Bohemian Rhapsody è il film di Bryan Singer che racconta la vita di Freddie Mercury e dei suoi Queen, in uscita in Italia il 29 novembre. È un'impresa non facile: la vita di Mercury è stata già di suo un film. E la musica dei Queen è già di per sé cinematografica. Si dice che, con la musica dei Queen, qualsiasi sequenza sarebbe ad effetto. Chi scrive ha conosciuto i Queen proprio al cinema, da bambino, grazie alla colonna sonora di Flash Gordon: aveva a casa il 45 giri del tema del film. E allora iniziamo da qui il viaggio nella storia d'amore tra i Queen e il cinema.
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1. Flash's Theme (Flash Gordon, Ted)
L'incontro è di quelli che segnano. Incontrare i Queen, tutto d'un tratto su un grande schermo, nel buio di una sala, sui titoli di testa di Flash Gordon (1980), non può lasciare indifferenti. Sullo schermo scorrono immagini di distruzione della Terra, accanto a sequenze dei fumetti, il mondo da cui viene Flash. Il Flash's Theme è incalzante: un ossessivo giro di pianoforte, basso e batteria, sferzate rock, un coro che ripete la parola Flash; improvvisi momenti di quiete, e di nuovo la tempesta. Flash's Theme, insieme a The Hero, è l'unica canzone di una colonna sonora strumentale e sperimentale, con grande uso di sintetizzatori. Flash Gordon è un film del 1980 di Mike Hodges, prodotto da Dino De Laurentiis, un kolossal da 35 milioni di dollari, con il misconosciuto Sam J. Jones come protagonista, e la nostra Ornella Muti nel ruolo della principessa Aura, figlia del diabolico Ming (Max Von Sydow), tiranno che domina il suo universo e vuole distruggere il nostro. Quasi un flop in America, buon successo in Gran Bretagna, il film è considerato un oggetto kitsch, ma è anche un guilty pleasure per molti. Se volete rivederlo (e sentirvi un po' come da bambini) lo trovate in streaming su InfinityTV.
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2. Football Fight (Flash Gordon, Ted)
È quello che accade al protagonista di Ted, John (Mark Wahlberg), ragazzo mai cresciuto e diventato amico del suo orso, che un bel giorno ha preso vita. Con lui divide le passioni che aveva da bambino. E tra queste c'è Flash Gordon. E così, in Ted (2012, di Seth MacFarlane) riascoltiamo sia il Flash's Theme che l'energica Football Fight: la canzone, pubblicata sul lato B del singolo Flash (il Flash's Theme in una versione leggermente diversa) fu scritto per una lotta, alla corte di Ming, in cui Flash, giocatore dei New York Jets, si batte con i soldati alieni utilizzando un casco come una palla da football. Football Fight è strepitosa: su una base elettronica, il tema, strumentale, è eseguito prima da un sintetizzatore e poi dalla chitarra elettrica di Brian May che si rincorrono: era il 1980, e la canzone è la sintesi perfetta tra i primi Queen, quelli rock degli anni Settanta, e i nuovi Queen, quelli elettronici degli anni Ottanta. Football Fight, in Ted, è la colonna sonora di una corsa in auto di Mark Wahlberg verso la casa del suo amico orso, proprio mentre nella sua mente, e sullo schermo, scorrono alcune scene di Flash Gordon. Al suo arrivo la sorpresa: al party di Ted, sulle note del tema di Flash, un uomo si gira: è proprio Sam J. Jones...
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3. Princes Of The Universe (Highlander)
Altra grande colonna sonora realizzata dai Queen negli anni Ottanta. Altro grande guilty pleasure, l'affascinante e tonitruante Highlander - L'ultimo immortale. Diventato un classico degli anni Ottanta, il film è diretto da Russell Mulcahy, regista australiano allora noto per i suoi videoclip, tra cui quello di The Wild Boys dei Duran Duran. Mulcahy porta l'estetica dei video in un film che racconta la storia di una serie di uomini immortali destinati a sfidarsi tra la Scozia del 1500 e la New York degli anni Ottanta, fino a che... ne resterà soltanto uno. Nel cast ci sono Christopher Lambert e Sean Connery. I titoli di testa scorrono su Princes Of The Universe, una canzone hard rock potente. Le chitarre distorte ci introducono immediatamente nel mood del film: sarà una battaglia tremenda, senza esclusione di colpi. Nel film si ascoltano altre canzoni dei Queen: Gimme The Prize, altro brano hard rock, One Year Of Love, una morbida ballata soul, Hammer To Fall, Don't Lose Your Head, e una versione di New York, New York di Freddie Mercury.
