Si è ufficialmente aperta la trentesima edizione del Bellaria Film Festival DOC e a darne l'annuncio è Il Ruggito del Coniglio con la sua sottile ironia. Per il secondo anno consecutivo presenti all'interno della manifestazione romagnola, questa volta gli ormai celebri Dose e Presta hanno dovuto ricoprire l'insolito ruolo di selezionatori per la sezione CortoConiglio. Così, al suono di Un pensiero d'amore di Mal dei Primitives, i conduttori della storica trasmissione di Radiodue hanno invitato il popolo radiofonico, e non solo, ad esprimere la propria creatività in corti della durata di due minuti. La partecipazione è stata sorprendente ma, dopo aver visionato settanta mini opere a tematica più o meno sentimentale, solamente sette di loro sono riuscite ad arrivare a confrontarsi con il giudizio del pubblico durante l'apertura al Teatro Astra. La palma del vincitore è andata a La misura dell'amore di Paride Ridolfi, che, con un romanticismo schietto e ironico, ha preparato il pubblico all'anteprima italiana di Confessions of an Eco-Terrorist. Realizzato da un cameraman fedele e incosciente capace di seguirlo in ognuna delle sue imprese, il documentario racconta con inaspettata comicità la figura originale di Peter Jay Brown, attivista disposto a tutto pur di difendere l'ambiente. Pirata, assaltatore di baleniere e protettore instancabile dei mammiferi marini, ha contribuito alla diffusione del Green Movement e, insieme al capitano Paul Watson guida da molti anni un gruppo di "ribelli" orgogliosi di dimostrare il loro dissenso nei confronti della pesca illegale e della caccia alle foche.
Così, sotto il vessillo di una vera e propria rivoluzione marina si chiudono le celebrazioni della prima giornata per lasciare spazio al programma più fitto e ricco d'impegni della seconda. In primo piano è il Concorso Italia DOC che porta sullo schermo tre opere diverse per soggetto e ispirazione. Si tratta di Roba da matti di Enrico Pitzianti, un piccolo gioiello di regia in cui il disagio mentale viene finalmente raccontato con un'insolita umanità, di Bad Weather, documentario firmato da Giovanni Giommi e incentrato intorno al destino di alcune abitanti dell'isola Bordello di Banishanta e Tomorrow's Land, in cui Andrea Paco Maraini osserva gli scontri del medio oriente attraverso le vicende di At-tucani, un piccolo villaggio palestinese di contadini da oltre dieci anni sotto minaccia di evacuazione e oggetto di ripetuti attacchi da parte dei coloni israeliani. Alle opere della sezione ufficiale seguono poi due documentari di Panorama Internazionale: LoveMeatTender, in cui il belga Manu Coerman prova a spiegare come negli ultimi decenni la carne sia diventata un alimento primario della nostra alimentazione causando un incremento allarmante nell'allevamento del bestiame e Big Boys Gone Bananas, diretto dallo svedese Federik Gretten che mostra fino a dove può spingersi una multinazionale disposta a difendere il proprio marchio. E dopo una lunga giornata di proiezioni la serata non poteva certo deludere. Ad illuminare il palco del Teatro Astra questa volta arriva Toni Servillo che, premiato con lo speciale Casa Rossa, torna a Bellaria dopo dieci anni per celebrare la sua prima collaborazione con l'allora esordiente Paolo Sorrentino. Tenuto a battesimo proprio dal festival di Bellaria, il film L'uomo in più verrà proiettato nuovamente, seguito dal 394 Trilogia nel mondo, documentario realizzato da Massimiliano Pacifico sulla tourné dell'attore napoletano con La Trilogia della villeggiatura di Goldoni.BFF 2012: Aspettando Toni Servillo si ascolta Il Ruggito del Coniglio
L'umanità speciale di Casamatta, gli scontri israelitici/palestinesi e il destino tragico delle donne dell'isola Bordello Banishanta compongono la seconda giornata del festival romagnolo, nell'attesa di consegnare all'attore napoletano il Premio Casa Rossa alla carriera.