Based on a True Story, la recensione: la serie che voleva essere Only Murders in the Building

La recensione di Based on a True Story, la nuova crimedy con Kaley Cuoco e Chris Messina, che tanto sembra la risposta (non troppo riuscita) di Peacock a Only Murders in the Building. In streaming su RaiPlay.

Based on a True Story, la recensione: la serie che voleva essere Only Murders in the Building

Viviamo in tempi in cui il giallo è il nuovo nero, ma soprattutto in tempi in cui, dopo il successo mondiale di un certo genere di serie, la concorrenza prova ad avere il proprio titolo in scuderia per entrare nella partita, anche senza vincerla. Only Murders in the Building ha, si può dire, creato il genere crimedy mescolando l'ossessione per il crime, a partire dai podcast, alla comicità degli equivoci derivante dal voler diventare a tutti i costi detective dilettanti - e gli altri servizi streaming le sono andati dietro: Apple TV+ con The Afterparty, la stessa HULU con Morte e altri dettagli (che si è però rivelata essere piuttosto un mystery drama à là Knives Out). Infine Peacock con Based on a True Story, che aveva dalla sua anche il riportare in tv due volti molto amati, come spiegheremo nella nostra recensione, mentre la serie approda su RaiPlay dal 29 marzo, intanto che è già stata rinnovata per una seconda stagione.

Basato su una storia vera

Based On A True Story Kaley Cuoco Chris Messina 4
Based on a True Story: un'immagine dei protagonisti a bocca aperta

Uno degli elementi che sembra attirare principalmente il pubblico verso la passione per i true crime è proprio una delle parole del titolo. Sono infatti le storie vere ad attrarre maggiormente gli spettatori oggi, forse perché fa parte della curiosità ancestrale dell'umanità di spiare nel giardino del vicino ed è su questo che si basa la trama di Based on a True Story, come da titolo. Kaley Cuoco è Ava, un'agente immobiliare annoiata che inizia a vivere una crisi di mezza età insieme al marito Nathan (Chris Messina, già apprezzato in The Mindy Project e a proposito di crime in Sharp Objects e The Sinner), ex star del tennis che a causa di un proverbiale incidente è diventato insegnante al club. Entrambi cercano di vivere nuovamente quel brivido, nonostante ci siano delle importanti novità in arrivo, ed è soprattutto la donna a sentirsi improvvisamente soffocata da quella vita familiare tanto desiderata. È una grande appassionata di podcast true crime e ha un club del libro insieme alle amiche di romanzi gialli.

Tutto parte da un idraulico

Based On A True Story Chris Messina Tom Bateman
Based on a True Story: Chris Messina e Tom Bateman in una foto

Quando un giorno arriva a casa un idraulico, Matt Pierce (Tom Bateman, già visto nei due gialli Assassinio sull'Orient Express e Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh oltre che nella comedy Funny Woman), Ava si rende conto che potrebbe trattarsi di un pericoloso serial killer ricercato dalle autorità ma invece di chiamare la polizia, pensa di cogliere l'occasione per guadagnare fama, popolarità e soldi oltre a dare uno scossone al proprio matrimonio, e riesce a coinvolgere il marito in questa folle idea. Aprire un podcast true crime ("tanto lo fanno tutti e noi non siamo meno di nessuno") implicando anche il diretto interessato. Da qui inizia ovviamente una commedia degli equivoci che dovrebbe essere esilarante ma non sempre coglie nel segno, non riuscendo sempre a bilanciare i due elementi principali del genere crimedy.

Un cast e un montaggio fin troppo studiati

Based On A True Story Kaley Cuoco Chris Messina Tom Bateman
Based on a True Story: Kaley Cuoco, Chris Messina e Tom Bateman in una scena

Il trio protagonista sembra essere stato scelto con la doppia esperienza comica e thriller, ma forse sembra essere troppo figlio "dell'algoritmo", così come alcune situazioni che vengono a crearsi lungo gli otto episodi della prima stagione. Apprezzabile la durata di questi ultimi che rende Based on a True Story una crimedy a tutti gli effetti ma il montaggio sincopato rende ancora una volta tutto fin troppo "pensato a tavolino" per ottenere un certo tipo di successo e risultato, e come sappiamo questo spesso vuol dire una resa meno spontanea e più forzata nella messa in scena.

Based On A True Story Kaley Cuoco
Based on a True Story: una scena con Kaley Cuoco

Kaley Cuoco sembra ancora troppo reduce da Cassie Bowden in The Flight Attendant, coinvolta in omicidi e cospirazioni suo malgrado, e Chris Messina e Tom Bateman sembrano provare il più volte ad andarle dietro, come del resto fa il personaggio di Nathan con Ava, assecondando le sue follie e fissazioni pur di provare a salvare il loro matrimonio in crisi. Ancora una volta, quindi, la storia funge da denuncia verso le ossessioni, di qualunque tipo siano (anche verso i social media e la società dell'immagine) e fino a dove possano portare. Nonostante questo funziona la chimica sia tra i finti marito e moglie sia nel triangolo improbabile messo in piedi dallo show, peccato che il risultato complessivo non abbia una formula altrettanto vincente.

Conclusioni

Abbiamo parlato di eredità e di replica del successo di Only Murders in the Building nella recensione di Based on a True Story perché è questo che ha provato a fare Peacock con questa nuova crimedy, disponibile in Italia su RaiPlay. Purtroppo il risultato è più ammiccante che riuscito, nonostante la bravura degli interpreti e la loro doppia esperienza comica a thriller. Anche regia e montaggio sembrano fin troppo studiati a tavolino piuttosto che creati con un intento "nuovo" e artistico.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.3/5

Perché ci piace

  • Il trio protagonista.
  • La denuncia dell’ossessione per il (true) crime e dove questa può portare.
  • La commedia degli equivoci…

Cosa non va

  • …non riuscita fino in fondo però.
  • Ava Bartlett è troppo debitrice di Cassie Bowden.
  • Regia, montaggio, scrittura: tutto sembra troppo creato “con l’algoritmo”.