4 giugno 2008, cinque anni fa. Sembra davvero ieri, invece ne abbiamo fatta di strada da quella torrida coda di primavera in cui ci chiudemmo in redazione per prepararci al lancio di un webmagazine nuovo e ambizioso. Chi ci conosce sa che non siamo soliti guardarci indietro, né amiamo particolarmente parlare di noi; ma questo è un compleanno da ricordare, o, meglio ancora, un'occasione da cogliere per celebrare i film e le serie TV che ci hanno appassionato nei primi cinque anni che abbiamo trascorso insieme, raccontarvi qualche curiosità sul nostro e vostro Movieplayer.it (per chi non vede l'ora di ficcanasare tra le cifre, ecco l'altro articolo), ma anche per ringraziare e celebrare il pubblico che ci ha seguito, perché senza di voi nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile.
Ma veniamo ai nostri colpi di fulmine degli ultimi cinque anni; se volete conoscere tutti i film più amati, tra le uscite italiane, dai redattori del nostro webgazine anno per anno, potete consultare gli articoli relativi alle nostre Top 10 (2008 e 2009) e Top 20 (2010, 2011 e 2012). Eccoli per comodità:
La Top 10 del 2008 La Top 10 del 2009 La Top 20 del 2010 La Top 20 del 2011 La Top 20 del 2012
Ma per non limitarci a una fredda lista di titoli, vogliamo ricordare una manciata di film e serie TV che hanno un posto speciale nei nostri ricordi di questo cruciale quinquennio: per l'importanza, l'innovazione, il clamore che hanno suscitato, ma anche per avere avuto la capacità di metterci tutti d'accordo nonostante le differenze di sostrato culturale e disposizioni personali. Un florilegio che non pretende di essere esaustivo, ma solo minimamente rappresentativo delle nostre velleità e delle nostre passioni.
2008-2013: i film del cuore
Il cavaliere oscuro (2008)Il film di Christopher Nolan, secondo capitolo della trilogia dedicata al comic-hero Batman, che ha cambiato il concetto stasso di comic movie, creando una vera e propria corrente, fondando quello che si può forse considerare un genere a sé stante, anche se destinato ad includere pochissimi titoli: il "blockbuster autoriale".
La classe - Entre les murs (2008)
Laurent Cantet racconta la scuola, il rapporto tra insegnanti e alunni, i disagi e le potenzialità dei ragazzi in un film di grande realismo e vividezza: un ritratto insolito, speranzoso ma onesto, delle giovanissime generazioni.
Once (2008)
Un film dal piglio realistico e artigianale per raccontare un amore indimenticabile attraverso la musica. E che musica.
Un solo film di animazione per cinque anni di cinema? Non è possibile, ce ne vogliono almeno due. E abbiamo scelto la Pixar, con il capolavoro del 2008, commovente e visivamente splendido, e con il secondo sequel della saga dei giocattoli, che conferma che la serialità paga quando ci sono le idee, e che lo studio fondato di John Lasseter e Steve Jobs non sbaglia (quasi) un colpo.
Lasciami entrare (2009)
A rappresentare l'horror in questa nostra estemporanea selezione abbiamo voluto questo gioeillino svedese tratto da un bestseller letterario. E in fatto di vampiri, al cinema, fatta eccezione per qualche classico fuori dal tempo, dobbiamo ancora trovare di meglio.
Bastardi senza gloria (2009) e Django Unchained (2013)
Quentin Tarantino fa la storia (del cinema) cambiando la storia. La seconda guerra mondiale, nella sua visione, è uno sfacciato e cinefilo sberleffo. Qualche anno dopo, con Django, prende spunto dallo spaghetti western per attaccare le redici schiaviste della cultura USA e realizzare qualcosa di istericamente, irresistibilmente... tarantiniano.
Avatar (2010)
Si discute da anni di 3D associato al cinema, in termini spesso poco lusinghieri. Ma quale che sia il futuro delle stereoscopia nelle sale cinematografiche, c'è un film che ha saputo sfruttarne appieno il potenziale, creando un'avventura magica e immersiva. E non è un caso che a riuscirci sia stato un pioniere del calibro di James Cameron.
L'opera che sarà ammirata e sviscerata durante i corsi di screenwriting per le ere a venire: sentimenti e ambizioni antiche immerse in un mondo moderno, frenetico e disumanizzante.
Drive (2011)
Lo stile laconico ed enfatico di Nicolas Winding Refn si sposa con l'estetica pop e con il carisma di Ryan Gosling per un gioiello tra romanticismo e iperviolenza.
Una separazione (2011)
Il dramma familiare raggiunge livelli di tensione e di profondità inauditi in mano all'iraniano Asghar Farhadi, uno dei maggiori talenti registici degli ultimi anni, autentico virtuoso della direzione degli attori.
