Lo diciamo già da anni e ci capita di dirlo ogni volta che ci si ripresenta davanti uno di questi film. E lo faremo anche nella recensione di Blacklight, il nuovo film Sky Original con protagonista Liam Neeson, in onda il 25 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Uno e Sky Cinema 4K e alle 21.45 anche sul nuovo canale Sky Cinema Collection - Liam Neeson Mania, in streaming su NOW e disponibile on demand. Esiste ormai un genere a sé, in seno al cinema action, che è il Liam Neeson Movie. Si tratta di film d'azione, di vario tipo, ma in cui al centro c'è la figura di quest'uomo, questo cavaliere senza macchia e senza paura, un duro che sa fare sempre la cosa giusta, spietato con chi serve e umano con chi lo merita. Liam Neeson, in questi film, interpreta sempre la parte del freddo, dello specialista, uno di quelli che, quando c'è bisogno, si vorrebbe avere sempre al proprio fianco. La conferma che il Liam Neeson Movie è un filone florido e fortunato è la trasformazione temporanea del canale Sky Cinema Collection in Sky Cinema Collection - Liam Neeson Mania, con una settimana di programmazione interamente dedicata all'attore britannico, da lunedì 25 a domenica 31 luglio al canale 303 di Sky e in streaming su NOW (i titoli sono disponibili anche on demand). Blacklight, allora, è uno di quei film in cui si sa esattamente che cosa si sta per vedere: azione, tensione, ritmo, e un attore che, chiunque ci sia attorno, sa tenere perfettamente la scena e attirare l'attenzione su di sé. Insomma, 90 minuti di intrattenimento sono garantiti.
L'uomo nell'ombra
Travis Block (Liam Neeson) vive e combatte nell'ombra. Il suo è un lavoro molto particolare: è un "riparatore" governativo freelance, e si occupa dell'estrazione di agenti da situazioni sotto copertura. Quando Block scopre l'esistenza di un programma segreto chiamato Operazione Unity, che sta colpendo cittadini comuni per ragioni note solo a Robinson (Aidan Quinn), capo dell'FBI e capo di Block, chiede l'aiuto di un giornalista (Emmy Raver-Lampman). Tutto, però, cambia quando ad essere minacciate sono sua figlia e sua nipote.
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Liam Neeson, uomo in nero
È un uomo nell'ombra, ed è anche un man in black, un uomo in nero, il Travis Block di Liam Neeson. Nel suo armadio ci sono dei vestiti tutti uguali, dei completi neri, e delle scarpe tutte uguali, nere, come il Seth Brundle de La mosca. Ha il frigo peno di birre, in modo da poterne stappare una quando torna a casa, ma per il resto è vuoto. È il classico uomo solitario, che ha sacrificato tutto per il lavoro e ora vorrebbe andare in pensione, fermarsi, godersi il tempo in famiglia con la figlia e la nipotina. Blacklight è la classica storia di un uomo che ha portato a termine decine di missioni, ma si trova di fronte a quella più complicata, perché ad essere in pericolo sono la nipotina e la figlia. E allora, per quanto sia un duro, per quanto sia abituato a qualsiasi missione, dovrà dare tutto se stesso, nella sua missione più difficile.
Quel volto scolpito nella roccia, con una luce diversa negli occhi
Il volto di Neeson è il solito, quello che sembra scolpito nella roccia, duro, spigoloso. Il volto è adornato da un filo di barba di un giorno o due. Ma, negli occhi, c'è una luce diversa, tenera, commossa, quando parla con sua moglie della nipotina. Blacklight, allora, è una lieve variazione sul classico Liam Neeson Movie, e va a toccare anche quel contrasto tra il lavoro e la vita familiare, che nel caso del lavoro di Travis Block sembrano davvero incompatibili. Ha qualcosa di originale, questo personaggio. È quel suo vivere su un margine tra sicurezza e disturbo psicologico. È davvero molto attento ad ogni piccolo particolare quando si parla di sicurezza, per deformazione professionale, o è eccessivamente paranoico, al limite del disturbo ossessivo-compulsivo?
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Sofia Flores è ispirata ad Alexandria Ocasio-Cortez
Blacklight prova a inserire quella che è una classica vicenda action in un complotto in cui al centro c'è una leader politica, una ispanoamericana, Sofia Flores, interpretata da Mel Jarnson (che, guarda caso, si chiama come uno dei personaggi della nostra serie Diavoli), una democratica che si batte per i diritti delle donne, per l'equità dei salari, ed è molto seguita dai più giovani. A guardarla nelle prime scene del film, pare che sia ispirata ad Alexandria Ocasio-Cortez. Nel film, inoltre, si parla anche di informazione, nel momento in cui il nostro eroe si allea con una giornalista, giovane e idealista, interpretata da Emmy Raver-Lampman, volto fiero e originale, vista in Hamilton e in The Umbrella Academy, È chiaramente un pretesto per rendere attuale e più "politica" una storia che si basa comunque su inseguimenti e prove di forza. Sì, un Liam Neeson movie.
Oggi questo paese è governato dai consensi espressi su Twitter
Il tutto, cioè una trama piuttosto articolata, è orchestrato in funzione degli ultimi 20 minuti, il vero Liam Neeson Show, dove il nostro eroe tira fuori tutto il suo repertorio di strategia e di risolutezza. Il film non è esente da difetti, certo. Il tema centrale del film, la scomparsa della figlia e della nipote, arriva un po' troppo tardi, dopo un'ora di film e a mezz'ora dalla fine, e non è forse enfatizzato come avrebbe potuto. Nel film si incrociano molti personaggi e molte storyline, senza che vengano evidenziate le più importanti, mentre in alcuni casi, certi sviluppi sono piuttosto chiari per tutti, tranne che per chi indaga. A proposito di attualità, infine, c'è anche un lieve tocco di ironia. La battuta più interessante, in questo caso, è "oggi questo paese è governato dai consensi espressi su Twitter"...
Conclusioni
Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Blacklight, è uno di quei film in cui si sa esattamente che cosa si sta per vedere: azione, tensione, ritmo e un attore che, chiunque ci sia attorno, sa tenere perfettamente la scena e attirare l'attenzione su di sé. Insomma, 90 minuti di intrattenimento sono garantiti.
Perché ci piace
- Liam Neeson, in uno dei suoi film d'azione in cui rende al massimo.
- La storia che parla del contrasto tra vita lavorativa e vita familiare.
- Il tentativo di attualizzare quello che è un film d'azione, parlando di politica e informazione.
Cosa non va
- Uno dei temi centrali, quello dei familiari in pericolo, arriva troppo tardi e non è valorizzato.
- Alcuni snodi della trama sono chiari, ma non per chi indaga.
- Ci sono molte storyline senza che si scelga quale sia la principale.