Boardwalk Empire - L'impero del crimine: stagione 2, episodi 5 e 6

Accanto a Nucky Thompson, alle sue tensioni familiari e ai suoi duelli di potere, emergono nei due ottimi episodi Gimcrack and Bunkum e The Age of Reason anche il tribolato agente Van Alden e soprattutto la figura tragica ed enigmatica del veterano interpretato da Jack Huston, Richard Harrow.

E' una seconda stagione che sembra destinata a fare meglio di quella inaugurale, quella che ci stanno regalando gli autori di Boardwalk Empire - L'impero del crimine, e basta a dimostrarlo anche il solo episodio Gimcrack and Bunkum, in cui entrano nel vivo, in maniera deflagrante o commovente a seconda dei casi, diversi rapporti centrali alle storyline principali. Questo episodio brillante, emozionante e sanguinoso, il quinto della stagione, vede il protagonista assoluto dello show Nucky Thompson raggiungere uno dei suoi (rari) apici emozionali nello scontro con il fratello/ figliol prodigo Eli, che culmina con un maldestro e doloroso corpo a corpo che è un gioiello di recitazione fisica da parte di Steve Buscemi e Shea Whigham.

Ma accanto a un Nucky finalmente fragile, finalmente incapace di mantenere il controllo assoluto, finalmente umano, c'è in Gimcrack and Bunkum anche ampio spazio dedicato a uno dei personagi più tragici, enigmatici e affascinanti di Boardwalk Empire, un personaggio comparso sulla scena tardi e rimasto a lungo marginale, ma che ha colpito al cuore dal primo momento gli appassionati dello show di Terence Winter: Richard Harrow. Un nome nobile, un nome da sovrano, e un cognome che la dice lunga sulla sua natura (to harrow in inglese significa straziare, tormentare); un volto impressionante, con o senza maschera, perché se il make-up che sfigura il bel viso di Jack Huston è spietatamente efficace, la maschera che normalmente nasconde quelle orrende cicatrici è altrettanto inquietante; un'interpretazione che può apparire epidermicamente monocorde, ma che in realtà rivela un oceano di dolore con ogni increspamento delle labbra, con ogni roco sussurro; e una scrittura parsimoniosa, ma incredibilmente incisiva, che disegna un ragazzo martoriato e letale. Questo è Richard Harriow, molto più del suo aitante amico James Darmody vittima della guerra mostruosa che ha portato tanti giovani americani oltre l'Atlantico, e ora arma infallibile in mano al determinato ex protetto di Nucky Thompson. La ricorrenza del Memorial Day, però, rischia di strappare Richard all'amico e alla carriera di orrori e violenze cui i due si sono dedicati: una saggia e inopinata voce, però, ce lo restituisce, in nome della vita che scorre pacifica nei boschi e nei torrenti attorno ad Atlantic City, per mettere ancora una volta al servizio delle ambizioni di Jimmy il suo incredibile sangue freddo e la sua incondizionata amicizia.
E' grazie al sostegno di Richard, ma anche della sua scaltra mamma, e delle sue personali risorse, che Jimmy non conosce i rimorsi e le paure che riportano Eli Thompson al cospetto del furioso fratello: anzi, dopo aver posto rimedio in maniera spettacolosamente efferata a un torto subito in Gimcrack and Bunkum, procede in The Age of Reason a prendere il controllo della situazione difficile creatasi dopo il colpo apoplettico subito dal Commodoro e dell'esplosione del laboratorio di Doyle, reagendo prontamente alle sfide postegli dall'inflessibile Manny Horvitz, il nuovo alleato di Philadelphia, e approfittando con un certo acume di un'insperata alleanza siglata con Lucky Luciano e gli uomini di Arnie Rothstein. Personaggio sostanzialmente freddo al pari del suo mentore/antagonista Nucky, quello interpretato da Michael Pitt continua a guadagnare in carisma e a incarnare in maniera più significativa lo spirito spietato di Boardwalk Empire.
Rispetto a Gimcrack and Bunkum, a The Age of Reaon spettano forse meno punti perché qui, al contrario di Jimmy, Nucky sembra rientrare nei ranghi, e si limita a cercare di gestire come può il ridicolo e debosciato procuratore messo al suo servizio dalle amicizie di Washington, e assistendo al turbamento di Margaret, a cui viene imposta una confessione (religiosa) in occasione della comunione del piccolo Teddy: mentre Nucky teme che la sua donna si lasci scappare troppo dei suoi loschi affari col parroco, la bella irlandese ha per la testa tutt'altro, ovvero il bel sorriso del conterraneo Owen Sleater, che, da parte sua, ha intrecciato una relazione con la cameriera di Margaret, Katy (forse nella speranza di fare ingelosire la padrona di casa?).
Inizialmente molto interessante, ma scostatosi ormai eccessivamente dal cuore della narrazione, è il personaggio dell'agente Nelson Van Alden (Michael Shannon), che in The Age of Reason "eredita" il posto d'onore di Richard e vive il terrore di altri generi di confessioni. I deliri dell'agente Clarkson, in fin di vita dopo le ustioni subite nell'esplosione del magazzino di Doyle, gli fanno temere l'imminente rivelazione dei suoi segreti e dei suoi peccati, tanto da indurlo a fare una telefonata fatale alla moglie. Nel frattempo, dimentica l'ex amante Lucy, che, giunta al termine della sua gravidanza, è costretta ad affrontare il parto da sola tra l'indifferenza dei vicini.
Divenuto padre, e rivelatosi nella sua debolezza di uomo, anche se non nell'abisso della sua instabilità e del suo fanatismo, almeno alla moglie, il personaggio di Shannon è giunto in ogni caso a un momento chiave del suo sviluppo, che ci permetterà di capire se è davvero una delle poche, e forse trascurabili, "anomalie" di uno show che nel suo complesso continua inesorabilmente a crescere.

Movieplayer.it

5.0/5