Sugli specchietti retrovisori delle auto c'è una scritta. Piccola, impercettibile, ma molto importante. Una scritta che recita: "Gli oggetti nello specchio sono più vicini di come appaiono". Ecco, questo messaggio potrebbe benissimo capeggiare anche su quello specchio oscuro, scheggiato, inquietante di nome Black Mirror. Eppure la serie antologica creata da Charlie Brooker, arrivata sugli schermi britannici il 5 dicembre 2011, non guarda indietro ma dentro di noi. Punta verso il futuro, immagina disturbanti scenari distopici dove la tecnologia ingabbia, crea proiezioni beffarde di un'umanità beffata dai suoi stessi desideri, ma in realtà racconta di noi oggi.
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Il domani di Black Mirror è già qui. E fa male. Fa male per come descrive con lucido cinismo la società occidentale, dove ogni individuo è disperso nella propria solitudine nonostante tutti siano iperconnessi. Per lo sguardo acuto e invadente che si insinua nei nostri paradossi di cittadini, spettatori, amanti, utenti, giocatori. Black Mirror è un bug lungo 19 episodi, è l'errore nei nostri sistemi quotidiani, una serie spietata che gioca con i generi (la distopia, il thriller, l'horror, la black comedy, la storia d'amore) per svelare il degenere contemporaneo. In questo presente travestito da domani, la creatura minacciosa e suadente di Brooker fa della tecnologia terreno fertile per seminare ansie e timori, un terreno dentro cui i personaggi sprofondano di continuo, inghiottiti dalla fame dei media, dalla voracità dei social network, dal livore della gente . Ma non è tutto.
La grandezza di Black Mirror risiede nella sua capacità di far convivere un male pubblico e un disagio privato, una visione collettiva e un'attenzione intimissima. Così ecco la nostalgia dell'amore, il potere corrosivo dei ricordi, la necessità di una dolorosa rimozione. Una serie che cattura, come fanno gli specchi, l'umano e l'umanità messi alle strette, perché costretti a guardarsi in faccia per quello che sono. Oggi, dopo aver gustato la quarta stagione della serie, abbiamo deciso di stilare una classifica dei 19 episodi della serie. La nostra redazione si è cimentata in questa piccola impresa, resa difficile da un livello qualitativo altissimo. Per molti sarà un graduatoria dura da digerire, per altri sembrerà persino una scelta sadica. Ma stiamo parlando di Black Mirror, per cui ci sembra molto coerente. Lo specchietto retrovisore ci aveva avvisato.
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19. Giochi pericolosi (3x02 - Playtest)
Nonostante sia un giramondo, al giovane Cooper la realtà non basta. Messo alle strette dalla mancanza di soldi per tornare in America, il ragazzone americano decide di guadagnare qualche sterlina facendo da cavia per una software house che lavora sulla realtà aumentata. Come spesso capita nella serie, il lasciapassare per l'esperimento è un dispositivo da impiantare nel cervello, primo passo verso un episodio orrorifico e claustrofobico. Tra la curiosità di evadere e il dovere di affrontare i propri demoni, Giochi pericolosi scava nella mente del suo personaggio, spaventando per qualche secondo, senza farci arrivare ad una più duratura inquietudine.
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18. Gli uomini e il fuoco (3x05 - Men Against Fire)
Che cosa crea più unione di un nemico comune? Esiste miglior collante di un odio condiviso? Con Gli uomini e il fuoco Black Mirror interroga la natura più intima dell'intolleranza per rispondere con una distopia armata, un racconto bellico dove i soldatini si scoprono, come spesso capita, pedine. Impregnato di riferimenti letterari (siamo dalle parti di Ray Bradbury e George Orwell) e concetti filosofici (dal Velo di Maya di Schopenhauer al Mito della Caverna di Platone), anche il quinto episodio della terza stagione non si sottrae dalla classica spirale di disperazione in cui cadono i suoi protagonisti.
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17. Metalhead (4x05)
Privo del solito contesto sociale in chiave distopica, Metalhead è uno degli episodi più insoliti e stranianti della serie. Curato nella messa in scena e ben fotografato con un inedito e funzionale bianco e nero, il lavoro di David Slade è un racconto quasi muto, di pura azione, dove si immagina una realtà post-apocalittica in cui gli essere umani vivono come randagi costretti a fuggire da spietati robot-sentinella quadrupedi. Questa volta manca uno sguardo più ampio sulla società del futuro, questa volta Black Mirror preferisce un'ansia più immediata, dovuta ad una battuta di caccia tesa e asfissiante.
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16. Zitto e balla (3x03 - Shut Up and Dance)
Il titolo è un imperativo. Un obbligo imposto dagli altri, è vero, ma anche un vincolo a cui noi sottostiamo ogni giorno.
Quanta porzione di intimità regaliamo alla Rete? Un atto pieno di responsabilità preso troppo alla leggera su cui la serie questa volta calca la mano con violenza.
