Bad Sisters 2, recensione: tremate, le sorelle Garvey sono (finalmente) tornate

La serie creata da Sharon Horgan torna a fare ciò a cui ci ha abituato: metterci di fronte a un dilemma morale. La cattiveria non è cambiata, l'effetto sorpresa però è ormai passato. Su Apple TV+.

Bad Sisters 2: le sorelle Garvey

In un mare di serie tv (e di film) che cercano sempre più il consenso facile dello spettatore - che, secondo algoritmi e "formule vincenti", vuole essere rassicurato - è bellissimo imbattersi in un titolo che non soltanto sia in grado di spiazzare, ma che ponga al pubblico anche un dilemma morale. Bad Sisters lo ha fatto: la prima stagione della serie Apple TV+ arriva brusca come una testata sul naso: ideata da Sharon Horgan, anche attrice nel ruolo di Eva, è la storia delle sorelle Garvey, sboccate e ciniche, ma molto unite.

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Le sorelle Garvey in Bad Sisters

Siamo in Irlanda (fatevi un favore, guardatela in originale: l'accento delle protagoniste è parte fondamentale del fascino della serie) e la gente qui è mutevole e imprevedibile come il clima dell'isola. Nel primo ciclo di episodi le Garvey hanno eliminato il terribile John Paul (Claes Bang), marito violento e insopportabile di Grace (Anne-Marie Duff), la secondogenita. Nonostante sia un'azione terribile, dopo averle conosciute meglio, ci è venuto da dire che forse, in fondo (molto in fondo), abbiano fatto bene.

La legge, e la morale, appunto, non può però essere dalla loro parte: se ci si fa giustizia da sé non si è diversi dai carnefici che mettono in pericolo la nostra vita. Questo è vero, e sacrosanto, in teoria, spesso meno nella pratica: sarebbe così in una società ideale, in cui tutto funzioni secondo le regole. Cosa fare quindi quando le autorità non sono in grado (o non vogliono) aiutare? È questo il grande dubbio che pone la serie. E, siete avvertiti, in Bad Sisters 2, in streaming su Apple TV+ con 8 nuovi episodi, i quesiti aumentano.

Bad Sisters 2: stesse sorelle, nuovi drammi

Il crimine delle sorelle Garvey le segue anche in Bad Sisters 2: qualcuno sa cosa hanno fatto ed è pronto a fargliela pagare. E soprattutto a ricattarle. Diciamo poi che le protagoniste non sono proprio dei fenomeni quando si tratta di mantenere il sangue freddo: sempre più distratte e ansiose, finiscono per peggiorare da sole la propria situazione.

A loro discolpa però c'è da dire che a ogni nuova puntata diventa difficile capire di chi fidarsi (la serie è molto abile a far emergere questo aspetto). In fondo, il peggior nemico potrebbe nascondersi proprio in coloro che si presentano come gentili e pronti ad aiutare. Non è però il caso del personaggio di Fiona Shaw, Angelica, uno dei nuovi acquisti della seconda stagione di Bad Sisters. Le Garvey potrebbero infatti aver trovato qualcuno ancora più duro di loro.

Stessa ferocia, meno sorpresa

Adattamento della serie belga Clan, ideata da Malin-Sarah Gozin, Bad Sisters 2, svanito l'effetto sorpresa, punta tutto sulla chimica tra le protagoniste. E a ragione, perché le attrici sono davvero bravissime: oltre a Horgan e Duff, le sorelle maggiori, ci sono anche Eva Birthistle, che ha il ruolo di Ursula, Sarah Greene, ovvero Bibi, ed Eve Hewson (figlia di Bono degli U2, che sta facendo molto bene soprattutto in televisione, voluta anche da Paolo Sorrentino in This Must Be the Place), che è Becka, la più piccola.

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Sarah Greene e Eva Birthistle in Bad Sisters 2

Le loro discussioni, le battute di cattivo gusto, la capacità di capirsi con un solo sguardo sono il punto di forza della serie: sembra davvero che si conoscano da tutta la vita. Purtroppo però le dinamiche tra i personaggi e le situazioni familiari finiscono per ripersi, facendo perdere alla storia la freschezza che aveva nella prima folgorante stagione. In ogni caso ritrovarsi ancora insieme a loro, se amate il senso dell'umorismo nero e la scorrettezza, è di nuovo un piacere.

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Il potere della sorellanza

Ed è giusto che sia così, visto che il tema centrale della serie è proprio la sorellanza: in un mondo in cui tutti odiano le donne (anche le donne stesse) e quindi abbiamo plasmato una società che è sempre pronta a dare loro la colpa di ogni piccola cosa, Bad Sisters risponde con una reazione uguale e contraria a questa violenza strisciante che, anche se non ce ne rendiamo conto, influenza le nostre vite.

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Le sorelle Garvey

Magari le sorelle Garvey finiranno all'Inferno (e probabilmente prima in galera), ma l'abbraccio e l'aiuto che si danno l'un l'altra è qualcosa che nessuno potrà mai sottrarre loro. Quindi sì: siamo pronti anche a una terza stagione di Bad Sisters, perché ormai queste sorelle sono di casa. Anche se ci lasciano a bocca aperta ogni volta.

Conclusioni

La seconda stagione di Bad Sisters perde la freschezza dell'originale, finendo per ripetere dinamiche e situazioni. Ma può comunque contare sulla bravura delle protagoniste, sempre più affiatate: è un piacere sentir parlare le sorelle Garvey, che hanno un senso dell'umorismo davvero spiazzante.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.7/5

Perché ci piace

  • L'intenzione precisa e ostinata degli autori di sfidare e spiazzare il pubblico.
  • Il senso dell'umorismo nerissimo.
  • La bravura e l'affiatamento delle protagoniste.

Cosa non va

  • Non c'è più l'effetto sorpresa della prima folgorante stagione,
  • Le dinamiche tra le protagoniste finiscono per ripetersi.