Dal sole alla notte. Dai sorrisi ai volti tesi. Da una spiaggia dove gustarsi un lampo di serenità alla soglia di una stazione di polizia in cui, forse, mettersi finalmente a nudo. Apriamo questa recensione di Big Little Lies 2x07*, finale di stagione**, con un inevitabile parallelismo tra l'epilogo della prima stagione e quello della seconda, perché esattamente agli antipodi, opposti, eppure complementari. In mezzo c'è un doloroso percorso di consapevolezza che ha portato cinque donne a guardarsi dentro e attorno, a scavare nella parte peggiore di sé, ad abbracciare il proprio lato più vulnerabile e fallibile.
Tutte loro, seppur in modi e tempi diversi, hanno avvertito la nausea delle bugie che raccontavano agli altri e, soprattutto, delle più gravi e difficili da combattere: quelle che raccontavano a se stesse. Madeline, Celeste, Jane, Renata e Bonnie si erano strette grazie a una bugia, in nome di una bugia e per difendere una bugia. E soltanto stando lontane, da sole nelle proprie vite, hanno potuto guardare in faccia la realtà. Da queste parti non abbiamo mai nascosto quanto il finale di Big Little Lies fosse esaustivo, compiuto e soddisfacente. E davanti a una chiusura del cerchio, l'idea di riaprirlo provoca un misto di entusiasmo e paura, eccitazione e timori. Giunti alla fine del nostro secondo viaggio a Monterey, apprezziamo il coraggio della HBO. Perché ha riaperto una vecchia ferita, laddove poteva lasciarla cicatrizzare da sola. Perché è stata scrupolosa nel mettere il dito nella piaga. Big Little Lies 2 è stato un urlo di dolore soffocato lungo sette episodi, unito alla voglia di ispezionare il senso di colpa, l'elaborazione del lutto e il trauma. Non tutto è andato per il meglio, perché tutto questo dramma è stato spesso annacquato da scaramucce domestiche troppo piccole davanti al vuoto lasciato da Perry. La seconda stagione di Big Little Lies ci ha appassionato e catturato soprattutto per due cose.
Per la nostalgica dipendenza di Celeste, succube e complice di un rapporto perverso, e per i testardi sospetti di Mary Louise, madre-detective pronta a tutto per difendere la memoria di quel diavolo angelico di suo figlio. Non è un caso, quindi, che il cuore di Io voglio sapere (titolo che sembra dare voce alle esigenze dei personaggi e del pubblico) sia proprio un feroce faccia a faccia tra le due. Un cuore che si ferma, sanguina e poi continua a battere.
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Come nasce un mostro
Ha puntato il dito tutto il tempo. Ha pedinato, spiato, giudicato, messo in discussione tutto quello che circondava i suoi amati nipoti e la sua bellissima nuora. Mary Louise si è sempre protetta dietro quel suo comodo impermeabile da investigatore, sotto quegli occhiali da cui traspariva il suo sguardo attento a tutto e tutti. Travestita da nonna gentile e innocua, Mary Louise si è intrufolata con passo felpato nel regno della Bella Addormentata nel bosco (definisce così Celeste) e del suo amato principe (Perry) per dimostrare che non c'è niente di fatato e fiabesco in quel nido da cui pulcini (i suoi nipoti) vanno salvati. Poi, il colpo di scena, il drastico cambio di prospettiva. Dopo aver messo sotto torchio Celeste, denudata dei suoi vizi e delle sue debolezze davanti a tutti, adesso quella sotto esame è lei. E la domanda è quella che ci siamo posti sin dall'inizio della stagione: "Che tipo di madre mette al mondo un persona instabile e violenta come Perry?". Finalmente Big Little Lies fa luce sulle ombre della sua famiglia e del suo passato, e allora capiamo che i timori di Mary Louise nascono dal suo stesso vissuto.
I suoi errori potrebbero diventare gli stessi di Celeste. Celeste, ai suoi occhi, è la proiezione di quello che le è successo (gestire il lutto assieme a un figlio), è la paura che tutto il male fatto a Perry possa ripercuotersi anche sui nipoti. E così, in quel insperato punto di contatto tra due donne che si riconoscono simili dopo aver lottato a braccio di ferro tutto il tempo, arriva il momento più toccante, sincero e umano di Big Little Lies 2. È un momento di enorme empatia reso possibile soltanto dall'aver scavato nei dolori del passato. Un momento che arriva quando Celeste, dopo aver vinto la causa, chiede ai suoi figli di andare ad abbracciare la nonna. Un gesto minuscolo, che in quel preciso istante esplode in tutta la sua potenza.
L'eco del passato
Il duello tra Celeste e Mary Louise è talmente intenso e catalizzante da far impallidire tutto il resto. Le crisi isteriche di Renata (insopportabili, diciamolo), la riappacificazione tra Ed e Madeline e il salto nel vuoto di Jane (che finalmente si lancia in un nuovo amore) diventano per forza di cose secondarie, più piccole. Peccato, perché c'erano i presupposti per equilibrare meglio le cose. Avremmo voluto approfondire meglio i ricordi confusi di Jane, accennati e poi abbandonati troppo drasticamente, perché la serie a un certo punto sembrava mettere in dubbio lo stupro di Perry. Avremmo voluto dispiacerci per i disastri di Madeline e provare un po' più di empatia di Renata. Fatta eccezione per Celeste, l'unica con le unghie sporche di terra è Bonnie. Lei sì che ha scavato, ha ascoltato l'eco del suo passato, ha affrontato i demoni per rinascere più consapevole e matura. Ne emerge una donna pronta a due addii (a suo madre e al suo compagno), e forse a dire finalmente la verità su quella notte. Noi, grati per aver conosciuto queste splendide e imperfette donne, siamo pronti a dire addio a Big Little Lies, a lasciar andare una serie tv prima che scenda dalle sue vette.
Conclusioni
Abbiamo seguito la serie settimana dopo settimana, episodio dopo episodio. Per questo la recensione di Big Little Lies 2x07, finale di stagione, è stato un ottimo pretesto per uno sguardo d’insieme. La seconda stagione è stata coraggiosa a riaprire una storia che, due anni fa, aveva avuto un perfetto epilogo. Un azzardo ripagato quasi in pieno da una storia che si è dedicata al complesso dramma familiare vissuto soprattutto attraverso gli occhi di una vedova e di sua suocera, l’una contro l’altra per tutta la stagione e poi vicinissime quando si sono guardate dentro e indietro. Al loro fianco le altre donne di Monterey (Bonnie a parte) ci sono apparse più spettatrici che protagoniste. E nonostante ci sentiamo di promuovere la stagione, noi speriamo che Big Little Lies finisca qui. Perché ha già dato il meglio di sé.
Perché ci piace
- Il braccio di ferro tra Celeste e Mary Louise mette in risalto le straordinarie doti di Nicole Kidman e Meryl Streep.
- Ci siamo emozionati per un semplice abbraccio, il che significa che la sceneggiatura ci ha preso per mano come si deve sino a quel punto.
- La serie ha dimostrato di avere ancora qualcosa da dire...
Cosa non va
- ...ma crediamo che debba concludersi così, perché molte protagoniste ci sono sembrate sin troppo marginali.