4. Who Wants To Live Forever (Highlander)
E poi c'è Who Wants To Live Forever, una delle canzoni più belle dei Queen, e colonna sonora di uno dei momenti più toccanti del film di Singer (a proposito, avete letto la nostra recensione di Bohemian Rhapsody?). Siamo nella Scozia del 1500, e Connor MacLeod si rende conto che l'amore è destinato a finire, e che lui, immortale, è destinato a sopravvivere a chi ama. La canzone è al centro di una sequenza in cui, con un'ellissi narrativa, vediamo la sua compagna invecchiare mentre lui resta uguale. "Chi vuole vivere per sempre quando l'amore deve morire?". In Highlander la canzone è cantata completamente da Freddie Mercury, mentre nella versione dell'album A Kind Of Magic, dove troviamo tutte le canzoni del film, la prima strofa è cantata da Brian May (che scrisse la canzone nel tragitto dall'aeroporto di Londra Heathrow agli studi di registrazione). Who Wants To Live Forever apre anche i titoli di testa della seconda parte de La meglio gioventù (versione cinematografica). Ma ha anche un ruolo molto importante in Bohemian Rhapsody: anche se è uscita dopo il 1985, anno in cui si chiude il film, viene usata per accompagnare i momenti in cui Freddie Mercury capisce di avere l'Aids. E quelle parole, "There's no time for us", acquistano tutto un altro senso...
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5. Bohemian Rhapsody (Fusi di testa)
Bohemian Rhapsody è il brano che dà il titolo al film, è una delle canzoni simbolo dei Queen. È tratta dal loro quarto album, A Night At The Opera (1975), che prova a mescolare il rock'n'roll con la grandiosità dell'opera. Grande classico degli anni Settanta, e cavallo di battaglia delle esibizioni dei Queen, è tornato in auge nel 1992, grazie al film Fusi di testa (Wayne's World, di Penelope Spheeris), in cui Mike Myers e Dana Carvey la cantano in un giro in auto, tra smorfie e headbanging. Fu proprio Myers a volerla fortemente, mentre la produzione aveva pensato a un brano dei Guns'n'Roses. La canzone ovviamente è uno dei momenti clou anche di Bohemian Rhapsody, e si presta a un gioco divertente. Mike Myers fa un sorprendente cameo nei panni di un discografico che non vuole pubblicare la canzone come singolo. Dice che non sarà mai il tipo di canzone che i teenager grideranno ascoltandola ad altro volume nelle loro macchine. È una cosa che fa sorridere, perché è proprio quello che fa Mike Myers nel film del 1992 di cui stiamo parlando... Dopo essere apparsa in quel film, Bohemian Rhapsody fu ripubblicata in America e raggiunse il n.2 in classifica...
6. We Are The Champions (Alta fedeltà)
La canzone della rivincita, della vittoria, degli obiettivi raggiunti. We Are The Champions è uno dei grandi inni dei Queen: è tratta da News Of The World, il loro album del 1977. In realtà era stata scritta già nel 1975 e doveva essere in A Night At The Opera, ma Mercury credeva che non andasse d'accordo, come musicalità, con le canzoni di quel disco. Usata in centinaia di eventi sportivi, e decine di serie televisive, We Are The Champions è un simbolo, un modo di dire "sì, ce l'ho fatta". È questo l'uso che ne fa Stephen Frears nel film Alta Fedeltà (2000), tratto dal best seller di Nick Hornby. La scena è quella in cui il Rob Gordon (John Cusack) incontra la sua ex, Laura, che gli dice di non aver ancora fatto sesso con il suo nuovo compagno. Il nostro esce di casa, esulta a braccia alzate, mima alcuni colpi di boxe neanche fosse Rocky Balboa, sulle note dell'inno dei Queen. La grandezza di una canzone è che, anche se magniloquente, può essere anche usata in maniera ironica.
