Back to School: film e serie che ci ricordano il ritorno a scuola

In questi giorni gli studenti italiani stanno tornando sui banchi di scuola e ci siamo trovati a ripensare a quando anche noi vivevamo questo trauma: ecco i film e le serie che ci fanno ricordare del ritorno a scuola.

Back to School: film e serie che ci ricordano il ritorno a scuola

Si scrive Back to School, si legge trauma. Questo è per tanti il ritorno a scuola dopo i mesi di estate e libertà, tra mare e vacanze, tempo libero e svago. Anche per quelli che la scuola la apprezzano, perché il ritorno alla routine di lezioni e studio è comunque forte. A quel periodo abbiamo ripensato per scrivere questo articolo, lasciando che ognuno dei nostri redattori ci raccontasse quali sono film e serie che ci ricordano quel periodo, i lunghi pomeriggi di studio e il ritorno vero e proprio alle attività scolastiche. Da Compagni di scuola a Buffy e anime, vediamo quali titoli associamo al cosiddetto Back to School.

Il manifesto del cinema di Carlo Verdone: Compagni di scuola

Compagni Di Scuola
Una scena del film Compagni di Scuola di Carlo Verdone

Quelli della scuola possono essere anni di grandi esperienze e di meravigliosi ricordi, sebbene non accada così per tutti. Succede invece abbastanza spesso che quei momenti vengano rievocati a distanza di tempo, e precisamente con la tipica rimpatriata tra compagni di classe, quando si è ormai adulti e la vita ha preso per ciascuno delle direzioni molto differenti.
Non sempre, però, rivedersi è esattamente quanto di più bello possa accadere: potrebbero emergere acredini, antichi rancori e frasi non dette a suo tempo. Questo è quello che certamente si verifica in uno dei film più celebri di Carlo Verdone: Compagni di scuola.
Le premesse dell'opera sono quella di una commedia corale ma, con lo svolgersi degli eventi, tutti ambientati all'interno di una villa nella quale i vecchi compagni si ritroveranno, si virerà più decisamente sul tono drammatico. Ciascuno dei personaggi, infatti, ha più di un problema che lo attanaglia, e inevitabilmente verranno fuori con il trascorrere della serata. Vi sono Piero Ruffolo, detto "Er Patata"; il caustico Finocchiaro; il timido Fabris; la bellissima Federica; il fallito Ciardulli, detto Tony Brando; il cinico sottosegretario Valenzani; la psicologa Maria Rita, dedita alle paturnie di tutti; l'affascinante Valeria; il vignettista Guglielmi; l'esasperante Postiglione, e altri ancora.
Un film straordinario, che rende omaggio alla commedia italiana classica e ancora adesso si contraddistingue come uno dei titoli di maggior successo della carriera cinematografica di Carlo Verdone.
(Giuseppe Causarano)

Carlo Verdone: 10 scene indimenticabili dai suoi film

La storia infinita: dagli anni '80, un antidoto al bullismo

Image194
La storia infinita: Bastian a cavallo di Falkor

Capelli tagliati a scodella, vestiti osceni e tanta voglia di avere con noi qualcuno che ci difendesse da tutte le ingiustizie: queste erano le caratteristiche tipiche di chi tornava a scuola dopo l'estate, negli anni Ottanta e non solo. Lo sapeva bene anche Bastian, che temeva di andarci perché sapeva che i compagni di classe l'avrebbero buttato, come sempre, nella spazzatura: La storia infinita è stato uno dei film cult che quelli della mia generazione hanno visto e rivisto fino a consumarlo, sognando sempre di affiancare Atreiu in un'avventura fantastica e, più di ogni altra cosa, di cavalcare un fortunadrago con cui spaventare ogni bullo. Il film di Wolfgang Petersen (e anche il libro da cui è tratto, scritto da Michael Ende), può sembrare ormai un po' datato, ma insegna ancora oggi quanto sia importante coltivare la propria fantasia, avere coraggio e perché no, scegliersi gli amici giusti per affrontare insieme ogni sfida: interrogazioni, compiti in classe, ma anche tutte le difficoltà della vita, a ogni età.
(Arianna Ciancaleoni)

