Diventare maggiorenni e non accorgersene. Almeno apparentemente. Questa sera su Rai1 andrà in onda la diciottesima finale di Ballando con le Stelle, adattamento del talent show britannico Strictly Come Dancing arrivato in Italia nel lontano 2005, con Milly Carlucci e Paolo Belli conduttori. 18 anni dopo nulla è cambiato. Milly Carlucci e Paolo Belli sono sempre lì, così come l'Auditorium Rai del Foro Italico di Roma che accoglie le medesime scenografie dove per 3 mesi l'anno viene scongelato Guglielmo Mariotto, unico giurato da sempre presente in tutte le 18 edizioni. Seguono Ivan Zazzaroni, Carolyn Smith, Fabio Canino a quota 15 e Selvaggia Lucarelli a quota 8. Molti li avranno dimenticati, ma tra i giurati in passato si sono visti anche Amanda Lear, Heather Parisi, Rita Rusic, Morgan e Lina Wertmüller, solo per fare alcuni nomi.
Sempre tutto felicemente uguale
Ma da otto edizioni nulla cambia in quel di Ballando con le Stelle, per la gioia di Milly Carlucci che da sempre plasma il proprio programma di punta a sua immagine e somiglianza, con regolamenti in cui tendenzialmente succede un po' di tutto, a sensazione di autori e conduttrice, in base a dove tira il vento e soprattutto l'Auditel, che al cospetto del tempo che avanza mai ha realmente deluso le aspettative.
Merito anche di un lavoro di casting che Ballando con le Stelle ha sempre saputo fare con invidiabile e invidiate capacità. Per anni Milly Carlucci ha voluto solo concorrenti "vergini", ovvero mai apparsi in nessun altro reality e/o talent. Poi ha dovuto inevitabilmente cedere all'usato più o meno sicuro, causa opzioni sempre più scarse, riuscendo comunque a compiere spesso e volentieri autentici colpi da maestra, grazie non solo a ricchi cachet ma anche all'eleganza e alla gioia del ballo, da condividere in prime time Rai senza obbligatoriamente cedere a quel trash estremo altrove nel frattempo diventato la norma.
Meno ballo e più polemiche
O almeno così era, perché con il tempo anche Ballando con le Stelle ha ceduto alle polemiche, ai litigi, agli scontri verbali. Tra giurati e concorrenti, tra giurati e giurati, tra concorrenti e concorrenti. Sua maestà Milly, che è la rappresentazione plastica della Democrazia Cristiana televisiva, non si è mai scomposta, ha il più delle volte finto stupore, sorriso forzatamente e raffreddato gli animi, con la gioia di chi dinanzi a cotante urla pregusta picchi di share e home page da lei riempite.
Questa diciottesima edizione che volge al termine non è stata ovviamente da meno. Selvaggia Lucarelli, vera "polemista" dello show, vena critica al fianco di giurati troppo spesso apparsi docili e mansueti, è finita al centro di uno scontro con Ricky Tognazzi, sua moglie Simona Izzo e Teo Mammuccari, a sua volta riuscito nell'impresa di far perdere le staffe al solitamente impeccabile e british Antonio Caprarica. Si mormora che abbiano dovuti dividerli fisicamente, al termine di un'infuocata diretta in cui l'ex Iena aveva dato del "cane" al giornalista.
Come annacquare la gara
Nel frattempo le prime tre infinite puntate di questa 18esima edizione non hanno incredibilmente e insensatamente partorito nessun eliminato. Solo alla 4a puntata sono cadute due teste, ovvero Lino Banfi, che si è ritirato, e Ricky Tognazzi, eliminato provvisoriamente in attesa dell'eventuale ripescaggio finale. 7 giorni dopo è toccato a Rosanna Lambertucci, in ballottaggio sin dalla prima, mentre con la sesta puntata è andata a casa Paola Perego, poi ritiratasi definitivamente per infortunio cancellando l'ipotesi ripescaggio. Con la settima è toccato a Carlotta Mantovan e Antonio Caprarica, a sua volta ritiratosi. La puntata numero 8 ha visto Giovanni Terzi escluso provvisoriamente e subito riammesso grazie ad una "wild card". In semifinale è stata invece ripescata un'incredula Lambertucci, più volte salvata e miracolata da un pongoregolamento che neanche Amici di Maria ai primi anni di messa in onda.
Questo vuol dire che dopo nove puntate in finale, che vede Wanda Nara annunciata vincitrice sin dalla prima prova di ballo di novembre davanti a Simona Ventura, dei 12 concorrenti iniziali addirittura in sette si contenderanno l'ambita coppa, con 2 ritirati e appena 3 eliminati, ovvero Tognazzi, Perego e Mantovan. Frutto, come detto, di un cervellotico regolamento che tra tesoretti e wild card da tribuni e giuria popolare, cuoricini social e ripescaggi fa un po' come gli pare, allunga il brodo della diretta e annacqua la competizione. Mai nella storia del programma c'erano stati così pochi eliminati nel corso della gara, mentre solo nel 2020, con l'edizione numero 15, si era giocata una finale con sette concorrenti, ma su 13 ballerini come nelle 7 precedenti edizioni e non con 12 come quest'anno.
La gioia Auditel
A trarne giovamento, chiaramente, è l'Auditel, perché Ballando con le Stelle ha anche in questo 2023 confermato un trend di crescita più o meno costante, puntata dopo puntata, come visto negli ultimi anni. Partito con 3.228.000 telespettatori pari al 22.54% di share, è salito al 23,20% dopo un mese, al 25,00% con la sesta puntata e ha raggiunto i 3.334.000 telespettatori allo scoccare del 2° mese. In nove settimane Milly Carlucci ha perso la sfida con la concorrenza diretta di Canale5 in cinque occasioni, sempre contro Maria De Filippi, vincendo le successive quattro contro il meglio di Tu Si Que Vales e tre puntate del Grande Fratello.
Con la finalissima di sabato 23 dicembre Ballando calerà la propria personale cinquina, pareggiando così il numero di sfide vinte con il principale competitor, e con la granitica certezza di aver chiuso per il 17esimo anno su 18 con una media ben oltre il 20% di share. Solo nel 2017 si chiuse la baracca con il 19% medio. "Mai più!", avrà quasi certamente tuonato Milly Carlucci, e tra puntate infinite, riempitive polemiche, inediti aneddoti puntualmente venuti a galla, proposte di nozze in diretta tv, lacrime tra parenti vari e concorrenti resuscitati, mai più è stato. Aspettando l'edizione del 2024...