The Avengers & Quella casa nel bosco (2012)
Dal "nostro" Joss Whedon arrivano il superhero movie definitivo e uno pseudo-horror che scardina il genere. Intrattanimento e spettacolo con intelligenza per un cineasta tra i più elettrizzanti del momento.
Hugo Cabret (2011)
Martin Scorsese si cimenta con la trasposizione cinematografica di una graphic novel per ragazzi e con il 3D, e il risultato è um magnifico canto d'amore per il cinema che non poteva non conquistarci.
Dopo un esordio sconvolgente come Hunger, c'era grande attesa per l'opera seconda del britannico Steve McQueen: è arrivata con Shame, viaggio perturbante e doloroso nelle ossessioni di un sessuomane, la conferma di un talento registico straordinario e di una visione fuori dal comune.
Amour (2012)
La quintessenza del cinema amaro e potente di Michael Haneke nella semplice storia di un lungo, doloroso, inevitabile addio.
Zero Dark Thirty (2013)
Un thriller superbo con una protagonista dalla tragica efficienza e determinazione, per raccontare una pagina ambigua della storia dei servizi segreti americani.
Re della Terra selvaggia (2013)
Al suo esordio, con un budget quasi risibile, Benh Zeitlin filma la straordinaria avventura intima e apocalittica di Hushpuppy/ Quvenzhané Wallis.
Gomorra (2008)
L'uomo che verrà (2009)
Tre film per quelli che riteniamo forse i migliori registi di casa nostra al momento in attività: Garrone per la sostanza, Sorrentino per l'estro e Diritti per la poesia.
2008-2013: le serie TV che più abbiamo amato
Inutile ripetere le solite ovvietà sul crescente livello qualitativo dell'intrattenimento audiovisivo seriale; in questi anni non abbiamo fatto altro che appassionarci a nuovi show, e recuperare i recenti classici della storia della TV. Qui vogliamo limitarci a serial che sono andati in onda, hanno debuttato oppure chiuso i battenti negli ultimi cinque anni. Ma anche così, la scelta non è facile...
Battlestar Galactica (2004-2009)Rivisitazione di una serie cult degli anni '70, la Galactica di Ronald D. Moore ha decisamente lasciato indietro l'originale. Azione, sentimenti, analisi politica e personaggi indimenticabili per quella che è probabilmente destinata a rimanere una delle maggiori serie di fantascienza di tutti i tempi.
Doctor Who (2005 - ...)
Lo show più longevo delle TV britannica - e non solo - continua a stupire a e incollare alla TV milioni di appassionati grazie all'inesauribile creatività di Steven Moffat, attuale showrunner che ha ereditato lo show dopo la "dipartita" di Russell T. Davies e del popolarissimo decimo Dottore, David Tennant.
Sherlock (2010 - ...)
Altro serial Brit con lo zampino di Moffat, in tandem con Mark Gatiss, che, immergendoli nella Londra contemporanea e dando loro uno spessore e un'alchimia assolutamente inedita, ha creato i migliori Sherlock e Holmes che memoria ricordi.
Uno show in dirittura d'arrivo (il prossimo ciclo di episodi, che concluderà la quinta stagione, sarà l'ultimo), di cui già iniziamo a sentire la mancanza: eroe titanico e ambiguo, Walter White ha saputo tenere viva la nostra curiosità avviluppandoci nei suoi miasmi chimici e morali.
Mad Men (2007 - ...)
Un altro personaggio che attira e respinge, Don Draper; ma non è il suo fascino maledetto l'unica carta vincente di uno show che racconta un'epoca, i suoi conflitti e le sue idiosincrasie, con stile, coraggio e intelligenza.
Lost (2004 - 2010)
Il decrescente valore narrativo e produttivo delle ultime stagioni non ha inficiato l'importanza di una serie rivoluzionaria nella struttura narrativa e nella realizzazione tecnica.
High School Team - Friday Night Lights (2006 - 2011)
Tra le gesta sportive di una squadra di football e le tensioni sociali di una cittadina del sud degli States, uno dei più coinvolgenti ed emozionanti teen drama di tutti i tempi.
Homeland (2011 - ...)
Da un soggetto israeliano, arriva questa spesso implausibile, ma sempre affascinante storia d'amore e antiterrorismo con performance da Emmy sia per Claire Danes che per Damian Lewis.
Il trono di spade (2011 - ...)
Le mettiamo insieme perché, oltre ad avere il merito di averci fatto scoprire le rispettive fonti letterarie, hanno colmato il vuoto lasciato da Battlestar Galactica, con affreschi corali e un ordito narrativo complesso e ricco di backstory.
Parlando di cinema e TV, abbiamo raccontato ciò che ci ha dato di che scrivere e pensare, discutere e ribattere per cinque anni su queste frequenze: ma Movieplayer.it è anche molto altro. I nostri articoli, sì, ma anche il vostro contributo, i vostri commenti e le vostre preferenze. Scopriamo insieme un po' di numeri e curiosità al riguardo nel secondo articolo di questa miniserie dedicata al nostro quinto compleanno.