"Cos'è la vita senza l'amore?", si chiede la cantautrice Nada prima di ogni proiezione al Biografilm Festival, nella sigla e colonna sonora di un Festival che si fa la stessa domanda viaggiando di pellicola in pellicola. Dieci giorni di manifestazione e una vera e propria celebrazione di ogni sfumatura della nostra esistenza, da quella più semplice alla più dolorosa: documentari principalmente, ma anche artisti internazionali che si offrono di raccontare a Bologna le loro storie e le loro vite. Nuovi talenti che mostrano al Festival le loro opere prime, ma anche nomi d'eccezione del cinema, come Werner Herzog, Alex Gibney, Arnaud Desplechin tanto per nominarne alcuni.
Tutti al Festival con un unico scopo, quello di celebrare la vita ma anche l'amore per le storie, per il cinema, per le difficoltà che ci troviamo spesso davanti cercando di amarci. Vivere e amare, vivere per amare: un binomio vecchio come il mondo che tuttavia sembra funzionare da fil rouge a Bologna creando una vera e propria catena di pellicole che riescono, nella loro diversità, a non tralasciare nessuna sfaccettatura del sentimento più importante del mondo, raccontato negli occhi di tante diverse individualità. Un percorso interessante fatto di titoli particolari, decisamente da non perdere.
Amore come privazione, come paura, come battaglia
Agli antipodi di questo percorso Biografilm riesce a stupire con titoli ed intenzioni completamente diversi, che vanno dall'autorialità di un regista come Kirill Serebrennikov (che presenta il suo The Student) ad un documentario come Strike a Pose, di Ester Gould e Reijer Zwaan. Uno racconta di uno studente la cui ossessione per la religione lo priva di qualsiasi forma di amore, da quello fisico a quello spirituale, che si trasforma ben presto in malignità mascherata da santità. L'altro è un mondo fatto di palchi e musica, e racconta la storia dei sette ballerini del Blonde Ambition Tour di Madonna: un amore che viene urlato al mondo ma non ha la forza di resistere al contraccolpo, e spesso finisce per essere di nuovo nascosto. Entrambi celebrano delle scelte di vita, da una parte estreme e dall'altra necessarie, che si risolvono spesso nel conflitto, pur essendo profondamente respingenti come nel caso di The Student o in continua ricerca di accettazione come in Strike a Pose.
Sacro e profano si intersecano invece grazie a Porno e Libertà di Carmine Amoroso, che racconta la lotta di una generazione che ha combattuto contro il puritanesimo e la censura per la libertà d'espressione sessuale. L'Italia degli anni '70 ancora schiava del senso di colpa cattolico e avvolta dall'ipocrita senso del pudore viene sfidata attraverso la pornografia, l'arma attraverso la quale si è conquistata la libertà di amare senza veli culturali.
Titoli internazionali si raccontano a Bologna
Biografilm non manca di regalare al suo pubblico anteprime internazionali di grande spessore, che si collocano all'interno del suo percorso raccontando, pur nella loro particolarità, storie profondamente umane: da Demolition di Jean-Marc Vallée, di ritorno dietro la macchina da presa dopo il successo di Dallas Buyers Club, fino a Elvis & Nixon di Lisa Johnson, che si fregia di interpretazioni di due grandi attori del calibro di Michael Shannon e Kevin Spacey, passando per Il piano di Maggie, pregno della delicatezza femminile di Rebecca Miller che stavolta si sposa con quella della sua attrice Greta Gerwig. Il buon cinema passa a Bologna dal 10 al 20 giugno, con grandi pellicole accompagnate da altrettanto grandi artisti pronti ad accompagnare per mano lo spettatore all'interno di un percorso fatto di intense emozioni.