durante il primo incontro tra i membri della giuria, è stata lanciata la proposta di creare un ulteriore premio. "Sienna Miller ha chiesto che il premio fosse consegnato a lei" spiega Joel Coen "ma Guillermo del Toro si è offeso. Se Sienna riceve un premio, Guillermo riceve un premio. E pensare che queste persone le abbiamo incontrate solo poche ore fa. E' allarmante!". I Coen hanno ottenuto un incredibile successo in veste di produttori della serie tv FX Fargo, ispirata alla loro pellicola di culto, eppure in un momento in cui la televisione americana ospita le opere più innovative del panorama artistico, i fratelli del Minnesota vanno controcorrente ammettendo di non guardare la televisione. Come spiega Ethan Coen "Non è che non ci piace la tv. La sentiamo estranea. Non guardo una serie televisiva da decenni". La discussione si amplia fino ad abbracciare il tema dell'uso delle nuove tecnologie. "Come mi sento al pensiero di persone che guardano Lawrence d'Arabia sul proprio iPhone?" commenta Joel Coen. "Non saprei, ma penso a quella speciale magia che si crea quando un gruppo di persone guardano un film su uno schermo di 25 metri".
Team Ethan vs. Team Joel
Tra i vari problemi che Joel Coen si pone, vi è il rapporto con le opere che lui e gli altri giurati andranno a valutare e il metro di giudizio che verrà utilizzato. "Non siamo critici, non è la nostra funzione qui. Per quanto riguarda il nostro rapporto con la critica, è un argomento che, personalmente, preferirei non dover affrontare". Particolarmente a suo agio in veste di giurato, Jake Gyllenhaal sembra molto divertito dalla situazione. L'attore ha già avuto il battesimo del fuoco a Berlino nel 2012 alle dipendenze del Presidente Mike Leigh. "Sono eccitato all'idea di poter vedere tutti questi film prima di tutte le altre persone del mondo. E gratis! La prima operazione che noi giurati abbiamo fatto è stata quella di dividerci in due squadre, Team Joel e Team Ethan. Però non ci è permesso di rivelare di quale squadra facciamo parte. E' stato deciso in base alla personalità". Meno giocosa e più emozionata Sienna Miller, reduce dai successi di critica e pubblico di Foxcatcher - Una storia americana e American Sniper. L'attrice, bellissima ed elegante, dopo essere stata avvistata all'aeroporto di Nizza armata di immense valigie, ha confessato che questa è la sua prima volta a Cannes. "E' un onore immenso. Non vedo l'ora di potermi sedere e gustarmi queste incredibili opere d'arte". Outsider assoluta, la cantante Rokia Traoré afferma: "Sono appassionata di musica, che è un'arte strettamente legata al cinema. Credo che quanto si coltivi una passione intensamente, a volte è difficile trovare il tempo per divertirsi. Per fortuna qui vederemo tanti bei film e condivideremo tanti momenti speciali."
Là dove tutto ha inizio
Per Guillermo del Toro, Cannes evoca un sentimento di gratitudine. Il regista ricorda quando è approdato sulla Croisette nel 1993 con Cronos, la sua opera prima. "Essere in giuria è una responsabilità da prendere sul serio" spiega l'autore de Il labirinto del fauno "perché Cannes ha lanciato la mia vita cinematografica quando Cronos ha vinto la Settimana della Critica. Cannes dà ai nuovi talenti una possibilità ed è per questo che è così importante". Gli fa eco Xavier Dolan che, giovanissimo, sta preparando il suo sesto film, It's Only The End of The World, una pellicola ricca di star francesi tra cui spiccano Marion Cotillard e Léa Seydoux, oltre a Vincent Cassel, Nathalie Baye e Gaspard Ulliel. "E' fantastico essere qui. Per la prima volta mi trovo dall'altro lato dello specchio ed è eccitante. Non penso che sia troppo presto per me essere in giuria, anzi, non credo che possa esistere miglior preparazione di questa - mettermi comodo e vedere una ventina di film - per il mio prossimo lavoro. In questa giuria la mia responsabilità sarà difendere ciò che tocca come essere umano". L'icona francese Sophie Marceau, che a Cannes è di casa, dichiara: "Condividere l'esperienza di giurata con queste persone talentuose mi infonde energia. E siamo fortunati ad avere il meraviglioso volto di Ingrid Bergman che ci guarda dall'alto". Non sta più nella pelle neppure la spagnola Rossy de Palma che esclama: "Sono davvero onorata di essere qui. E' un piacere immenso, sono felice, per me è come un sogno. Quando ho ricevuto l'invito mi sono messa a gridare 'Yuppy!!".
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