Mob Psycho 100

Mob Psycho 100

Bentornati a scuola! Sarà un periodo della vostra vita bello e impegnativo, in cui inizierete a fare i conti con le difficoltà della vita adulta, con gli impegni, i compiti da svolgere, fare amicizia con i nuovi compagni... Prendete quel ragazzino all'ultimo banco, per esempio: dimesso, sguardo gentile, pettinatura un po' ridicola. Si chiama Shigeo, ma tutti lo conoscono come Mob. Non è particolarmente bravo a scuola, men che mai nello sport, ha una gran cotta per la più carina della classe, un rapporto complicato col fratello maggiore, e nel tempo libero fa un lavoretto part-time. Ah: ed è dotato di poteri telecinetici di potenza stratosferica, che si scatenano senza controllo quando il suo livello di stress arriva al 100%. Quindi, magari... non fatelo arrabbiare. Mob Psycho 100 è una serie creata da One, il geniale mangaka autore di One Punch Man, e la serie animata tratta dal manga originale, tre stagioni tutte disponibili su Crunchyroll, è un piccolo capolavoro di tecnica, divertimento e azione, in cui le difficoltà dell'adolescenza e della vita scolastica vengono sublimate in scontri a colpi di poteri psicocinetici, il tutto condito da abbondanti dosi di ironia e delicatezza.    
(Massimiliano Ciotola)

Chi chiamerai?

Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis ed Ernie Hudson in una scena di Ghostbusters - Acchiappafantasmi
Bill Murray, Dan Aykroyd, Harold Ramis ed Ernie Hudson in una scena di Ghostbusters - Acchiappafantasmi

Per tutti gli anni di liceo, non mi mettevo a studiare prima di guardare qualcosa in tv: rientro dalle lezioni, pranzo e poi una visione preliminare al mettermi sui libri di testo. Per darmi forza. Era spesso qualcosa in tv, in particolare telefilm (ora diremmo serie tv) su Italia 1, tra i quali il ricordo più forte è Casa Keaton, trasmesso dalla rete Mediaset in originale per un periodo, in quel primo pomeriggio adatto al rituale pre-studio. A ripensarci oggi, forse è stato uno dei fattori che hanno contribuito a farmi preferire la lingua originale al doppiaggio e non posso che essere grato a quella scelta. Il film che più di tutti mi ricorda la scuola e lo studio è però Ghostbusters. Se penso ai pomeriggi di quel periodo della mia vita, non è il primo pensiero che mi viene in mente, le prime immagini che mi balzano in testa, come il Marshmallow Man con Ray: l'avevo amato e visto più volte in sala all'uscita, ma non mi era assolutamente bastato e per mesi e mesi dopo l'acquisto della VHS l'ho guardato ogni giorno prima di mettermi a studiare. Ogni singolo giorno. Imparandolo letteralmente a memoria. Se non è studio questo...
(Antonio Cuomo)

Ghostbusters: 10 cose che (forse) non sapete sugli acchiappafantasmi creati da Dan Aykroyd

Una botta di fortuna

L'irresistibile Jack Black in una scena di School of Rock
L'irresistibile Jack Black in una scena di School of Rock

È capitato a tutti, si presume, di andare al cinema con la propria classe. Di solito "scortati" da una maestra, che voleva solamente fare una verifica per passare un'oretta lontana dagli schiamazzi. Si presume. Comunque, a chi è capitato, tra quelli nati negli anni '90, saprà quanto era difficile vedere un film che non fosse di quelli "didattici". School of Rock di Richard Linklater, che da lì a poco sarebbe stato visto come l'origin story del personaggio di Jack Black in Tenacious D e il destino del Rock, rappresentò l'eccezione alla regola. Il film scritto da Mike White, "quello che muore senza mutande in Zombieland", raccontava di una rivoluzione scolastica ad opera di un insegnante, che (come chi scrive) andava in classe perché obbligato, dai soldi o da mamma poco importa, con la collaborazione dei suoi alunni. All'inizio incartapecoriti e poi coloratissimi. Una sorta di divertentissima terapia di gruppo con il merito di trattare tematiche delicate. Si dice che tornare a scuola significa riabbracciare lo stesso cerimoniale con occhi sempre diversi. School of Rock invece premiava l'unicità dell'incontro, l'occasione da afferrare per sentirsi speciali.
(Jacopo Fioretti)