Zitto e balla è un episodio teso e crudele, in cui il protagonista è sempre in gabbia, usato come un burattino pur di difendere la sua dignità. Qui Black Mirror solleva l'annosa questione della privacy mischiandola al tema della (ver)gogna mediatica.
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15. Vota Waldo! (2x03 - The Waldo Moment)
Sboccato, saccente, irridente. Waldo è un orsacchiotto virtuale dal sorriso enorme e la lingua acidula, che attacca chiunque all'interno del suo talk show notturno. Però, dietro quella maschera beffarda e persino simpatica, si cela un ragazzo frustrato, comico fallito, quasi geloso del suo stesso alter ego. Mentre Waldo incanta il pubblico con la sua vena distruttiva, Black Mirror ritorna ad esplorare la fantapolitica senza la sagacia del suo primo episodio. Qui Brooke, più divertito che efficace, punge a tratti, preferendo affidarsi ad un grottesco non sempre graffiante. Per una volta Black Mirror partecipa, senza vincere le sue stesse elezioni.
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14. Arkangel (4x02)
Quali sono le derive del troppo amore? Cosa siamo disposti a barattare in nome della protezione e della sicurezza di un figlio? Jodie Foster risponde con un dramma familiare dove, passo dopo passo, un rapporto madre-figlia si deteriora in maniera irreversibile proprio a causa di una mania del controllo spropositata. Arkangel sembra dirci che il male non va evitato, né negato, ma fronteggiato per quello che è: reale e inevitabile. Forse, non tutti gli angeli custodi sono portatori di amore.
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13. USS Callister (4x01)
Sotto i colori scintillanti e le scenografie rétro tipici del più classico episodio di Star Trek si cela qualcosa. Dietro un'impalcatura quasi parodistica, degna di un omaggio nerd, si nasconde l'immancabile retroscena amaro. USS Callister è un grande inganno, un bel teatrino, il genere fantascientifico e la simulazione ludica servono da diversivi per raccontare l'abuso del potere e prendere atto della natura umana protesa verso la prevaricazione.
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12. Crocodile (4x03)
In un luogo non meno gelido dell'anima dei suoi abitanti, si aggira una donna impermeabile al senso di colpa.
Peccato che un vecchio misfatto sporco di sangue bussi improvvisamente alla sua porta, portando scompiglio nella sua vita tranquilla.
Attraverso un'indagine degna di un classico thriller, Crocodile ribadisce la passione della serie per le spirali vorticose dalle quali è impossibile uscire, mettendo in scena la genesi di una vera e propria serial killer spietata.
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11. Black Museum (4x06)
Senza dubbio l'episodio più autoreferenziale dello show, e non solo perché nel museo degli artefatti criminali di Black Museum ci sono fumetti, tablet e api meccaniche apparsi nelle stagioni precedenti. Charlie Brooker ci invita in un luogo che celebra l'ennesimo delirio umano con una puntata che celebra l'essenza antologica di Black Mirror. Tre storie diverse, tre racconti autosufficienti uniti da un tema di fondo: la voglia di beffare la morte esportando altrove la coscienza umana. Emerge così un triplice abominio dominato dal voyeurismo, dal piacere egoistico e da una totale assenza di empatia.
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10. Caduta libera (3x01 - Nosedive)
Il mondo è un posto meraviglioso. Un paradiso pulito, rosa, pacifico, un regno dolce al profumo di cupcackes. Ma solo se la tua media voto va oltre il 4.5.
Caduta libera ci catapulta in una dimensione dall'aspetto ovattato e dalla società spietata, dove tutti votano tutti, dove ognuno esaspera la rappresentazione del proprio io per apparire migliore di quello che è (vi ricorda qualcuno?).
Ecco che Black Mirror rivela il suo lato più sociopatico, quasi del tutto sovrapponibile alle nostre bacheche social.
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9. Torna da me (2x01 - Be Right Back)
Attento a cosa desideri, perché potrebbe avverarsi. Sembra questo il messaggio silenzioso di Torna da me, dramma domestico, intimo, che si insinua pian piano sotto la pelle di protagonisti e spettatori. Una coppia divisa dal lutto si riavvicina grazie a dei brandelli di coscienza e ad un corpo nuovo. Il desiderio lecito di un riavvicinamento si trasforma in malata ostinazione per poi sfociare nella frustrazione. Forse, ogni tanto, è giusto che anche la morte, come la vita, faccia il suo corso.
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8. Orso bianco (2x02 - White Bear)
Ancora colori candidi e puri in un titolo. Ancora una volta traditi da una torbida storia. Isterico e inquieto, il secondo episodio della seconda stagione è una caccia alla donna, un inseguimento ansiogeno dove l'arma dei cacciatori è un dispositivo in grado di catturare immagini. Orso bianco impone la sua legge del contrappasso grazie ad una riflessione lucida sulle inevitabili assuefazioni di un mondo mediatico e perennemente mediato. Dove ogni cosa, anche la più aberrante, viene normalizzata attraverso la ripetizione (e la sua riproducibilità).
