Undici stagioni e non sentirle, anche perché le prime quattro andate in onda su Nove e ai più sconosciute e solo le ultime tre andate in onda in prime time su Rai2. A lungo programma di nicchia, amatissimo dalla cosiddetta "bolla social", Belve di Francesca Fagnani è alla fine meritatamente esploso, diventando format di culto, ammirato, invidiato, chiacchierato e perché no criticato.
L'undicesima stagione di Belve è ufficialmente partita ieri sera su Rai2 con tre intervistati e lei, Francesca Fagnani, indiscussa burattinaia con la sua agendina rossa stracolma di informazioni, graffette colorate e domande, il sorriso sornione di chi è pronto ad azzannarti e la capacità indiscussa di scavare a fondo tra i propri ospiti, mettendoli spesso a nudo, pronti a raccontarsi come mai fatto prima, senza filtri né reti di sicurezza.
Le prime 3 interviste di stagione
Riccardo Scamarcio, Mara Venier e Flavia Vento sono stati i primi tre nomi di stagione, con il primo che ha cavalcato con orgoglio quell'aurea che per anni ha indossato, mostrandosi egocentrico quanto esilarante nella sua consapevole ostentazione. Fieramente permaloso, l'ex divo di Tre Metri Sopra il Cielo non ha fatto niente per provare a rimodellare la sua maschera di bellissimo e un po' borioso, addolcendo le proprie provocazioni con sorrisi reiterati che hanno fatto esplodere i social, tra chi lo ha mal sopportato e chi si è divertito. C'è stata poi la regina della domenica che ha per una volta ceduto all'altro lato della forza, passando dal ruolo di intervistatrice ad intervistata. Una Venier intima, meno "zia caciarona" e più donna con le proprie fragilità, che ha confessato momenti difficili sia privati che professionali vissuti nel corso della propria carriera, tra violenze fisiche, mentali e depressione. Il tutto condito dall'immancabile genuinità che ha reso Venier la conduttrice della porta accanto, nata stracciarola, professione che rivendica con gioia, e da decenni diventata volto "popolano" della tv generalista.
Chiusura di puntata con l'intervista più surreale della storia di Belve, ad una Flavia Vento che ancora oggi non si capisce del tutto se indossi una maschera o meno, se creda realmente alle proprie apparizioni mariane e all'ossessione chiamata Tom Cruise. Una Vento tra lo svampito e il conscio, con Francesca Fagnani in evidente difficoltà nel dover gestire risposte ai confinti della realtà. Complessivamente un'intervista che non ha detto niente, con l'ex valletta sottovuoto di Libero auto-limitatasi all'interno di una narrazione che non riesce ad andare oltre il Nulla di Gmork.
Tre tête-à-tête mediamente più lunghi rispetto al passato, quelli registrati da Fagnani, con un solo ospite che si è fatto intervento comico, ovvero Maurizio Lastrico. Scelta intelligente a non voler annacquare il programma dilatandolo inutilmente di intermezzi che nulla hanno a che fare con il format originale, come accaduto nelle prime stagioni in prime time quando la linea finiva tanto improvvisamente quanto inspiegabilmente a comicità social pre-registrate che niente portavano al programma. E i dati Auditel, neanche a dirlo, sono stati premianti.
Il riscontro Auditel
Pronti, partenza ed è subito stato bagno di ascolti. 1.555.000 telespettatori e il 9,5% di share per la prima puntata di Belve 11, rispetto agli 1.815.000 spettatori con il 10,38% di share nel debutto della decima stagione e agli 1.637.000 telespettatori con il 10,00% di share dell'esordio della nona stagione. Leggero calo rispetto alle ultime due partenze per Fagnani, frenata dall'assenza di un nome forte da potersi subito giocare. Lo scorso aprile fu Matteo Salvini, nel 2023 Fabrizio Corona. Ma la crescita Auditel di Belve è un caso da studiare.
Nato su Nove nel 2018, Belve parte da un misero 1,05%, salito all'1,15% con la 2a stagione e all'1,53% con la 3a. Con la quarta qualcosa si muove, perché la media cresce all'1,85%, tanto da suscitare l'attenzione Rai che compra il format e lo porta in seconda serata sul secondo canale. Qui Belve raddoppia, con una media del 3,61%, scesa al 2,99% con la stagione 6. Il servizio pubblico è bravo a credere nelle potenzialità di Belve e di Francesca Fagnani senza cedere ai bassissimi numeri Auditel, schizzando al 4,56% con la stagione 7, nel 2022. A questo punto qualche dirigente illuminato capisce che è arrivato il momento di osare, promuovendo Fagnani in prime time. Ed è un successo.
La media dei telespettatori dell'ottava stagione vola a quota 997.000 telespettatori, con uno share al 5,52%. L'ultima puntata arriva al 7,26%, mentre la prima dell'ottava stagione batte tutti i record, con Fabrizio Corona ospite e 1.637.000 telespettatori, pari al 10,00% di share. La media finale si assesta al 7,17%, ma Belve 9 fa ancora meglio. Partenza al 10,38%, picco al 12,55% grazie a Fedez con la puntata numero due e chiusura con quasi 2 milioni di telespettatori e una media del 10,81%. Per Rai2, che da anni fatica enormemente con quasi qualunque tipo di programma in prima e/o seconda serata, una manna dal cielo, una zampata firmata Francesca Fagnani.