È già dai primi minuti che abbiamo capito che Barbie non sarebbe stato un film come gli altri (qui la nostra recensione). È un blockbuster, certo, ma è capitato nelle mani sapienti di Greta Gerwig e Noah Baumbach, rispettivamente regista e sceneggiatrice, e sceneggiatore che, insieme, hanno sempre realizzato ottime cose. Sono dei piccoli Woody Allen, logorroici, brillanti, colti. E, ovviamente, cinefili, pazzi per il cinema. La prima citazione, la più bella del film, arriva nella prima scena, e da lì per un cinefilo un film come questo diventa un vero e proprio godimento. Ecco allora tutte le citazioni di Barbie. Cioè, non proprio tutte... sono talmente tante che sono sicuro ne troverete ancora delle altre.
1. 2001: Odissea nello spazio
Nella prima scena di Barbie, la famosa bambola appare nel nostro mondo - con il suo primo costume da bagno, a righe orizzontali bianche e nere - enorme e solitaria in un pianeta deserto, come il monolite di 2001: Odissea nello spazio di Kubrick, con la musica di Così parlò Zarathustra di Richard Strauss. Da quel momento, nulla sarebbe stato come prima. Le bambine, che prima giocavano con i bambolotti, quelli a forma di bebè, e quindi erano destinate a giocare ad essere madri, ora non dovevano più farlo. Barbie, che aveva le sembianze di una donna adulta, poteva essere qualsiasi donna. E così quelle bambine potevano diventare quello che volevano. In pieno stile Kubrick, allora, alla comparsa del "monolite" Barbie la bambine, con i loro bambolotti, cominciano a distruggere le tazzine da tè con cui giocavano, come le scimmie del film facevano con le ossa trovate che diventavano armi. Stanley Kubrick tornerà ancora, con un accenno a Shining e alla telepatia.
2. The Lego Movie
Barbie dichiara subito la natura di giocattolo della bambola, il suo vivere in un mondo che è quello dei giochi, e il suo essere destinata ad essere "giocata" da qualcuno. È quello che avveniva in The Lego Movie, ma la sua natura era svelata solo alla fine del primo film. Solo dopo aver visto tutto il film, uscivamo dal mondo Lego per capire come un papà e un figlio stavano giocando con quei pupazzetti Lego, e quello che avveniva lì era la conseguenza delle loro azioni (cosa che avveniva in un vecchio episodio de Ai confini della realtà). E sapete chi era quel papà che giocava con i Lego? Era Will Ferrell, presente anche in Barbie, dove interpreta il grande capo della Mattel. Dichiarare subito la natura di giocattolo di Barbie permette una serie di gag molto divertenti, come il fatto di uscire di casa senza scendere le scale, o bere e mangiare senza che ci sia niente nei recipienti.
3. The Truman Show
E, in quanto mondo dei giocattoli, quello di Barbie è un mondo dichiaratamente fittizio, dove tutto è chiaramente di plastica. Ricordate quella canzone? "Life in plastic is fantastic". E allora le case, le macchine sono tutte evidentemente di plastica. Ma tutto è ancora più evidente quando arriviamo in spiaggia: anche la sabbia e le onde del mare sono fintissimi, tanto che Ken ci va a sbattere. Ed è proprio l'idea del mare quella che ci fa pensare di più a The Truman Show di Peter Weir. Ricordate il Truman di Jim Carrey che navigava quel mare finto (nel senso che era messo lì ad arte, ma l'acqua ce l'aveva) prima che finisse ad andasse a sbattere contro un muro colorato con le tinte dell'orizzonte? Ecco, Barbie Land è un po' come il set di The Truman Show un mondo finto, costruito appositamente dove si muovono persone più o meno inconsapevoli di essere lì e del perché.
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4. Nirvana e Westworld
Ed è proprio questo che avvicina Barbie a Nirvana, il rivoluzionario film di Gabriele Salvatores. Non crediamo sia nei riferimenti di Greta Gerwig, essendo un film italiano, ma le assonanze tra le due storie sono molte. Nirvana ci è venuto in mente quando Barbie pronuncia la frase "pensate mai alla morte?". E poi subito dopo, quando le viene svelata la sua natura di gioco, e, per di più, il fatto che nel mondo reale ci sia qualcuno che gioca con lei. La storia è simile a quella di Nirvana, dove Solo acquista la consapevolezza di essere il personaggio di un videogioco, destinato a fare sempre le stesse cose (e a morire sempre). Per cui va alla ricerca di Jimi, il creatore del videogame, perché lo cancelli definitivamente, e lo liberi. Ma Barbie è anche come la Dolores Abernathy di Westworld, nel momento in cui acquista coscienza di sé e di essere, suo malgrado, un gioco per gli ospiti del parco a tema.
5. Matrix
E, volendo, la lista potrebbe essere lunga. Barbie, infatti, fa riferimento a qualsiasi film parli del passaggio tra due mondi. Matrix è ovviamente uno di questi. Ma viene citato in maniera abbastanza chiara, e anche ironica, nel momento in cui Barbie Stramba mette Barbie davanti a una scelta. Scarpe con il tacco e quindi rimanere nel mondo fittizio, o comode Birkenstock e scoprire il mondo reale? è un po' come pillola rossa o pillola blu, uno dei momenti di Matrix rimasti nella storia. Però Neo aveva la scelta. Barbie, come le dice Barbie stramba, non ce l'ha. Era uno scherzo. Ci sono solo le scarpe comode e il mondo reale.
