Bird Box Barcellona, il thriller sci-fi che prosegue la storia di Bird Box, il film del 2018 con Sandra Bullock, è arrivato in streaming su Netflix dal 14 luglio ed è già in testa alla top ten. Merito di un racconto indubbiamente coinvolgente e carico di suspense, anche se, rispetto all'originale, ha perso un po' di quella essenzialità che era uno dei punti di forza. Ma il successo di Bird Box Barcellona dà ragione agli autori di questo secondo film che, a differenza di quelli del primo, sembrano aver costruito la narrazione in vista di un'ulteriore espansione della saga. La spiegazione del finale di Bird Box Barcellona, allora, ha senso non solo per capire come va a finire il film, ma anche per vedere se, come è probabile, sarà un ponte verso il prossimo film, e la saga sarà destinata a continuare.
Non guardare in alto
Come vi raccontavamo nella recensione di Bird Box Barcellona, nel mondo immaginato in questa saga sul nostro pianeta ci sono delle creature che arrivano dall'alto e che non si possono guardare. Chi li guarda prova immediatamente l'impulso di togliersi la vita. In questo secondo capitolo siamo a Barcellona. Sebastian (Mario Casas) gira per la città con la sua bambina, e incontra molte persone. A due di queste, una giovane psicologa, Claire (Georgina Campbell) e una bambina, Sophia (Naila Schubert) si affeziona particolarmente. Da qui in poi incorreremo necessariamente in degli spoiler.
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Il sottofinale: Sebastian si accorge che...
La spiegazione del finale di Bird Box Barcellona va essenzialmente fatta in due momenti. Il primo è l'adrenalinico e commovente sottofinale. Sebastian ha finalmente capito che la figlia, che gli parla e lo guida, non è davvero lei. A parlare sono queste creature, questi esseri che ci affabulano facendo leva sulle nostre paure, sulle nostre debolezze, sul nostro dolore. Così ci fanno parlare da chi abbiamo perduto, dai nostri cari estinti, in modo da convincerci di essere gli angeli, di farci credere in un aldilà in cui ritrovare i nostri cari. È un inganno che abbiamo giù visto in alcuni film, ma qui in ogni caso funziona. Sebastian finalmente se ne accorge, e smette di dare ascolto a quella che credeva la voce della sua bambina. In un gioco di regia un po' grossolano, la bambina, passata attraverso le fiamme, si trasforma in Padre Esteban, prete fanatico che, da tempo, sta costringendo tutti a guardare le creature, aprendo loro gli occhi a forza. E condannandoli a morte sicura.
Sebastian salva Claire e Sophia
Sebastian così decide di affrontare il prete e di ucciderlo, trovando allo stesso tempo la morte. È un sacrificio necessario per salvare chi è innocente. Una volta capito che quello che ci aspetta non è il paradiso, e che quelli che ci chiamano dall'alto non sono angeli, Sebastian salva Claire e Sophia, la donna inglese e la bambina tedesca che ha incontrato nel suo peregrinare nel sottosuolo. Lo fa perché ha capito che non troveranno qualcosa di migliore. E perché, in fondo, gli ricordano la moglie e la figlia che ha perduto. In questo modo è come se il suo senso di colpa per non essere riuscito a salvarle si pacificasse. Ma Claire riesce a fare la stessa cosa: conscia di quello che sta accadendo, smette di ascoltare quella che crede sia la voce del fratello defunto che, a sua volta, la invita a morire. No, non ci sarà un mondo migliore ad aspettarci se seguiamo quelle voci e guardiamo verso il cielo. Meglio salvarsi la pelle, qui e ora. La corsa verso la salvezza di Claire e Sophia si svolge in un'adrenalinica salita su una torre e un salto verso la teleferica che le porterà verso una fortezza, in cima a un monte.
Sophia incontra la madre
E così sarà. Non appena arrivano, la cabina si apre e vengono prese in carico da un manipolo di soldati armati, che vogliono assicurare l'ordine. E così vengono portate verso un mondo nuovo. La fortezza riunisce i sopravvissuti, che vivono in un luogo che è stato attrezzato con delle coperture che fanno passare la luce, e quindi permettono le coltivazioni, ma allo stesso tempo di poter stare ad occhi aperti senza dover guardare in alto. Qui Sophia incontra la madre che non vedeva da tempo e si riunisce a lei. Il film potrebbe finire qui. Ma è qui che arriva il finale vero e proprio.
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Il finale: creare l'immunità
Dopo la suspense e l'emotività delle sequenze precedenti, il finale di Bird Box Barcelona si raffredda, in una di quelle code che creano curiosità e, forse, gettano un ponte verso il prosieguo del franchise. Claire è presa in carico dai militari e sottoposta a una serie di test. I militari dicono a Claire che le persone a cui è scampata vengono chiamate "vedenti", sono cioè umani che riescono a guardare le creature senza sentire il bisogno di uccidersi. Claire spiega loro che che questi possono ancora rinsavire, sono ancora umani in qualche modo. Le viene fatto un prelievo di sangue. Perché? I militari stanno cercando un marcatore chimico, un'alterazione epigenetica del DNA. In casi rari, una forma di stress estremo può intaccare il DNA. E persino modificarlo: abusi, violenze, dolore sono le cause. I vedenti potrebbero essere persone che condividono la stessa alterazione epigenetica. È questo quello che vorrebbero capire i militari. Con il DNA di queste persone si potrebbe creare l'immunità, una sorta di vaccino.
Come si possono fare i test?
Ma come possono fare i test? L'ultima sequenza di Bird Box Barcellona ci porta in un'altra stanza, dove altri due paramedici militari stanno facendo dei test, registrando i loro commenti su un nastro. Uno di loro ha in mano una gabbia. È il dodicesimo test animale dalla cattura delle creature. Ci sono tre topi, e i risultati dicono che finora è stata raggiunta un'esposizione alle creature di 48 secondi prima del decesso. Si spera che il nuovo composto vedente permetta di superare la soglia del minuto. Nel frattempo vediamo un uomo, un vedente, che è stato catturato ed è legato al letto. I topi vengono messi in un'anticamera e poi fatti uscire all'esterno. Da questo momento - noi siamo ancora dentro la stanza - non vediamo che cosa accade all'esterno. Sentiamo solo dei rumori inquietanti. E poi l'elettrocardiogramma piatto degli animali usati come cavia. Quell'uomo vedente, all'interno, intanto delira ed esclama "Fatemela vedere": e anche gli altri animali sono in agitazione, tra cui degli uccellini in gabbia, la bird box del titolo.
Bird Box: la saga continua?
È questo che ci dice il finale di Bird Box Barcellona. Mentre nel film originale, Bird Box, eravamo alle prime avvisaglie del problema, e seguitavamo semplicemente una madre e una figlia nella loro ricerca di salvarsi, ora ne sappiamo qualcosa di più. L'umanità sta cercando di organizzarsi - è così a Barcellona, ma si presume ci sia una resistenza in altre parti del mondo - e di reagire per non farsi sopraffare dalle creature. Hanno intenzione di creare un vaccino e provare a diventare immuni. Questo finale non ha senso solo nell'economia del film, per chiudere con un senso di speranza in più la storia. Ma anche nell'economia di quello che possiamo anche considerare un marchio. Questo finale ci dice che la storia di Bird Box potrebbe continuare. Magari in un'altra parte del mondo, ma con un passo avanti che l'umanità ha fatto per combattere le creature. Sì, è probabile che di questa storia sentiremo parlare ancora.