Con il 63esimo Festival di Cannes al suo giro di boa, la domanda che tutti si pongono è se ci sarà nella seconda metà dei film in competizione una pellicola in grado di prendere il posto di Another Year nel cuore dei critici, finora tutti unanimamente concordi nel considerare il film di Mike Leigh in assoluto il migliore tra i già visti. Segue forse Biutiful di Inarritu, non apprezzato da tutti ma comunque amato da molti, che probabilmente potrebbe puntare al premio per il protagonista maschile, l'ottimo Javier Bardem, mentre tra le donne ha entusiasmato soprattutto Lesley Manville, sempre dal film di Leigh.
Ma i giochi sono tutt'altro che conclusi, oggi è per esempio la giornata di Juliette Binoche, madrina del festival, ma anche in concorso come splendida protagonista di Copia Conforme, il nuovo film di Abbas Kiarostami, regista iraniano che però ha girato questa sua ultima fatica completamente in Toscana e in particolare nel paese di Lucignano, in provincia di Arezzo. La storia racconta dell'incontro tra uno scrittore inglese in Italia per presentare il suo nuovo saggio e una donna che è interessata a discutere con lui dell'argomento del suo libro, ovvero del concetto di originale e copia nell'arte. Quando quasi per scherzo iniziano a "giocare" a marito e moglie, improvvisamente il loro rapporto cambia destabilizzando lo spettatore: si tratta infatti di un film che lascia spiazzati per la sua ambiguità, ma è anche e soprattutto anche un pezzo di bravura dei due attori, con una Binoche che ovviamente non fa altro che confermare la sua fama e con la piacevolissima sorpresa di William Shimell, un baritono che proviene dall'opera e che è qui al suo esordio cinematografico.


Per i fuori concorso da segnalare Chantrapas di Oter Iosseliani e il documentario rumeno The Autobiography of Nicolae Ceausescu e il collettivo 5xFavela realizzato da cinque giovani filmaker brasiliani.