Animal House: la scuola come casa accogliente e porto sicuro

Animal House: una scena del Toga party
Animal House: una scena del Toga party

Scegliere Animal House come film emblema del ritorno a scuola a settembre è coraggioso e rivoluzionario, ma, per quanto apparentemente la pellicola di John Landis del 1978 insceni una rottura forte del sistema scolastico, è proprio in questa opposizione che si esprime il lato più spensierato della vita studentesca e il suo profondo valore umano. Un'opera senza fronzoli e diretta, che proprio nella sua continua ricerca di improvvisazione attoriale e narrativa, trova la sua dimensione naturale perfetta. Al di là delle estremizzazioni presenti, dalle schermaglie tra confraternite al Toga Party, dal delirio umoristico del personaggio cardine del film, John "Bluto" Blutarsky (un John Belushi al meglio) al trasognato e malinconico epilogo finale, Animal House incarna perfettamente tutta l'energia giovanile repressa degli studenti, mostrando, in modo un po' folle e caustico, che per quanto la scuola sia un incubo per alcuni, rappresenta un terreno protetto, contrariamente alla vita reale. Un'indagine introspettiva che non è per nulla banale e che anzi, ragiona in maniera amara sulla maturità, sulla brutalità dell'esistenza, concentrandosi su quanto è realmente difficile crescere ed abbandonare il sistema scolastico, un porto sicuro che inevitabilmente deve essere abbandonato. Questo comodo approdo è una casa accogliente per tutti: tra le aule puoi trovare l'inflessibile e ligio Doug Neidermeyer, il timido e impacciato Larry "Pinto" Kroger, l'eversivo ed anarchico Daniel Simpson Day, anime diverse e sospese che, dopo aver superato lo scoglio del tempo, si scontreranno duramente con la vita di tutti i giorni, a prescindere dal ruolo ricoperto tra i banchi.
(Massimiliano Meucci)

Buffy - L'Ammazzavampiri: come fare quando la scuola è la Bocca dell'Inferno?

Buffy the Vampire Slayer: l'ultima immagine nel finale di serie, intitolato La prescelta
Buffy the Vampire Slayer: l'ultima immagine nel finale di serie, intitolato La prescelta

Buffy Summers non è "solo" la Prescelta, colei che deve liberare Sunnydale da vampiri e forze del male, ma è prima di tutto una sedicenne e al pari di tutti gli adolescenti non trova il suo posto nel mondo. Una ragazza normale con un destino straordinario, Buffy incarna l'empowerment femminile e nel suo viaggio verso la maturità affronta non solo le sfide della scuola, ma anche i demoni letterali e metaforici che continuano a emergere dalla Bocca dell'Inferno la quale - e non è un caso - è collocata esattamente nel liceo di Sunnydale. Al centro di tutte le vicende, una sola e unica certezza: l'amicizia. La serie esplora temi cruciali come l'identità, la crescita e la responsabilità e lo fa in modo profondo mixando scene d'azione e umorismo tagliente, ma soprattutto offrendo una riflessione autentica sulla vita. Il mondo sovrannaturale di Buffy - L'ammazzavampiri, infatti, consente di esplorare le paure e i desideri adolescenziali in modo allegorico ed è forse in questo che risiede il suo essere ancora oggi attuale più che mai.
(Giorgia Sdei)

Buffy, dall'inizio della storia al fenomeno di culto: l'eredità della Cacciatrice

Tra film e serie, tra risate e pugni nello stomaco

Sex Education 4   1
Sex Education: Asa Butterfield in una foto della quarta stagione

Si può tornare sui banchi di scuola anche per imparare l'amore e il sesso in qualsiasi lettera della sigla LGBTQIA+, per sensibilizzare e sensibilizzarsi. Due modi diversi su Netflix di vedere la scuola nel Regno Unito di oggi: da un lato quella autoironica e sessuale di Sex Education, con Asa Butterfield e Gillian Anderson ad interpretare madre e figlio e soprattutto due tipi ben diversi di "terapista sessuale": Otis e Jean Milburn. Dall'altro quella edulcorata, dolce, delicata, fumettosa di Heartstopper che racconta l'amore tra il dichiarato Charlie (Joe Locke) e Nick (Kit Connor) che sta scoprendo se stesso, proprio come il loro gruppo di amici, tratta dall'omonimo fumetto di Alice Oseman. In entrambi i casi non mancano tematiche importanti ed attuali come bullismo, disordini alimentari, rapporto col sesso, depressione che arrivano come un vero pugno nello stomaco. Proprio come in Charlie Bartlett, il teen movie con protagonista il compianto Anton Yelchin e uno stuolo di attori emergenti (come Kat Dennings) e importanti (Robert Downey Jr.) per parlare di tutte queste tematiche insieme a molte altre, compreso l'uso di droghe e il rapporto tra genitori e figli e tra insegnanti e studenti.
(Federico Vascotto)