Nella lunga carriera di Carlo Pedersoli, per tutti noi l'unico e inimitabile Bud Spencer, figura un film molto speciale: Bomber, per la regia di Michele Lupo. A quarant'anni dall'uscita nelle sale cinematografiche, Bomber mantiene intatta la sua freschezza narrativa, sia per la presenza del leggendario attore napoletano quanto per il messaggio positivo che il film trasmette: tra un'allegra scazzottata e l'altra, i valori dello sport, in questo caso il pugilato, e soprattutto dell'amicizia prevalgono sui soprusi e sulla violenza. Riscopriamo dunque Bomber più nel dettaglio, oggi considerato un piccolo grande cult della commedia d'azione italiana.
Forti e Tenaci
Bud Graziano, detto Bomber (Bud Spencer), è una vecchia gloria del pugilato, oggi marinaio che vive lavorando sulle navi mercantili attraccate sui porti toscani. Quando la sua imbarcazione verrà destinata alla demolizione dall'armatore, Bud sarà costretto a cercare un nuovo alloggio. Per caso, si imbatte in un giovane che, a bordo di un'auto strampalata, sta fuggendo da alcuni loschi individui. Egli è Jerry (Jerry Calà), il titolare della palestra Forti e Tenaci, dove allena giovani promesse del pugilato pur senza grande successo. Dopo averlo salvato, Bud decide di seguire Jerry, che lo presenta alla sorella Susanna (Gegia), la quale gestisce un ristorante adiacente alla palestra.
Dopo aver compreso che Jerry è un brav'uomo, dotato di spirito, dalla battuta pronta e in cerca di una guida, Bud si offre si aiutarlo per trovare un pugile che possa battersi contro lo sfidante della palestra di Rosco Dunn (Kallie Knoetze), il quale è abituato a vincere con ogni mezzo e si dedica a traffici d'ogni genere, appoggiandosi alle strutture di una vicina base militare statunitense. Così, messosi alla ricerca della persona giusta, Bud la individua in Giorgio Desideri, detto Giorgione (Mike Miller), un imponente ragazzo napoletano dal destro micidiale. Convinto a salire sul ring anche per guadagnare qualcosa in più per potersi sposare con la sua fidanzata, Giorgione si sottopone agli allenamenti di Graziano, che lo prepara a dovere. Nonostante un arbitraggio corrotto da Dunn, il giorno della sfida Desideri riuscirà a battere lo sfidante, mandando su tutte le furie il preponente americano, il quale si vendicherà furiosamente. A quel punto occorrerà rimboccarsi le maniche, ma per Bud la questione diverrà personale: egli, infatti, ha da tempo un conto aperto con Dunn...
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A tutto Bud
Scritto da Marcello Fondato e Michele Scardamaglia, Bomber fa della semplicità narrativa il proprio punto di forza. Del resto, basta la sola presenza di Bud Spencer per rendere la pellicola un piccolo gioiello. Il film ricalca per lo più Lo chiamavano Bulldozer (1978), che poneva al centro della trama il football americano. Bomber, invece, ha la boxe come fulcro, ma ripropone con successo lo stesso schema narrativo: il protagonista in cerca di riscatto, un gruppo di giovani inesperti che ruotano attorno a lui e lo guardano come riferimento, e dei nemici senza scrupoli, che verranno sistemati a dovere a tempo debito. Anche in quel caso il cast creativo era identico: Michele Lupo alla regia, stessi sceneggiatori e stesso produttore (Elio Scardamaglia). Sull'onda del primo successo, Bomber va sul sicuro, riproponendo i luoghi toscani per le riprese in esterna e situazioni similari, per quanto rinnovate grazie ad alcuni nuovi ingressi nel cast artistico.
Su tutti, Jerry Calà: ancora legato al gruppo dei Gatti di Vicolo Miracoli, per l'attore e comico Bomber rappresentava un significativo banco di prova, essendo di fatto co-protagonista e impegnato in quasi tutte le scene accanto a un'icona come Bud Spencer. Come ha spesso avuto modo di raccontare nelle interviste lo stesso Calà, fu proprio Bud a consigliargli di privilegiare il cinema rispetto agli impegni con i Gatti. Jerry, infatti, si divideva tra set e teatro, ma erano due attività assolutamente inconciliabili. Proprio durante le riprese di Bomber, Calà maturò l'idea di lasciare il gruppo e proseguire sul grande schermo, e sarebbe stata la scelta giusta, dati i successi commerciali ottenuti successivamente. Con il tempo, poi, si sarebbe riappacificato con gli amici di cabaret, che inizialmente non avevano accettato l'idea che Jerry uscisse dalla compagine, essendone peraltro la punta di diamante.