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7. 15 milioni di celebrità (1x02 - 15 Milions of Merits)
C'è un posto dove devi vedere per forza. Spot, programmi, porno. Non puoi chiudere gli occhi ed evitare di spegnere la mastodontica macchina mediatica che si nutre di sudore e aspirazioni di ognuno di noi. Come criceti in gabbia, tutti gli abitanti pedalano per essere ripagati in Meriti, la valuta corrente che stabilisce il valore di ogni sogno. Ribaltando la celebre regola dei "15 minuti di celebrità", 15 milioni di celebrità ci tuffa in un mondo affollato, accecati dai talent show e di cui è davvero impossibile sovvertire le regole.
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6. Bianco Natale (2x04 - White Christmas)
Un bianco Natale nella serie degli specchi neri. Il risultato non può che essere grigio. Grigio come l'ombra in cui trasformiamo le persone che decidiamo di "bloccare", di eliminare dalla nostra vita. Un tasto, un click e nulla di loro può toccarci.
Voci, foto, gesti, tutto scompare in una sagoma indistinta. Il vero dramma nasce quando la serie induce a pensare, anche solo per un attimo, che in certi rapporti finiti, pur di farsene una ragione, sia davvero meglio così.
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5. Messaggio al Primo Ministro (1x01 - The National Anthem)
Il primo boccone amaro non si scorda mai. La prima fronte crucciata dal disgusto, i primi occhi sgranati da un leggero scandalo. Il messaggio è per il Primo Ministro inglese, invitato ad un rapporto sessuale con un maiale in diretta tv pur di salvare una principessa in ostaggio, ma è soprattutto per il pubblico. Black Mirror ci avvisa tutti, sin dal primo episodio. Brooker prende il suo megafono per rinfacciarci più cose. Anche a noi piace guardare, anche noi, in fondo, spieremmo un politico mentre si umilia, anche noi siamo degli ipocriti voyeur. Dunque, non resta che sentirsi in colpa.
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4. Hang the DJ (4x04)
Nel 1982, Rick Deckard chiudeva Blade Runner con una splendida frase: "Non sapevo per quanto tempo saremmo stati insieme. Ma chi è che lo sa?". Trentasei anni dopo Hang the DJ è in grado di rispondere grazie ad un'applicazione in grado di svelare la durata di ogni relazione. In un mondo che ti promette di trovare l'anima gemella attraverso infiniti appuntamenti destinati ad un addio, Amy e Frank si ri-conoscono come anime affini, al di là di ogni algoritmo. In quello che è stato definitivo "il San Junipero della quarta stagione", Black Mirror svela il suo lato romantico grazie a questa storia di disperata ma necessaria ribellione.
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3. Odio universale (3x06 - Hated in the Nation)
È un vile ronzio quella diffamazione on line. Si nasconde dietro una tastiera, si alimenta grazie ad una massa di facili click, privi di ogni responsabilità. Facendoci invidiare l'assetto sociale di un alveare popolato di api, Odio universale è thirller avvincente, che cita Alfred Hitchcock ed è in grado di sollevare uno scomodo quesito: cosa farebbe il John Doe di Seven ai tempi dei social network? Effettuare il logout è impossibile. Ormai ci siamo dentro quasi tutti.
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2. San Junipero (3x04 - San Junipero)
In mezzo a tanta cattiveria, brillano due luci. Sono il ricordo commovente di Kelly e Yorki, anime gemelle eterozigote che si incontrano, ballano e si innamorano. Nonostante il sottofondo nostalgico, questo episodio di Black Mirror per una volta non ci prende a schiaffi. Per una volta la serie dà un peso alle carezze, alle promesse, alle parole dette e a quelle mai pronunciate. Grazie ad un insperato, profondo romanticismo San Junipero diventa il luogo simbolo dei sentimenti, avvinghiati a quel solito bar, a quella stessa spiaggia, a quel primo bacio.
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1. Ricordi pericolosi (1x03 - The Entire History of You)
Forse è meglio che certe cose rimangano nostre. Nostre e basta. Forse è meglio che le nostre esperienze passino, scorrano senza rimanere indelebili e replicabili. Forse la nostra memoria va bene così com'è. E se, invece, potessimo archiviare tutti i nostri ricordi? E se, invece, potessimo condividerli con gli altri in qualsiasi momento? All'apice della sua parabola amara, Black Mirror dilania una coppia corrosa dalla possibilità di ricordare, che prima usa il passato per rivivere orgasmi oramai irraggiungibili e poi da quel passato pieno di segreti viene schiacciato. Assieme alla consapevolezza di non vivere più, di essere diventati, semmai, spettatori di noi stessi. E quindi ciechi nonostante la memoria della nostra retina.
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