Beneath, la recensione: quella creatura in fondo al lago

La recensione di Beneath, film horror low budget diretto da Larry Fessenden dove un pesce mostruoso minaccia le vite di alcuni ragazzi in gita, in onda stasera su Mediaset Italia 2.

Beneath, la recensione: quella creatura in fondo al lago

Alcuni amici scelgono di trascorrere un weekend sul lago per festeggiare l'agognata fine del liceo: sono i fidanzati Kitty e Matt, il fratello di lui Simon, il nerd con la grande passione per il cinema Zeke, la bella Deb e Johnny, colui che ha organizzato la gita. Proprio quest'ultimo all'arrivo viene messo in guardia dall'anziano Mr. Parks del pericolo che potrebbero correre se non rispetteranno il lago, con una leggenda che narra di un terribile predatore che si aggirerebbe in quelle acque.

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Beneath: una scena del film

Come vi raccontiamo nella recensione di Beneath, l'avvertimento non viene preso sul serio e ben presto Matt, Kitty e Deb decidono di tuffarsi e immergersi, ma poco prima di far ritorno sulla piccola barca usata come mezzo di trasporto vengono inseguiti da qualcosa. Un qualcosa che si manifesta poco dopo, quando Deb viene morsa da una spaventosa creatura, un pesce dalle sembianze mostruose che la lascia gravemente ferita. I ragazzi capiranno ben presto di trovarsi alle prese con una situazione assai difficile e raggiungere la riva non sarà così semplice come potrebbe sembrare...

Acque profonde

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Beneath: una scena del film

Una sorta di maldestro mix tra le saghe di Venerdì 13 e Lake Placid, con il lago ancora una volta quale luogo deputato di orribili morti e una creatura che emerge dalle acque in tutta la sua insaziabile voracità. Beneath è un film low-budget firmato da uno specialista di produzioni del genere quale Larry Fessenden, considerato una sorta di guru per certo cinema indipendente a sfondo horror. E anche in questo caso i limiti di messa in scena appaiono evidenti, anche a discapito di un'idea narrativa che avrebbe potuto far tesoro di suddette (im)possibilità a disposizione: sulla carta era infatti interessante il gioco al massacro del "tutti contro tutti" che ben presto inizia a scatenarsi in dinamiche sempre più imprevedibili, ma per quanto poi effettivamente visto su schermo molte delle potenzialità sembrano essersi smarrite.

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Il mostro della laguna

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Beneath: una scena del film

Manca infatti un'effettiva decostruzione degli stereotipi, che anzi qui vengono calcati in maniera fin troppo folkloristica: dal cinefilo che gira sempre con la videocamera in mano alla ragazza facile, dal bello e dannato "alla Johnny Depp" al classico bellimbusto tutto muscoli e niente cervello, Beneath affastella personaggi monodimensionali che diventano mera carne da macello per l'evoluzione splatter del racconto. Il sangue a un certo punto inizia a sgorgare a fiumi, con le acque del lago che si tingono progressivamente di rosso mentre la cresta di questo pesce deforme - sorta di incrocio tra un pesce gatto e una murena - di dimensioni gigantesche segue costantemente la piccola imbarcazione dei protagonisti, sempre più alla deriva mentre il panico prende il sopravvento. Almeno la realizzazione del mostro, curata dallo stesso Fessenden, è di discreta fattura, per quanto le interazioni con gli attori risultino in diversi casi forzate o poco coese.

Soli contro l'abisso

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Beneath: una scena del film

Nella seconda metà ha inizio uno svelamento di segreti e bugie che domina le dinamiche di un survival movie, dove per l'appunto il solo modo di sopravvivere è annullare l'altro, cancellare i rapporti umani e pensare soltanto a se stessi, giacché messi alle strette non ci si può più fidare di nessuno, con il tradimento da parte di uno o dell'altro quale continuo spauracchio, villain metaforico ancor più crudele del bestione acquatico. Lo stesso epilogo che vorrebbe aggiungere ulteriore carne al fuoco in maniera quanto meno gratuita - ma va detto che è stato realizzato anche un albo a fumetti, in formato digitale, che espande il background della storia, con tanto di viaggio a ritroso negli anni Sessanta - finisce per rivelarsi improbabile e involontariamente ridicolo, chiudendo nel peggiore dei modi un film che avrebbe dovuto giocar meglio le carte che aveva a disposizione.

Conclusioni

Un gruppo di amici decide di festeggiare il conseguimento del diploma trascorrendo una vacanza al lago, ignaro - o forse no - che tra quelle acque si nasconda una creatura mostruosa: quella che doveva essere una rilassante vacanza si trasforma così presto in una disperata lotta per la sopravvivenza. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Beneath, questo horror low budget firmato dallo specialista Larry Fessenden spreca le potenzialità insite in sceneggiatura con una gestione approssimativa dei personaggi e del relativo background, tanto che il gioco sulla carta avvincente del "tutti contro tutti" finisce per perdersi in una dissoluzione di luoghi comuni priva di originalità, fino a quell'epilogo ulteriormente improbabile.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
3.2/5

Perché ci piace

  • La creatura per quanto elementare è stata realizzata discretamente.

Cosa non va

  • La caratterizzazione dei personaggi e un cast anonimo non riescono a far appassionare alla storia e ai protagonisti.
  • Il leit motiv del "tutti contro tutti" stanca in fretta, tra colpi di scena e tradimenti forzati.