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7. We Will Rock You (Il destino di un cavaliere, Ogni maledetta domenica)
È uno dei momenti di Bohemian Rhapsody più discussi dagli appassionati dei Queen. We Will Rock You, uno degli inni per eccellenza dei Queen, arriva dritto dai loro magniloquenti anni Settanta: è il brano che apre News Of The World, il disco di We Are The Champions. Siamo nel 1977. E il film di Bryan Singer lo sposta negli anni Ottanta per esigenze narrative. Sia una scelta riuscita o no, il film spiega come i Queen, con un brano come questo, cerchino nuovi modi di coinvolgere il pubblico. E il battito dei piedi e battimani sarà una scelta riuscita (il battito dei piedi fu registrato in una vecchia chiesa con assi di legno). Il ritmo di We Will Rock You diventerà un marchio di fabbrica, campionato da decine di deejay e gruppi. Una canzone d'assalto: per questo i Queen la ripropongono (con la voce di Robbie Williams) ne Il destino di un cavaliere (2001, di Brian Helgeland): è un coro ancestrale, tribale, perfetto anche per essere riproposto dal pubblico di un torneo medievale tra cavalieri. Come può essere usata per le gesta sportive dei "cavalieri" di oggi, i giocatori di football: è stata usata anche in Ogni maledetta domenica (1999) di Oliver Stone.
8. The Show Must Go On (Moulin Rouge)
A proposito di canzoni che con il passare del tempo non perdono il loro senso, ma ne acquistano altri, una di queste è The Show Must Go On, tratta da Innuendo (1991) ultimo album dei Queen con Freddie Mercury prima della sua morte. La canzone uscì come singolo sei settimane prima della sua scomparsa, ed è indissolubilmente legata a questa. Considerata da molti il suo testamento, nasce in realtà da Brian May. Si appoggia su un suono di archi, ha il crescendo epico tipico dei Queen. Se in Moulin Rouge, uno dei migliori musical degli ultimi tempi, acquista nuova vita, il merito è anche di Baz Luhrmann, specialista nel mescolare mondi e toni, nel prendere le cose e farle diventare qualcos'altro. Il film, ispirato a La traviata di Verdi, riprende molte canzoni pop e rock e le inserisce nel "libretto" di un'opera: The Show Must Go On viene cantata da Nicole Kidman e Jim Broadbent. È il momento in cui Satine (Kidman) per salvare Christian (Ewan McGregor) vuole fargli credere che non lo ama. La voce roca di Broadbent, il coro, la partitura tutta basata sui violini, il crescendo, la voce sottile della Kidman ne fanno un momento estremamente suggestivo. In Bohemian Rhapsody, invece, è la canzone dei titoli di coda.
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9. Don't Stop Me Now (L'alba dei morti dementi, Notte prima degli esami - Oggi)
Ecco un altro esempio di come una canzone può essere usata in vari modi. Don't Stop Me Now è una delle canzoni simbolo dei Queen degli anni Settanta (è tratta da Jazz, del 1978), un esempio delle loro armonie vocali, un inno alla libertà sfrenata, anche sessuale, un volo senza limiti, potente e leggiadra allo stesso tempo. Com'era Mercury. Ne L'Alba dei morti dementi - Shaun of the Dead (2004, di Edgar Wright), il film cult che reinventa in chiave comica il mondo degli zombie, la ritroviamo in una scena esilarante. Simon Pegg e gli altri due protagonisti sono assediati in un pub, e uno zombie è riuscito a entrare. Dal juke box parte la canzone dei Queen, ed è la molla che fa venire in mente loro di picchiare lo zombie (piuttosto anziano e malconcio, oltre che zombie) al ritmo incalzante della canzone. Girando un po' sui social network scopriamo però che in Italia molti ragazzi hanno scoperto i Queen proprio grazie a questa canzone, ascoltata in Notte prima degli esami - Oggi (2007, di Fausto Brizzi). In una scena in cui Vaporidis corre. In ogni film di Vaporidis c'è una scena in cui corre. E allora meglio correre al ritmo dei Queen.
10. Another One Bites The Dust (Iron Man 2)
Another One Bites The Dust è il brano più importante del disco The Game del 1980. È un brano sensuale, funky, che strizza l'occhio alla disco music. Fu Michael Jackson a consigliarlo alla band come singolo: diventò la loro canzone più venduta. E la prima volta che Mercury appariva nel suo nuovo look, capelli corti e baffi. In Bohemian Rhapsody Another One Bites The Dust è uno dei momenti della svolta artistica dei Queen, il momento in cui Freddie Mercury si dichiara stufo degli inni, e vuole fare musica per far ballare la gente. E John Deacon tira fuori quel riff di basso che riprende Good Times degli Chic. Se, mentre scorre la canzone, durante il film vediamo la vita notturna di Mercury, anche in Iron Man 2 (2010, di Jon Favreau) Another One Bites The Dust arriva durante la scena una festa... ma alla fine. Un ubriaco Tony Stark fa a botte con James "Rhodey" Rhodes: entrambi vestono le loro corazze di Iron Man e War Machine. È un altro utilizzo di una canzone in maniera ironica.
