Barely Lethal - 16 anni e spia, la recensione: un'agente segreta al liceo

La recensione di Barely Lethal - 16 anni e spia, film dove la protagonista è un'adolescente addestrata per uccidere che si ritrova alle prese con un turbolento coming-of-age. Su Rai4 e RaiPlay.

Barely Lethal - 16 anni e spia, la recensione: un'agente segreta al liceo

L'adolescenza è uno dei periodi più belli ma anche più complicati nella vita di un individuo, pronto ad affrontare situazioni sia felici che difficili che lo mettono a dura prova, contribuendo spesso in maniera determinante al relativo percorso di formazione. E che dire del liceo, tra le cui aule nascono primi amori o si infrangono rovinose delusioni, luogo simbolo nel tragitto di crescita destinato a idealizzare uomini e donne di domani.

Barely Lethal: Hailee Steinfeld minacciata da Samuel L. Jackson
Barely Lethal: Hailee Steinfeld minacciata da Samuel L. Jackson

Come vi raccontiamo nella recensione di Barely Lethal - 16 anni e spia, la protagonista del film in questione ha un ulteriore scoglio da superare, in quanto non mai avuto un'infanzia come tutte le sue coetanee: è infatti un'implacabile agente segreta al servizio di una misteriosa compagnia, che l'ha accolta tra le proprie fila ancora infante per istruirla all'arte della guerra.

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Barely Lethal: Hailee Steinfeld in una scena

Conosciuta con il nome in codice di Agente 83, la Nostra è orfana di genitori ed è stata istruita dal suo rude boss, Hartman, che la usa spesso per missioni pericolose sotto copertura: d'altronde chi sospetterebbe mai di una ragazzina? 83 è la migliore, tanto da essersi attirata l'invidia e l'ostilità della sua collega 84, pronta a tutto pur di fargliela pagare. L'ultimo incarico vede 83 dare la caccia alla pericolosa terrorista e trafficante d'armi Victoria Knox, ma durante i tentativi di catturarla finisce per separarsi dal resto del gruppo e decide di non rispondere ai messaggi radio; 83 coglie infatti l'occasione di abbandonare per sempre la vita da spia e potersi costruire una nuova identità. Assunto il nome di Megan, si spaccia come una studentessa canadese pronta a partecipare al programma di scambio scolastico e trova ospitalità presso una famiglia nella piccola comunità di Newtown, dove comincia a frequentare il liceo locale. Ma il suo passato è ovviamente destinato a bussare ancora alla porta...

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Squadra che vince...

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Barely Lethal: Jessica Alba e Samuel L. Jackson in una scena del film

Molti di voi ricorderanno un piccolo cult degli anni Novanta come Un agente segreto al liceo (1991) e qui sembra di ritrovarsi di fronte ad un aggiornamento agli standard moderni, con tanto di protagonista femminile pronta ad affrontare le insidie di una scuola che rispetta i canonici standard dei teen-movie. Non è un caso che Megan/83 sia pronta a dribblare alcuni potenziali pericoli proprio grazie alla sua passione per le pellicole adolescenziali, nelle quali ha riversato le sue aspettative di quell'infanzia perduta. Barely Lethal offre un'ora e mezzo di innocuo ma gradevole divertimento a tema, con tutti i vari step obbligatori a far capolino, triangolo romantico incluso: la protagonista infatti si ritroverà a scegliere tra un affascinante rockstar e un timido tecnico delle luci, con il pubblico che ovviamente sa già dove si indirizzerà la preferenza finale.

Semplice e scorrevole

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Barely Lethal: Hailee Steinfeld in una scena del film

Un film che non offre troppe sorprese ma ripercorre con una certa dimestichezza i topoi del filone, potendo inoltre contare su un cast all'altezza. In ruoli secondari o da guest-star troviamo infatti nomi del calibro di Samuel L. Jackson e Jessica Alba, con nemesi affidata alla Sophie Turner di Game of Thrones e il ruolo principale che può contare sullo sprintoso carisma di Hailee Steinfeld, attrice ormai ben conosciuta dal grande pubblico. Discrete scene d'azione, sempre virate su una verve comica improbabile - con tanto di inseguimento d'auto improvvisato - accompagnano così i turbamenti adolescenziali della protagonista, con tutti i pro e i contro del caso. Barely Lethal - 16 anni e spia intrattiene con relativa semplicità ma non può certo definirsi originale e difficilmente vale una seconda visione.

Conclusioni

Una sedicenne che è stata cresciuta come un'infallibile agente segreta, ma sogna un'adolescenza come tutte le sue coetanee, sfrutta l'occasione propizia per fingersi morta durante una missione e ricominciare da zero, iscrivendosi a un liceo e trovando ospitalità in una famiglia che la crede una studentessa canadese. Ma non sarà facile chiudere i conti con il proprio passato... Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Barely Lethal - 16 anni e spia, ci troviamo davanti a un film che ripercorre le classiche dinamiche dei teen-movie americani, con il tipico coming-of-age al femminile complicato dal fatto che la protagonista sia una spia addestrata ad uccidere, pronta ad affrontare finalmente la sua doppia vita al fine di costruirsi un nuovo futuro. Un divertimento usa e getta, gradevole ma innocuo, che può contare su un eterogeneo cast capitanato da Hailee Steinfeld.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
2.2/5

Perché ci piace

  • Divertente senza troppe pretese.
  • Solido cast, a cominciare dalla protagonista Hailee Steinfeld.
  • Un paio di battute più sporche del previsto.

Cosa non va

  • Innocuo e, volutamente, prevedibile.
  • Un film che scorre veloce ma si dimentica in fretta.