Con l'uscita di Avengers: Infinity War ci avviamo verso la conclusione del primo arco narrativo espanso del Marvel Cinematic Universe, inaugurato nel 2008 con Iron Man e poi esplicitato negli anni successivi tramite la storyline delle Gemme dell'Infinito e la figura di Thanos, presenza maggiore in Infinity War dopo essere stato relegato a camei in The Avengers, Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron. La sua lotta contro gli eroi più potenti della Terra dà vita ad un film spettacolare, due ore e mezza di scontri intensi che procedono a un ritmo implacabile. Questo non ha però impedito ai fratelli Russo, registi di questo capitolo seminale del MCU dopo aver già firmato Captain America: The Winter Soldier e Captain America: Civil War, di inserire piccoli rimandi sia alla storia del franchise che a realtà esterne. Ecco la nostra consueta panoramica dei dettagli nascosti più interessanti. N.B. Questo articolo contiene spoiler.
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1. Hulk non pervenuto
Capita che i trailer dei film contengano frammenti che non saranno inclusi nel montaggio definitivo, o angolazioni alternative per certe inquadrature (poiché in molti casi il film stesso è ancora in post-produzione). Nel caso di Infinity War ha destato curiosità l'assenza totale di Hulk durante la battaglia conclusiva in Wakanda, nonostante il teaser ufficiale contenesse la celebre inquadratura, del tutto assente nel film, della squadra terrestre al completo che corre verso la macchina da presa. Presumibilmente era una strategia per evitare spoiler (il Golia Verde, dopo essere stato malmenato da Thanos all'inizio, non vuole più fuoriuscire), ma anche una mossa di marketing piuttosto ponderata: serviva un'inquadratura del gruppo intero per il thumbnail del trailer, e in assenza di materiale adatto nel film vero e proprio è stata creata ex novo.
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2. Il teschio sbagliato
Tra i momenti più sorprendenti del film c'è il ritorno di Johann Schmidt alias Teschio Rosso, dato per morto al termine di Captain America: il primo vendicatore ma in realtà teleportato su Vormir, dove funge da custode della Gemma dell'Anima. In italiano è forse difficile accorgersene, ma nella versione originale il suo modo di parlare suggerisce che non si tratti di Hugo Weaving, restio a tornare nei panni del personaggio, bensì di un imitatore. I credits confermano che l'attore australiano è stato sostituito da Ross Marquand, noto per la sua capacità di impersonare varie celebrità (è apparso in un episodio di Mad Men nel ruolo di Paul Newman) e membro del cast di The Walking Dead dalla quinta stagione in poi nella parte di Aaron.
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3. SpongeBob Marvelpants
Durante la battaglia di New York, Tony Stark si rivolge al perfido Ebony Maw, uno dei Figli di Thanos, chiamandolo "Squidward". Si tratta di un'allusione al personaggio che appare dal 1999 nella popolare serie animata SpongeBob SquarePants, il cui cast ha diversi legami con il Marvel Cinematic Universe: Clancy Brown, voce originale di Mr. Krabs, è stato Surtur in Thor: Ragnarok e il colonnello Schoonover nella seconda stagione di Daredevil e in The Punisher, mentre Tom Kenny, alias SpongeBob, doppia il coniglio giocattolo in Ant-Man. Inoltre, prima di diventare Natasha Romanoff, Scarlett Johansson ha prestato la voce alla principessa Mindy in SpongeBob il film.
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4. Il tocco di Gunn
Nei titoli di coda viene menzionato come produttore esecutivo James Gunn, il quale ha più volte affermato su Facebook e Twitter di aver attivamente partecipato alle decisioni creative legate ai Guardiani della Galassia, di cui sta lavorando al terzo lungometraggio. Per l'esattezza, ha consigliato ai fratelli Russo tre canzoni da cui scegliere quella da usare per la prima apparizione di Star-Lord e compagnia bella in Infinity War (i registi hanno optato per Rubberband Man) e ha contribuito alla scrittura dei dialoghi dei singoli personaggi. Questo è particolarmente evidente nella scena in cui i Guardiani incontrano per la prima volta gli Avengers, dove Gunn non ha saputo resistere alla tentazione di un piccolo inside joke: quando Stark scopre che Peter Quill è terrestre, questi ribatte "No, vengo dal Missouri". Questo è anche lo stato d'origine di Gunn.
