Becoming - La mia storia, la recensione: su Netflix uno sguardo sulla vita di Michelle Obama

La recensione di Becoming, il documentario distribuito da Netflix dedicato a Michelle Obama.

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Becoming - La Mia Storia: Michelle Obama in una scena del film

È facile immaginare perché un personaggio come Michelle Obama, moglie del primo presidente di colore della storia degli Stati Uniti, possa essere un soggetto estremamente affascinante per un documentario. Non solo negli USA, ma anche qui da noi e nel resto del mondo. Dopo quello dedicato ad Hillary Clinton prodotto da Hulu, Netflix decide di fornirci un altro ritratto di un'ex first lady: come vedremo in questa recensione di Becoming - La mia storia, però, il documentario prodotto dalla Higher Ground Prods. (gestita proprio dagli Obama) e diretto da Nadia Hellgren, se da una parte riesce a toccare tematiche interessanti e a mostrarci alcuni lati inediti di Michelle, dall'altra assomiglia fin troppo a uno spot promozionale.

Il tentativo di portare sul mercato qualcosa di coinvolgente e al tempo stesso originale e innovativo (che fornisca uno sguardo inedito sulla sua protagonista, per intenderci) è, a nostro parere, riuscito solo in parte. Michelle Obama è una donna di classe, intelligente e affascinante, e la versione autorizzata e attentamente calibrata di lei che ci viene mostrata le rende giustizia solo a metà.

Al seguito di Michelle durante il tour promozionale di Becoming

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Becoming - La Mia Storia: Michelle Obama durante una scena

Il documentario si apre con una delle prime presentazioni che Michelle fa del suo libro Becoming, quella che si svolge nella nativa Chicago e a cui partecipa una personalità televisiva del calibro di Oprah Winfrey. Il tour promozionale del suo libro diventa il cuore del film: dai dibattiti in stadi ghermiti di persone con host di fama internazionale come Conan O'Brien e Reese Witherspoon e dagli incontri con il pubblico che si mette in fila per una stretta di mano ed una copia autografata, ci spostiamo e scopriamo Michelle nei dietro le quinte, nei momenti più intimi e tranquilli con i suoi familiari e in alcune interviste a cuore aperto con Nadia Hellgren. Inoltre abbiamo anche la possibilità di vederla confrontarsi con teenager a un passo dall'ingresso al college, di cui ascolta paure e curiosità, aiutandoli a "volersi bene" e a destreggiarsi in un mondo in cui per i membri di certe minoranze la strada non è ancora spianata come dovrebbe essere. Quelli a tu per tu con i giovani adulti sono forse i momenti più interessanti del documentario, perché in determinate occasioni la telecamera sceglie di seguire alcuni di loro, raccontandoci qualcosa in più sulla loro vita e sulla realtà che si trovano ad affrontare (ma avremmo voluto che gli fosse dato un po' più di spazio).

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Becoming - La Mia Storia: una scena con Michelle Obama

Uno dei problemi di Becoming - La Mia Storia, a nostro parere, è proprio il tipo di struttura non lineare che si sceglie di adottare: le situazioni e le immagini si susseguono sullo schermo forse troppo velocemente, spostandosi frettolosamente da momento all'altro e da un tema all'altro. In più di un'occasione, ci siamo ritrovati a pensare che avremmo voluto saperne di più su un determinato argomento, che avremmo voluto approfondire di più una determinata tematica. Per fare un esempio, durante una delle presentazioni Michelle dichiara di aver fatto, insieme al marito, un periodo di terapia di coppia. La carriera politica di Barak Obama e la maternità, infatti, le avevano fatto perdere di vista i suoi obiettivi, e ha dovuto lavorare sodo su se stessa per riscoprisi e ritrovarsi. Questo discorso, che veicola tematiche estremamente interessanti, si ritaglia uno spazio piuttosto limitato all'interno della narrazione: è evidente che non si sia voluto scavare troppo nelle zone d'ombra della vita dell'ex first lady, mostrando solo che certi problemi sono già stati superati. È un peccato, perché ciò che ci affascina dei documentari (e delle persone a cui vengono dedicati) è proprio il loro coraggio nel mostrare le zone d'ombra, gli ostacoli e le difficoltà che sono, in un certo senso, così "universali". Becoming si limita ad accennare, ma non si prende mai il giusto tempo per approfondire.

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Leggere il libro o vedere il documentario?

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Becoming - La Mia Storia: Michelle Obama in un momento del film

Un'altra impressione che ci siamo fatti, nel corso della visione, è che questo documentario sia una specie di corollario per il libro - omonimo - scritto da Michelle. È come se Nadia Hellgren abbia dato per scontato che gran parte del suo pubblico avrebbe letto Becoming prima di vedere il suo film, ed è forse per questo che certe tematiche vengono trattate solo superficialmente. Noi il libro non lo abbiamo letto e quindi non possiamo saperlo: detto questo, però, il documentario potrebbe perdere di appeal per un pubblico non statunitense, che ha una conoscenza diversa della vita e di tutto ciò che circonda l'ex coppia presidenziale.

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Becoming - La Mia Storia: Michelle Obama in un'immagine

Vale quindi la pena di vedere Becoming - La mia storia? Per noi comunque si. Lo charme e il carisma di Michelle non potranno che catturare chi guarda: poterla osservare mentre interagisce con i suoi sostenitori, con i suoi collaboratori e con la sua famiglia ci permette di scoprire una persona dal fascino d'altri tempi, radicalmente diversa da coloro che si sono susseguiti a lei e al marito (che però si fa attenzione a nominare il meno possibile). Dopo aver visto questo documentario, ed aver scoperto come si diventa una first lady, non possiamo che chiederci che altro di nuovo (ed incredibile) si prospetta per Michelle Obama. Lei stessa durante il film ci dice più volte che non si sente definita come persona né dagli obiettivi politici di suo marito né dagli otto anni che ha passato alla Casa Bianca. Ecco, dopo Becoming anche noi siamo curiosi di scoprire che cosa le riserva il futuro.

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Conclusioni

Concludiamo questa recensione di Becoming sottolineando ancora una volta come il documentario distribuito da Netflix dedicato a Michelle Obama riesca, da una parte, a toccare tematiche interessanti e a mostrarci alcuni lati inediti dell'ex first lady, ma dall'altra assomigli fin troppo a uno spot promozionale, non rendendole pienamente giustizia.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Lo charme, il carisma e la grande intelligenza di Michelle Obama.
  • Certi tematiche che vengono toccate...

Cosa non va

  • ...ma purtroppo non sufficientemente approfondite.
  • Il documentaria sembra a tratti uno spot promozionale della famiglia Obama.