"Bang Bang Baby è uno dei primi progetti portati ad Prime Video. Prima ancora che ci fossi io" sono queste le parole di Nicole Morganti e sono queste che hanno iniziato la presentazione romana alla stampa della nuova serie Amazon Original italiana, disponibile dal 28 aprile in piattaforma con i primi cinque episodi (gli altri cinque arriveranno il 19 maggio). Georgia Brown la direttrice degli originals europei si era subito innamorata del pitch, a quel punto è intervento il produttore Lorenzo Mieli di The Apartment, società del gruppo Freemantle: "Ci eravamo imbattuti in una storia vera, quella di Marisa Merico, un coming of age in un contesto più che disfunzionale. Subito dallo stile e dalle modalità di racconto abbiamo voluto fare una cosa diversa, entrare nella testa di una ragazzina degli anni '80. Volevamo che l'immaginario pop diventasse una forma narrativa senza che risultasse pretestuosamente un gioco di stile. Volevamo creare il prototipo di un progetto che non esisteva, pur prendendo spunto da altri".
Bang Bang Pandemia
Presentato a Febbraio 2020 subito prima della pandemia, come ricorda Nicole Morganti, "Bang Bang Baby rappresenta la linea editoriale di Prime Video, la commistione di generi e la casa dei talenti, affermati e soprattutto emergenti da affiancare ai primi, sia davanti che dietro la macchina da presa. Siamo tanto creativi quando esecutori nelle nostre intenzioni".
"Tutto è partito dallo spunto di cronaca, quello di Marisa Mericho, che è rimasto nella sceneggiatura. Un'adolescente - oggi donna - (nella serie Arianna Becheroni) che scopre che il padre non è morto ma vivo e appartenente a una cosca dell'Ndrangheta calabrese a Milano, diventando poi una criminale lei stessa, andando a conoscere la famiglia con a capo la persona che ha ispirato Nonna Lina (nella serie Dora Romano)". Michele Alhaique, regista di molti degli episodi e supervisore artistico del progetto, ci tiene a precisare come l'approccio del linguaggio di questa serie sia stato un lungo processo e la pandemia gli abbia dato il tempo necessario a metterlo in atto: "I copioni erano ricchi di toni e di generi che mi avevano spaventato all'inizio ma per fortuna c'è stato il lockdown che mi ha dato il tempo di ragionare e lavorare a lungo sulla messa in scena. Trovare il tono giusto che tenesse in piedi lo scheletro del racconto. Un'Alice nel paese tutt'altro delle meraviglie. Utilizzare grandangoli e grandi panoramiche, e tre occhi diversi lungo tutta la serie per provare a sentire il respiro, prendere Alice per mano e provare con lei ciò che sente. Non ci sono mai scene di passaggio, c'è un movimento emotivo continuo, non ci sono establishing shot".
Bang Bang Baby, la recensione della prima parte: Bang Bang alla serialità italiana
Bang Bang Family
A questo punto è lo stesso Adriano Giannini, interprete del padre di Alice, Santo Maria, a chiedere ad Alhaique le sue ispirazioni visive per lo show: "Me l'ha fatta il primo giorno di riprese questa domanda, ma non volevo rispondere, ora mi tocca (ride). Sono copioni interpretabili, se l'avesse girata un altro regista sarebbe stata completamente diversa. C'era tutto un cinema che mi entrava sottopelle e non sapevo come metterlo in scena, io in streaming mi rivedo i vecchi film piuttosto che i nuovi del resto: Lynch, Refn (serie Amazon incompresa, meravigliosa), Tarantino, i Fratelli Cohen sono stati tutti un riferimento importante. Anche il film Tre manifesti a Ebbing, Missouri che ho amato molto".
I personaggi vivono dei forti contrasti, a partire dalla protagonista: "È una ragazzina molto dolce, ha una grande timidezza e insicurezza che riesce a mettere da parte per amore del padre. Subirà tanti cambiamenti, anche negli episodi successivi". Le fa eco Lucia Mascino, volto e voce della madre Gabriella: "I personaggi sono tondi e non piatti. Di solito si raccontano le madri dolenti a casa, invece Gabriella cerca qualcuno a cui appoggiarsi e quindi è seduttiva, distratta e egocentrica, non così materna, nella prima parte soprattutto. Ma partendo da lì viene fuori una grande solidità affettiva, c'è una parte che viene fuori da sé, dalla scrittura e dal montaggio. Io ho respirato grande serietà nel lavoro fatto insieme sul set, un'asticella molto alta da parte di tutti". Aggiunge Giannini, che "di Santo ha solo il nome, forse (ride). Il contrasto è di avere il sangue criminale e l'istinto paterno improvviso. Santo è un cattivo plagiatore e manipolatore, un seduttore, cerca di salvarsi attraverso l'aiuto della figlia ritrovata".
