Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, la recensione: un film tra magia, combattimenti e tenacia

La recensione di Black Clover: la spada dell'Imperatore magico. Su Netflix è disponibile in streaming l'atteso film di uno dei più famosi battle shonen degli ultimi anni: Asta, Cavaliere Magico del regno di Clover, deve vedersela con un potentissimo nemico, determinato a distruggere l'intero regno.

Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, la recensione: un film tra magia, combattimenti e tenacia

Il genere battle shonen è l'indiscusso top seller dei manga, con predecessori illustri che vanno dal capostipite Dragon Ball al più recente Demon Slayer/Kimetsu no Yaiba. Una tipologia di storie che, per quanto stereotipate, sono capaci di attirare un pubblico vastissimo e appassionato.
Nell'affollato panorama attuale è riuscito a farsi notare anche Black Clover, manga creato da Yuki Tabata e originariamente pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha (in Italia è sotto l'etichetta Planet Manga), e poi raccolto in una serie, ancora in corso, di ben 35 volumi. Dal manga è stata poi tratta una seria animata di 170 episodi, divisa in quattro stagioni, disponibile in Italia sulla piattaforma Crunchyroll, oltre al film Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, disponibile su Netflix, di cui vi parliamo in questa recensione.

Prima di cominciare

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, una scena del film

Dato che il lungometraggio ci catapulta direttamente nel pieno della storia, potrebbe essere utile una breve introduzione preliminare.
Siamo in un mondo fantastico, nel Regno di Clover. Qui la magia è una realtà comune, e chiunque possiede una qualche forma di potere magico, più o meno forte, che si manifesta tramite i Grimori, libri arcani che accompagnano il possessore e che raccolgono gli incantesimi che questi è in grado di lanciare. La storia vede come protagonisti due trovatelli, Asta e Yuno, cresciuti fianco a fianco in una chiesa-orfanotrofio. Amici e rivali, i due sono diversi come il giorno e la notte: Yuno è affascinante, riservato e con un enorme potenziale magico, mentre Asta è chiassoso, rozzo e, almeno apparentemente, completamente privo di qualunque potere, cosa che lo rende un paria agli occhi della società. Ma questo non ha scoraggiato il giovane che, anzi, sogna di diventare, un giorno, addirittura Imperatore Magico: ovvero la massima autorità in fatto di magia e il supremo comandante dell'ordine dei Cavalieri Magici, i difensori del Regno di Clover. A questo scopo, Asta si è allenato costantemente e intensamente me, soprattutto, ha sviluppato il suo personalissimo "potere magico": un'incrollabile volontà nel non arrendersi mai.

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, un frame del film

Nel corso della storia, Asta scoprirà di aver ereditato il potere demoniaco dell'Anti-Magia, sotto forma di due spade. Questo gli consentirà di entrare nel... pittoresco Ordine del Toro Nero, il più sgangherato e pasticcione gruppo di Cavalieri Magici, mentre Yuno viene scelto come recluta nell'ordine dell'Alba Dorata, l'elite dell'elite. Ma, al solito, Asta non si perderà d'animo e, a prezzo di grandi sacrifici, riuscirà a stringere un'amicizia profonda con i suoi commilitoni e a dar prova di grandissimo valore e nobiltà d'animo.
Quando la sua natura parzialmente demoniaca verrà scoperta, Asta sarà costretto all'esilio ed è da questo punto che la storia della Spada dell'Imperatore Magico prende il via.

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Il ritorno degli Imperatori Magici

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, un'immagine del film

Durante il Torneo del Trionfo, che dovrebbe incoronare il più forte dei Cavalieri Magici, il Regno di Clover viene attaccato da quattro misteriosi individui dotati di poteri terrificanti. Si tratta di quattro precedenti Imperatori Magici, guidati da Conrad Leto, precedente Imperatore sconfitto e deposto dopo aver tentato di distruggere l'intero regno. Ora, però, Conrad può fare affidamento sul potere della Spada dell'Imperatore Magico, un artefatto che gli consente di incanalare infinite quantità di magia.
L'attacco dei quattro ex Imperatori è devastante, e solo il sacrificio di molti Comandanti dei Cavalieri Magici consente ai pochi sopravvissuti di tentare un disperato contrattacco.
A guidare le fila dei Cavalieri ci sarà proprio Asta, che era rientrato in incognito nel Regno per partecipare al Torneo. La sua grande forza, unita al potere dell'Anti-Magia, potrebbe essere la chiave della vittoria contro Conrad. Ma l'impresa sembra disperata.
Non solo perché il potere magico dei quattro nemici è immenso, ma anche perché Conrad sembra possedere la stessa incrollabile determinazione di Asta a realizzare il proprio progetto.
Sarà quindi uno scontro tra volontà, più che tra poteri magici, a determinare il destino del Regno di Clover.