Così come nel film, dunque, Bud Spencer è davvero l'amico che tutti vorremmo, pronto a consigliarti come un fratello maggiore o un padre, e sempre disponibile a dare una mano a chi ne abbia bisogno. Bomber non è altri che il personaggio reale di Bud: un uomo buono che crede nei valori fondamentali dell'amicizia e della lealtà, rifiutando ogni compromesso o scorciatoia. Graziano avrà in Giorgione un allievo difficile, poiché quest'ultimo si lascerà attrarre dal denaro che Rosco Dunn gli offrirà in cambio dei suoi servigi, dimenticando i suoi veri amici. Ma Bud, sebbene con rudezza, perdonerà il figliol prodigo, che si accorgerà in tempo di aver sbagliato e tenterà di rimediare. Anche in quel caso, però, sarà provvidenziale l'intervento di Bomber, che otterrà la rivincita a lungo inseguita.
Nonostante, a una visione più attenta del film, alcune scelte di regia possano apparire sbrigative e certe sequenze non del tutto attinenti allo sviluppo della storia, in realtà è proprio quella veracità a rendere Bomber un film a portata di tutti: è, anzi, una delle peculiarità che il cinema italiano riusciva ancora a conservare tra gli anni Settanta e i primi anni Ottanta, quelli nei quali esplose la profonda crisi creativa che avrebbe condizionato il nostro panorama cinematografico per almeno due decenni. Bomber è uno degli ultimi esempi di cinema "rustico" ma efficace, dove la naturalezza e l'immediatezza erano elementi fondamentali per ottenere un buon riscontro di pubblico. È qui, però, assolutamente fondamentale la presenza di una leggenda come Bud Spencer che, anche non in coppia con Terence Hill, riusciva da solo a illuminare la scena, tra un cazzotto e un sorriso. Proprio per questo, oggigiorno la carriera dell'attore napoletano è oggetto di approfondimento della critica e di apprezzamento di chi la riscopre, in particolare i più giovani, che non hanno vissuto direttamente l'epoca nella quale Bud spopolava al botteghino.
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La musica di Bomber
Una caratteristica peculiare dei film con Bud Spencer e Terence Hill era la musica che accompagnava ogni pellicola. I film di maggiore successo portavano tutti la firma inconfondibile degli Oliver Onions, ovvero Guido e Maurizio De Angelis, cantautori e compositori romani che contano in carriera decine di colonne sonore e di canzoni, che spesso erano parte delle soundtrack. Curiosamente, i De Angelis esordirono nel cinema con la magnifica partitura di Per grazia ricevuta (1971), opera prima di Nino Manfredi premiata al Festival di Cannes: un debutto decisamente impegnativo, che superarono brillantemente. Di lì a poco, però, avrebbero dovuto alleggerire lo stile compositivo, perché chiamati a comporre per film scanzonati e avventurosi. ...continuavano a chiamarlo Trinità (1971), ...più forte ragazzi! (1972), Altrimenti ci arrabbiamo (1974), Porgi l'altra guancia (1974), il già citato Lo chiamavano Bulldozer, Pari e dispari (1978), Banana Joe (1982) sono solo alcuni dei film che hanno reso celebri i due artisti, e per Bomber hanno dato un'altra prova del proprio talento.
La colonna sonora della pellicola, infatti, consta sostanzialmente di due temi: Fantasy e Tema di Bomber. Il primo è la canzone che apre e chiude il film, e viene ripresa più volte durante l'opera in versioni più brevi (e sarà anche la sigla della serie animata giapponese Galaxy Express 999); il secondo è, invece, il tema strumentale che accompagna le scene di allenamento e la sequenza finale cruciale, nella quale Bud Graziano avrà la propria rivalsa sul ring. In questo brano è evidente l'omaggio al tema di Rocky, composto da Bill Conti nel 1976 per il cult con Sylvester Stallone. Bomber paga con grande piacere il proprio tributo a uno dei film riferimento del genere pugilistico, e il lavoro dei fratelli De Angelis è assolutamente delizioso anche da questo punto di vista. A distanza di quarant'anni, Bomber è il classico film che non ci si stancherebbe mai di guardare.