Il pomeriggio del venerdì si apre con la riproposizione di Ricky on Leacock, dell'amica e allieva Jane Weiner, per continuare con Go Further di Ron Mann, in cui Woody Harrelson, in uno scanzonato viaggio in bicicletta attraverso l'America, dimostra come lo stile di vita contemporaneo non debba per forza essere incompatibile con la salubrità e la consapevolezza etica. Con Urbanized di Gary Hustwit riflettiamo ancora sulle ambiguità della società di oggi, in particolare sulla corsa all'urbanizzazione selvaggia, mettendo in evidenza le possibili alternative grazie al contributo di architetti, filosofi e attivisti.
In concorso nella Selezione Ufficiale, Sea of Butterfly di Bae-il Park racconta la disabilità, ma soprattutto la volontà di vivere una vita piena, anche affettivamente, nonostante l'handicap. E' ancora l'amore, ma in tutt'altra forma, a fare da fulcro a Love Always, Carolyn di Malin Korkeasalo e Maria Ramström: protagonista è infatti Carolyn Cassady, moglie di Neal ma anche amante di Jack Kerouac, la cui importanza va ben oltre quella di una semplice musa ispiratrice.
Martiz Witz ci catapulta nel mondo dell'LSD, dalla sua creazione a opera dello scienziato Albert Hoffman, qui protagonista di un'illuminante intervista, alle applicazioni contemporanee, con il suo The Substance - Albert Hoffmann's LSD, mentre la serata propone altri due incontri con il cinema di Andrea Segre: quello con La mal'ombra, storia della strenua opposizione di una cittadina di provincia alla costruzione di una zincheria e, a seguire, quello con Magari le cose cambiano, critica al business del mattone in Italia e disamina impietosa dell'atteggiamento dei suoi signori, Caltagirone in primis.
La serata offre poi l'occasione di entrare nell'universo di Ai Weiwei, di guardare la Cina e il mondo con il suo stesso occhio critico e determinato a resistere, e per ripercorrere i momenti più significativi della carriera di Ken Kesey, in special modo sul suo viaggio attraverso l'America in compagna dei Grateful Dead e di Neal Cassady, con Magic Trip del premio Oscar Alex Gibney e Alison Ellwood.