Volontà contro volontà

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, una scena del film anime

Il film Black Clover: la spada dell'Imperatore magico ha avuto una produzione alquanto travagliata, e la sua uscita è stata rimandata più volte a causa dei ritardi accumulati per il Covid.
Ciò nonostante il comparto tecnico, opera del celebre studio di animazione Pierrot (Naruto, Tokyo Ghoul), si dimostra all'altezza del compito e il risultato finale è all'altezza della media del genere. La regia di Ayataka Tanemura, pur senza particolari guizzi o virtuosismi, accompagna lo sviluppo della storia secondo i più canonici topoi del genere, concentrandosi principalmente sugli scontri tra i vari personaggi a base di tecniche sempre più potenti e spettacolari. Se l'azione procede a ritmo fin troppo spedito, altrettanto non si può dire per i momenti più introspettivi, che invece risultano più banali e pesanti e che manifestano apertamente la loro ragion d'essere di semplice riempitivo tra una palla di fuoco e l'altra.
Purtroppo anche lo sviluppo dei personaggi è pressoché inesistente. Vero è che Black Clover ha accumulato negli anni una quantità spaventosa di character, ognuno con il proprio potere e la propria spiccata personalità, e sarebbe stato impossibile dar spazio a tutti.

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, una scena d'azione del film

Ma qui, a parte un po' di screen time dedicato alla potentissima Mereoleona, rimangono praticamente tutti sullo sfondo, relegati alla mera funzione di "bocche di fuoco", mentre tutta l'attenzione si sviluppa sul contrato tra le personalità, complementari e opposte, di Asta e Conrad.
Entrambi mossi da una tenacia d'acciaio, entrambi intenzionati a modificare l'ordine del Regno di Clover, ingiustamente basato sulla disparità tra chi possiede più potere magico e chi viene sfruttato. Ma se Asta sogna un regno dove tutti possano essere felici e in pace, Conrad è arrivato a una conclusione molto più nichilista: visto che è impossibile salvare questo mondo, l'unica cosa da fare è distruggerlo e ricostruire tutto da zero.
Si tratta di un elemento abbastanza ricorrente nel genere, e anche in questo caso la narrazione di questo conflitto, etico prima che fisico, non si discosta dalle produzioni precedenti, con l'eroe che alla fine prevale grazie all'amicizia e al supporto dei suoi compagni, cosa di cui il villain invece è privo.

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Black Clover: la spada dell'Imperatore magico, una scena del film

Ma il limite principale del lungometraggio resta l'essere un prodotto "for fans only". Idealmente ambientato durante il passaggio da una stagione all'altra della serie animata, La spada dell'Imperatore Magico è, a tutti gli effetti, un episodio filler e, in quanto tale, non si preoccupa di introdurre nuovi spettatori alla storia ma, piuttosto, vuole solo offrire ai fan della serie l'occasione per rivedere in azione i propri beniamini, in attesa dell'annuncio della nuova stagione.
Nota di merito, infine, per il doppiaggio e l'adattamento italiano, con i dialoghi curati da Marco Liguori e il doppiaggio diretto da Marco De Risi. Nulla per cui gridare al miracolo, ma fa comunque piacere vedere che Netflix in questo caso non si è limitata ai soli sottotitoli. Massima simpatia, infine, per Giuseppe Ippoliti, a cui tocca l'ingrato compito di doppiare il protagonista Asta, tristemente noto nell'ambiente per essere un personaggio che passa la maggior parte del tempo a urlare...

Conclusioni

Il giudizio finale della nostra recensione di Black Clover: la spada dell'Imperatore Magico non può non tener conto della natura fortemente autoreferenziale del film. Impossibile, per chi non conosce la serie, capirci qualcosa tra personaggi che appaiono e scompaiono a ripetizione, e che combattono usando magie devastanti. La spettacolarità è garantita e la realizzazione tecnica è comunque di buon livello, anche se la storia procede a ritmi troppo discontinui. Per i fan della serie resta un prodotto valido, ma per tutti gli altri...

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Spettacolare.
  • Rivedere Asta & co. è un vero piacere, per chi conosce la serie...

Cosa non va

  • ... ma per tutti gli altri è un prodotto inutile.
  • A volte le scene d'azione sono troppo frenetiche, mentre sono decisamente troppo lente le parti più riflessive.