Taiki Inomata è uno studente dell'istituto Eimei, una famosa scuola a indirizzo sportivo, che ha appena terminato le medie ed iniziato le superiori. Il ragazzo, appassionato di badminton nel quale si cimenta con discreto successo, ha una cotta per ora non corrisposta - ma neanche dichiarata - per Chinatsu Kano, una senior del club di pallacanestro femminile, che incontra ripetutamente in palestra nelle sedute d'allenamento mattutino.
In Blue Box Taiki viene sostenuto nel suo sogno d'amore dalla compagna di classe, Hina Chono, che fa parte del team di ginnastica ritmica, e la situazione potrebbe essere prossima a cambiare in maniera del tutto inaspettata. Taiki ha infatti superato la sua timidezza e ha rivolto la parola a Chinatsu, con la quale sembra esserci inaspettatamente un buon feeling. E quando i genitori di lei devono trasferirsi all'estero, il protagonista scopre con sorpresa e timore che sarà proprio la sua famiglia, in casa loro, a offrirle ospitalità per i mesi a venire...
Blue Box: all you need is love
Il manga è ancora in corso di pubblicazione e dal 2021 ci racconta le tribolazioni romantiche di questi studenti giapponesi, pronti ad affrontare le prime cotte e i primi amori e le difficoltà dell'adolescenza: sensazioni universali, capaci di intercettare le emozioni di un pubblico eterogeneo in ogni angolo del mondo. E dopo il grande successo ottenuto su carta, Blue Box ha finalmente visto i suoi personaggi traslare nel mondo dell'animazione seriale, con una prima stagione iniziata a essere distribuita nel catalogo Netflix.
Nei primi due episodi ora disponibili e qui oggetto di analisi, veniamo introdotti a quelle che saranno le dinamiche principali della storia, con il punto di vista adottato che è quello di Taiki, un tipico ragazzino che si ritrova innamorato, alle prese con insicurezze e dubbi, aumentati ancor di più da quell'improvvisata, estemporanea, convivenza che aggiunge nuove incognite al rapporto.
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Un'estetica notevole
Ciò che salta subito all'occhio è il magnifico character design che, seppur relativamente classico, dà vita a personaggi accattivanti e affascinanti, sfruttando inoltre diversi stili quando vi è da sottolineare l'anima comica del momento o quel feeling kawaii, d'altronde obbligo in racconti di questo genere. Proprio la varietà di toni e umori restituisce almeno in questo inizio un notevole ritmo e anche se di significativo accade poco o nulla, entrambi gli episodi vengono chiusi da piccoli colpi di scena che spingono lo spettatore a continuare la visione e attendere trepidante le puntate successive. In sottofondo si comprende come sarà marcata la presenza del contesto agonistico, con diversi sport e specialità che i vari personaggi, principali e secondari, si ritrovano a praticare, un'altra eredità lasciata da shōnen di grande successo come Orange Road, cult meglio conosciuto dal pubblico casual e televisivo come È quasi magia Johnny.
Un immaginario conosciuto
Colori accesi e sfondi altrettanto ispirati per un impatto visivo che non lascia indifferenti, anche al netto di alcune prevedibilità nella gestione del contesto. Ma tra le sortite fantasiose di lui, che con l'immaginazione dà vita a siparietti curiosi e leggeri, e la freschezza che circonda una gioventù per ora molto ligia al dovere - nessun accenno a potenziali atti di bullismo o a problematiche più drammatiche - il relax è la parola chiave in questo prologo.
Indipendentemente dal numero di visualizzazioni che la serie otterrà tra gli abbonati della piattaforma di streaming, una seconda stagione è già confermata e visto che il materiale cartaceo consiste ad oggi di 17 tankōbon in prosieguo, di carne al fuoco ve ne è parecchia a cui attingere. E se il buongiorno si vede dal mattino, lo sprint preso da Blue Box in questi primi episodi promette grandi cose per tutti gli appassionati del filone, tra romanticismo, risate e sport, il tutto immerso nell'iconica ambientazione delle scuole nipponiche.
Conclusioni
Un ragazzino, innamorato di una studentessa che frequenta la sua stessa scuola a indirizzo sportivo, ha paura di dichiararsi e quando comincia finalmente ad aprirsi e rivolgerle parola scopre che il destino gli ha giocato uno scherzo beffardo: se la ritroverà convivente nella casa della sua famiglia, giacché i genitori di lei si trasferiranno all'estero per diverso tempo. Adattamento dell'omonimo manga, Blue Box può contare su un comparto tecnico d'eccellenza, tra animazioni, character design e varietà stilistica, e su una storia da shōnen puro che siamo sicuri farà battere molti cuori tra gli appassionati. Un inizio promettente per una serie ricca di potenzialità.
Perché ci piace
- Visivamente impeccabile.
- Buona varietà stilistica.
- Una storia ricca di potenziali spunti, sia romantici che agonistici.
Cosa non va
- Uno shōnen in piena regola e con un suo pubblico preciso.