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11. Crazy Little Thing Called Love (Crazy, Stupid, Love)
In The Game c'è un altro grande successo, completamente diverso da Another One Bites The Dust. È Crazy Little Thing Called Love (1980), un brano dal sapore rockabilly e anni Cinquanta, ancora oggi programmatissimo dalle radio e amatissimo dai pubblicitari. Mercury la compose in dieci minuti in una vasca da bagno di un albergo di Monaco di Baviera, e la registrò insieme ai Queen poco dopo: la freschezza del brano è dovuta a questo. Ed è una canzone perfetta per entrare in un film leggero, ma sognante e sorprendente come Crazy, Stupid, Love (2011) di Glenn Ficarra e John Requa.
12. Radio Ga Ga (T2 Trainspotting)
Quando, verso la fine del film Bohemian Rhapsody, parte Radio Ga Ga, siamo in uno dei momenti catartici del film: siamo in pieno Live Aid, il ghiaccio è stato rotto con Bohemian Rhapsody, il pubblico è conquistato, i Queen sono tornati. Ed è ora di ballare, e noi lo facciamo seguendo i passi di Mercury sul palco. Radio Ga Ga è un brano simbolo della seconda vita dei Queen, quella degli anni Ottanta, il loro flirt con il pop e l'elettronica. Tratta dall'album The Works (1984), che doveva riscattare il parziale insuccesso del precedente Hot Space, e che, accanto al pop, riprendeva il classico stile dei Queen, Radio Ga Ga è il primo n. 1 in Italia dei Queen, che la cantarono a Sanremo. Scritta da Roger Taylor, ispirata dalla nostalgia per la radio e dalle parole pronunciate dal figlio piccolo, è un classico delle esibizioni live dei Queen, con il pubblico che batte le mani durante il ritornello. È quello che accade nella scena di T2 Trainspotting, sequel del famoso film di Danny Boyle, quando i protagonisti cantano e battono le mani durante una serata revival in discoteca. Apparentemente una scena marginale, invece è un momento chiave che ci dice il senso del film. Un grande senso di nostalgia per il passato che non ritorna.
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13. Under Pressure (Atomica bionda)
Non può mancare Under Pressure, collaborazione tra due numeri uno del rock, i Queen e David Bowie. La canzone è del 1981, ed è stata inclusa nell'album Hot Space, del 1982, il disco che in Bohemian Rhapsody vediamo i Queen presentare alla stampa, e che fu un parziale insuccesso. La canzone nacque da un precedente pezzo, Feel Like, che non aveva soddisfatto nessuno. Da questa canzone, però, Bowie e i Queen crearono Under Pressure, registrata durante una jam session in uno studio di Montreux, in Svizzera. Under Pressure appare in Atomica bionda, un film ambientato negli anni Ottanta e fortemente caratterizzato da luci e suoni di quel periodo. Arriva alla fine, quando il personaggio di Charlize Theron ha risolto la matassa. Si getta il passato alle spalle e sale su un aereo verso la libertà. Anche in Bohemian Rhapsody Under Pressure, usata in maniera non diegetica, ma come colonna sonora di sottofondo, è catartica: sottolinea il momento in cui Freddie decide di abbandonare le cattive compagnie, riunirsi alla band, e volare verso il successo. Che si chiamerà Live Aid.
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14. Brighton Rock (Baby Driver)
Brighton Rock apre Sheer Heart Attack (1974), terzo album e primo vero grande successo dei Queen. Ed è uno dei brani chiave di un film sorprendente come Baby Driver - Il genio della fuga. È la storia di un ragazzo che, a causa di un debito, è costretto a fare da autista a una banda per le rapine. Ha dei problemi di udito, e per non sentire un fischio nelle orecchie, che si porta dietro a causa di un incidente, ascolta musica in cuffia. La musica è la sua concentrazione, è il ritmo per guidare veloce durante le sue fughe. Edgar Wrightt ama la band di Freddie: Brighton Rock, Queen all'ennesima potenza, accordi rock e assoli, voci che raggiungono vette altissime, è perfetta nel suo film. Arriva in pieno climax, al momento della resa dei conti. Ancora una volta, è una catarsi. Ormai non ci sono dubbi. La musica di Freddie Mercury e dei Queen è catartica.