6. Toy Story 3
C'è anche Ken nel mondo di Barbie. Ma, mentre Barbie può essere qualsiasi cosa, lui può essere solo Ken. Già Toy Story 3 - La grande fuga, se ricordate, aveva definito chi era. Era sì un personaggio maschile, ma in fondo era un giocattolo per bambine. E come tale era costruito a misura di bambina, con vestiti sgargianti e appariscenti. E così, nel film Pixar, Ken ci sembrava un po' ridicolo, una Barbie al femminile. Era Vanesio e anche un po' infido. A un certo punto si comportava anche un po' da cattivo. Come il Ken di Ryan Gosling. Ma non è l'unico riferimento a Toy Story 3. Nella parte in cui siamo nel mondo reale e conosciamo il personaggio di America Ferrera, scopriamo che è mamma di un'adolescente che con le Barbie non ci gioca più. Vediamo proprio un momento in cui le bambole vengono messe da parte. E l'abbandono dei giocattoli da parte dei bambini che crescono è proprio il tema caro chiave di Toy Story 3.
7. Rocky
Arrivati nel mondo reale, Barbie scopre il patriarcato con sgomento. Ken invece lo scopre con piacere. Per lui è un mondo fatto di cavalli, hard rock, Ronald Reagan e... Sylvester Stallone. Sì, vediamo Sly nell'effigie del suo personaggio di culto, Rocky. E lo vediamo indossare un'improbabile pelliccia, che era possibile solo negli anni Ottanta. Un look che Ken, tornato a Barbie Land per portare il patriarcato, indossa orgogliosamente. Si tratta di una scelta precisa di Greta Gerwig. "Amo Sylvester Stallone" ha dichiarato. "E amo tutti quei film di Rocky. Li amo molto. È stata una cosa che abbiamo deciso molto presto, in realtà. Quando io e Ryan Gosling ci scambiavamo molti messaggi, abbiamo scoperto di condividere entrambi l'amore per Sylvester Stallone. E poi abbiamo parlato del suo look negli anni '70 e di quanto fosse fantastico. Si vestiva davvero come un vero uomo. E abbiamo pensato: è un buon punto di partenza. Ci sono delle immagini favolose di lui, soprattutto nei film di Rocky".
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8. Il padrino
C'è un altro grande classico degli anni Settanta nel mondo di Barbie. È Il padrino, il capolavoro di Francis Ford Coppola. Il Ken interpretato da Kingsley Ben-Adir, convertito al patriarcato, sta vedendo questo film, secondo lui molto "maschile". Una delle Barbie, che deve distrarlo per prendere tempo, gli dice di non averlo mai visto e di spiegargli il film. E lui si lancia in disquisizioni da critico cinematografico.
9. Flashdance, Grease, Top Gun
Sempre nel momento di Ken e del patriarcato, Barbie diventa un musical, sulle note di I'm Just Ken, la canzone scritta appositamente per il film in cui Ken si mette a nudo. A un certo punto la scena esce da Barbie Land ed è ambientata in una scenografia astratta, che rimanda ai musical degli anni Settanta e Ottanta. Se look e mosse rimandano a Grease, la musica, diventata tecnopop e a base di sintetizzatori, rimanda a quella di Flashdance. Ma ci potete vedere tante cose, anche Staying Alive. Ma, nel momento patriarcato di Ken c'è anche una partita di pallavolo in spiaggia che richiama espressamente quella di Top Gun.
10. Le Spice Girls
Come vi raccontavamo a proposito della colonna sonora, a un certo punto di Barbie arriva Spice Up Your Life, una delle canzoni più famose delle Spice Girls. È il momento in cui Barbie Stereotipo (Margot Robbie) va a casa di Barbie Stramba, e conosce la sua storia. in questo caso è stata una scelta di Margot Robbie, che ha dichiarato di aver amato molto la band, che in qualche modo ha dettato la sua idea di femminismo.
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11. Orgoglio e pregiudizio e Il diario di Bridget Jones
Quando, tornata dal mondo reale, Barbie non è più in sé, diventa subito Barbie depressione. E allora di questo mood fa parte un classico delle ragazze tristi. Guardare all'infinito la miniserie della BBC del 1995 di Orgoglio e pregiudizio, con Colin Firth nei panni di Mr. Darcy. Se ricordate, era un caposaldo dei momenti di crisi della protagonista de Il diario di Bridget Jones, che adorava il personaggio di Darcy. Tanto che il protagonista del libro era ispirato a lui, e nella versione cinematografica sarebbe stato interpretato proprio da Colin Firth.
12. Il mago di Oz
Chiudiamo con un classico dei classici, Il mago di Oz. Quando Barbie prende la strada che la porta da Barbie Land verso il mondo reale lo fa viaggiando su una strada lastricata di mattoni rosa. Che fa venire in mente immediatamente la strada di mattoni gialli percorsa da Dorothy ne Il mago di Oz.