Quando un figlio perde un genitore, diventa orfano. Quando un genitore perde un figlio, non esiste una parola capace di definirlo. Come se fosse uno stato così contro natura, talmente fuori da qualsiasi concezione, da rendere impossibile persino il senso di una parola. Apriamo questa recensione di Big Little Lies 2x04 con questo significativo paradosso linguistico, perché è ormai evidente che il cuore pulsante di questa seconda stagione sia diventata l'indefinibile madre interpretata da Meryl Streep. Una madre che, dopo la morte del suo Perry, è arrivata nella patinata quiete (dopo la tempesta) di Monterey con il passo felpato dei grandi predatori.
Quelli più spietati e instancabili. Discreta eppure corrosiva, dolente eppure combattiva, dolce con i nipoti e diabolica con chi non gliela conta giusta, la sua Mary Louise impugna un grimaldello, pronta a scardinare la grande menzogna protetta da cinque donne complici di un delitto. Giro di boa della stagione, Lei sa è un episodio che inizia a smuovere gli equilibri dello show, un piano inclinato diretto verso verità più o meno sconvolgenti. Però, proprio come nella bella cittadina della California, non è tutto oro quel che luccica. Perché va detto che Big Little Lies 2 sta mostrando qualche piccolo problema nel gestire la coralità delle sue donne. Delle cinque protagoniste, Renata e Madeline ci sembrano quelle più penalizzate da vicende familiari troppo poco interessanti, soprattutto se messe a confronto con i profondi malesseri che scalpitano dentro Celeste, Jane e Bonnie.
Laddove la prima stagione era stata equilibrata nel mostrarci il vissuto dei suoi personaggi, adesso tre di loro si stanno conquistando la nostra attenzione. Tutto merito delle loro ferite e dei loro misteri fitti come foreste in cui ci stiamo addentrando con malsana curiosità.
La madre di tutti i sospetti
Fa tutto con lo sguardo. Come ha sempre fatto. Meryl Streep scruta, prende atto e giudica in un battito di ciglia. Mary Louise è una spugna, attenta a ogni dettaglio, capace di assorbire ogni stranezza altrui e a reagire di conseguenza. Mentre le indagini delle autorità ci appaiono timide, la sagacia e l'attenzione della mamma di Perry ci appaiono degne della miglior detective dal fiuto infallibile. Ce ne accorgiamo quando, dopo aver ricevuto uno schiaffo da Celeste (impaurita dalla sua sempre più pressante invadenza della suocera), lei replica con una frase pungentissima: "Sarebbero preliminari?". Con una frase Mary Louise mette Celeste con le spalle al muro, la spoglia facendole capire di aver capito tutto. Ha capito la sua predisposizione alla violenza, ha capito il malato gioco di dipendenza tra lei e suo figlio, ha compreso di essere davanti a una donna emotivamente instabile. Ormai non più tempo delle mezze misure. Non è più tempo di far finta di niente.
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Mary Louise cala il suo asso nella manica e minaccia Celeste di toglierle l'affidamento dei bambini, anche loro maneschi, perché la mela non cade mai troppo lontano dall'albero. Ma che tipo di albero è stato Mary Louise per Perry? Possibile che una donna così retta e saggia abbia messo al mondo uno stupratore violento? La risposta è negli atroci dubbi dentro i ricordi di Jane. Ancora traumatizzata da quella notte con Perry, la mamma di Ziggy non riesce ad affidarsi più a una relazione con l'altro sesso. Eppure, settimana dopo settimana, cresce il sospetto che i ricordi di quello stupro siano sempre più confusi, schegge conficcate nella sua memoria, pronte a essere tolte una per una. Siamo certi che farà molto male.
La fiera delle vanità
Dalle parti di Monterey c'è una grande passione per le maschere. Così, dopo la festa della prima stagione (diventata tragedia), rieccoci ad annegare ogni dispiacere e a far finta di niente durante un compleanno trasformato in mascherata a tema anni Settanta. Artefice della messa in scena, ovviamente, una Renata ormai umiliata da un marito truffaldino, che sta mettendo a repentaglio il suo status symbol di donna, madre e moglie di successo. Altri problemi coniugali per Madeline, il cui tradimento ha reso Ed ormai spento, pieno di amarezza, distante anni luce. Due linee narrative che iniziano a diventare stantie e ripetitive, anche perché prive dello spesso drammatico delle loro complici più afflitte. Mentre Celeste prova a scacciare l'ingombrante fantasma di Perry regalandosi una notte di sesso sfrenato e Jane si schiera dalla sua parte quando scopre i piani sovversivi di Mary Louise, non c'è pace anche per Bonnie. La vera artefice della morte di Perry prova a scuotersi di dosso il senso di colpa regalandosi un po' di spensieratezza alla festa della figlia di Renata, ma di colpo sua madre stramazza al suolo, vittima di un malore. Ed è qui, davanti a questo shock, che abbiamo l'ulteriore conferma che il passato di Bonnie sarà uno dei punti focali di Big Little Lies - Piccole grandi bugie. Ricordi sparsi e confusi di una spiaggia, di acqua alla gola, di un rapporto madre-figlia più conflittuale di quanto possa sembrare. In mezzo a tante domande, c'è un'unica certezza: per venire a galla, le verità di questo show hanno bisogno della stessa violenza con cui sono state soffocate. Per questo i tre episodi che abbiamo davanti serviranno come boccate d'ossigeno ad almeno tre donne che stanno per soffocare.
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Conclusioni
Neanche il tempo di gustarci il ritorno della serie HBO e siamo già oltre la metà di questa seconda stagione. Nella recensione di Big Little Lies 2x04 avrete notato qualche critica in più rispetto al solito, ed è successo solo perché la qualità di questa serie è sempre stata così alta da rendere sempre elevate le nostre aspettative. Nonostante una certa difficoltà nel gestire la coralità e mantenere ben dosato l'interesse nei confronti delle cinque protagoniste, Big Little Lies non perde il suo fascino intrigante e il suo mistero. Il tutto grazie a una Meryl Streep ormai diventata il vero cuore pulsante del racconto.
Perché ci piace
- I dubbi sempre più pressanti che avvolgono sia June che Bonnie.
- La svolta rappresentata dal personaggio sospettoso e arguto di Meryl Streep.
- Le schegge di passato seminate lungo l'episodio creano molta curiosità.
Cosa non va
- Rimane la sensazione che le linee narrative dedicate a Renata e Madeline siano meno profonde e intriganti delle altre.