Bang Bang Family Part 2
Tra i tanti ruoli della sua carriera, più recentemente la ricordiamo come la Maestra Oliviero ne L'amica geniale, altra produzione distribuita a livello internazionale, e la Signora Gentile in È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino. Stiamo parlando di Dora Romano che ha raccontato la sua Nonna Lina, la madre di Santo e la nonna di Alice: "La famiglia primaria è quella della Santa, dell'organizzazione mafiosa e poi quella dei consanguinei, soprattutto per l'Ndgrangheta calabrese. Il suo scopo è quello di entrare come prima donna nella Mammasantissima, gestire una famiglia che non è all'altezza di un'organizzazione criminale. Quindi è una donna che ha ben chiari i propri obiettivi".
Continua poi: "Si fa un giuramento (quello che si vede nel primo episodio, ndr) per il quale si devono anche uccidere dei consanguinei, a volte. Ho potuto lavorare tantissimo sulla cattiveria e sull'assenza di scrupoli di questo personaggio, che riesce ad accogliere la nipote come una nonna, pur gestendo gli appalti a Milano come "l'affare Malpensa". Un divertimento attoriale enorme. Mi sono sentita accolta, sostenuta e approvata in un lavoro faticoso. D'altronde quando un progetto è valido si realizza con fatica".
A questo punto tocca a Antonio Gerardi, che interpreta Nereo Ferraù che arriva dalla Calabria per scoprire la verità sulla scomparsa del fratello Salvo: "In parole povere è un bambino nel corpo di uomo, che ogni tanto viene fuori, ha seri problemi e ne crea altrettanti. Mi sono divertito come Dora. Mi sono trovato di fronte a una produzione immensa, per me mai vista prima, c'era addirittura un mio doppione sul set tanto che pensavo che all'ultimo momento mi avessero sostituito (ride)! Nereo è un fan sfegatato di George Michael, un sognatore che voleva davvero essere sul palco. Uno deve stare attento a quello che sogna, perché poi i sogni si avverano".
Bang Bang Baby, Michele Alhaique: "Facciamo la sitcom spin-off Casa Barone!"
Casa Barone
Non c'è solo la sitcom "Casa Barone" nel secondo episodio come riferimento agli anni '80, ma ogni puntata ha una reference di quel periodo, come racconta Alhaique, ad esempio i videogame come Pac-Man. D'altronde come dicono gli sceneggiatori Valentina Gaddi, e Sebastiano Melloni: "Bang Bang Baby è un crime teen drama con una spruzzata di black comedy".
Come protagonista è stata scelta Arianna Becheroni, vista solamente in Mio fratello rincorre i dinosauri finora, una giovane donna emergente, così come Madame che ha composto la canzone della colonna sonora, scritta in pochissimi giorni. Una compilation sistemata al montaggio, dove è stato accentuato ancora di più il fattore anni '80 per raccontare il percorso emotivo della protagonista (c'era un consulente musicale sul set, solo brani fino al 1986, a parte uno). Interviene il produttore Lorenzo Mieli: "Non sono gli streamer a insegnarcelo ma il nostro lavoro, è vero che a volte ci sono prodotti che puntano sul pacchetto più che sul contenuto, qui siamo stati fortunatamente accompagnati fin dall'inizio. Michele secondo me ha messo in scena quei momenti di cui parlavamo prima: potevano essere solo esercizi di stile e invece sono i passaggi emotivi più importanti della protagonista. Un'esplosione di sentimenti vera e propria".
La parola torna di nuovo a Becheroni: "Ho sentito fin da subito un senso di pressione e responsabilità, mi sono detta che non potevo giocarmela male. Al tempo stesso il percorso che mi ha guidato fino alla fine delle riprese è stato più facile di quanto mi aspettassi, perché produttori, attori e registi mi hanno coccolata e protetta come dei genitori sul set. È stata un'accademia di vita a livello professionale e anche a livello umano. Io e Michele abbiamo iniziato a costruire il personaggio di Alice da tre mesi prima dell'inizio delle riprese".
Bang Bang International
Sulla distribuzione mondiale attraverso Prime Video della serie, Becheroni pensa che l'opportunità internazionale sia grandissima per ognuno di loro e per l'Italia come Paese, il cinema si evolve e bisogna abbracciare l'evoluzione. Concorda Nonna Dora Romano: "Lo streaming è lo strumento del futuro, va a discapito dello spettacolo dal vivo, ma il futuro si costruisce a seconda di quello che succede nel presente, e il Covid ha cambiato moltissime dinamiche. È tanta roba (ride) ma mi era già successo con L'Amica Geniale. Siamo in globalizzazione, dal virus alle serie tv, dobbiamo farcene una ragione". Chiude Mascino: "Cerco di non pensarci troppo. Stiamo calmi, vediamo che succede, anche se siamo tutti molto emozionati".