L'importanza dei ricordi e delle ispirazioni. È di questo che abbiamo parlato, in occasione della presentazione romana di Bang Bang Baby, la serie Amazon Prime Video original italiana, disponibile sulla piattaforma dal 28 aprile con i primi cinque episodi. Abbiamo incontrato il regista e supervisore artistico Michele Alhaique e gli attori Dora Romano, che interpreta la matriarca dei Barone, Nonna Lina, detta anche "Nonna Eroina", e Antonio Gerardi, che presta volto e corpo al cugino Nereo Ferraù, che dalla Calabria arriva a Milano pronto a scoprire cos'è accaduto al fratello Salvo. Una donna che deve farsi largo in un mondo di uomini come quello dell'Ndrangheta e un uomo con la testa non proprio a posto, terribilmente appassionato di George Michael e della sua musica. Ecco cosa è emerso in quest'intervista a Michele Alhaique, Dora Romano e Antonio Gerardi per Bang Bang Baby.
La video intervista al regista e al cast
Bang Bang Baby, l'importanza dei ricordi
Nella serie Alice parla dell'importanza dei ricordi e del nostro passato, che a volte dimentichiamo per via di un trauma. C'è un ricordo del vostro passato che vi dispiacerebbe proprio dimenticare?
Michele Alhaique si conferma un regista anche nella riposta: Mi dispiacerebbe dimenticare le domeniche che passavo a vedere i film, da Tarkovskij a Kubrick, quand'ero molto piccolo, non avrò avuto nemmeno dodici anni. Poi dici che sono serioso... te credo (ride).
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Dora Romano: Avevo circa sei anni e dissi ai miei genitori che volevo fare la ballerina. E loro mi dissero "Che vuò fà tu? Tu devi studià, non devi perdere tempo". Avevo solo sei anni e l'unica cosa che potevo fare era ascoltare la radio. C'era già la televisione nonostante io sia molto antica, perché sono quarant'anni che sono una "nuova risorsa" (ride). Noi abitavamo al quarto piano in un vicolo, io mi mettevo penzoloni fuori dal balcone e cantavo con tutta la voce che avevo, e quello era un bel momento che mi dispiacerebbe perdere.
Antonio Gerardi: Ho sempre lavorato alla radio, quindi degli anni '80 ricordo la musica, la musica è un po' il riepilogo della propria vita. Quando senti una canzone, questa ti riporta inevitabilmente indietro. In quegli anni lavoravo come disk jockey per questa piccola emittente radiofonica, quindi i ricordi sono legati al passare i pomeriggi così.
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Bang Bang Baby, l'importanza delle ispirazioni
Michele tu hai detto che per Bang Bang Baby ti hanno ispirato i fratelli Cohen. L'ho trovato un aspetto interessante perché nella loro filmografia ci sono due figure ricorrenti, l'inetto e il risolutore. Li vediamo anche in questa serie secondo te?
Michele Alhaique: Sicuramente Alice rispecchia un po' la figura del risolutore, sia nella sua vita intima per risolvere i suoi problemi e i suoi vuoti, sia nella sua vita privata dove affronta il mondo criminale in maniera risolutiva. Gli inetti sono personaggi tali ma che in qualche modo si riscattano, col passare degli episodi. Mi viene in mente il personaggio di Gabriella, che insegue un po' sempre se stessa e il modo giusto di stare al mondo. In qualche modo è sempre impreparata a quello che si trova davanti, ma con l'andare avanti della storia si riscatta.
La facciamo la sitcom spin-off "Casa Barone" (vista nel secondo episodio), perché io la vedrei immediatamente. Anche se fosse un "Nonna Lina" al posto di "Nonno Felice".
Michele Alhaique: Lo faremo (ride). Adesso ci mettiamo d'accordo e troviamo una soluzione.