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5. Battuta storica
L'ultima scena prima che appaia il titolo del film all'inizio è quella in cui Bruce Banner, complice la magia di Heimdall, precipita sulla Terra, per l'esattezza nell'abitazione di Stephen Strange, e dice con fare fatalistico "Thanos sta arrivando". Questa frase è ben nota ai fan dei fumetti, poiché è con essa che iniziava la miniserie Infinity Gauntlet, su cui il film è parzialmente basato. È stato modificato solo un elemento essenziale: nell'universo cartaceo l'avvertimento è pronunciato da Silver Surfer, personaggio i cui diritti cinematografici sono attualmente ancora in mano alla 20th Century Fox, in attesa che l'acquisto da parte della Disney sia ratificato.
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6. Un film "molto vecchio"
Come già accaduto in Civil War, il giovane Peter Parker interpretato da Tom Holland continua a strappare risate evocando lungometraggi "molto vecchi". Questa volta si tratta di Aliens - Scontro finale, da cui trae ispirazione per sconfiggere Ebony Maw mentre questi sta torturando Strange. Una scelta pertinente che è anche legata in parte al ramo televisivo del MCU: Sigourney Weaver è stata l'antagonista di The Defenders la scorsa estate, mentre il compianto Bill Paxton è apparso nella prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. quattro anni fa.
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7. La Distinta Concorrenza
Mentre i trailer di Deadpool 2 (e presumibilmente anche il film intero) prendono spudoratamente per i fondelli l'universo cinematografico della DC Comics, il film dei Russo contiene un omaggio più raffinato, per quanto non privo di ironia. Per l'esattezza, quando Doctor Strange incontra per la prima volta Peter Parker, egli si interroga sul rapporto tra il giovane eroe e Tony Stark, chiedendo al magnate se Peter è il suo "pupillo" (ward in inglese). Una scelta lessicale molto specifica, poiché nei fumetti della Distinta Concorrenza, come ama chiamarla Stan Lee, è questa la relazione tra Bruce Wayne/Batman e Dick Grayson (il primo Robin, poi divenuto Nightwing).
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8. Arrested Cameo
Per la prima volta, nessuno del cast di Community appare in un film Marvel diretto dai Russo, ma i due fratelli hanno inserito un simpatico riferimento a un'altra celebre serie comica a cui hanno lavorato: Arrested Development, in onda su Fox dal 2003 al 2006 e riesumata da Netflix nel 2013 (la quinta stagione è attualmente in produzione). Non è facilissimo da notare, ma c'è un omaggio visivo nella sequenza ambientata nel museo del Collezionista: tra i vari oggetti esposti in diverse teche c'è anche il nevrotico Tobias Funke, in versione blu. E mentre in Civil War era uno dei registi a concedersi un'apparizione nei panni di un cadavere, questa volta è il co-sceneggiatore Stephen McFeely a presenziare davanti alla macchina da presa, nel ruolo dell'assistente di "Thunderbolt" Ross.
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9. Questione di nani
Una delle sezioni più sorprendenti del film riguarda la missione di Thor su Nidavellir, il mondo dove è stato forgiato il suo martello. Per ottenere un'arma in grado di sconfiggere Thanos, il dio del tuono ha bisogno dell'aiuto di Eitri il Nano, il personaggio con cui i registi si sono concessi la licenza poetica più grande: nei fumetti è letteralmente un nano, alto poco più di un metro, mentre al cinema, nonostante abbia le fattezze di Peter Dinklage, è gigantesco. La sua apparizione contiene un altro omaggio al mondo cartaceo che potrebbe essere un indizio circa il futuro del MCU, annunciato come maggiormente cosmico: nei fumetti il martello Stormbreaker è l'arma prediletta di uno degli alleati di Thor, tale Beta Ray Bill.
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10. Autoironia, portami via
Come spesso capita, i film Marvel non hanno paura di prendere in giro i propri contenuti, che si tratti dell'assenza generale di morti di un certo peso fino a questo punto ("Niente resurrezioni questa volta", dice Thanos dopo aver ucciso Loki) o dell'ossessione di Spider-Man per la cultura popolare. Una battuta in particolare ha tutta l'aria di una frecciatina nei confronti di chi non ha amato il finale di Guardiani della Galassia, con Drax che dice che Star-Lord ha salvato l'universo con una gara di ballo, e il leader della squadra precisa che non è andata esattamente così (la sfida era solo un modo per distrarre l'antagonista). Non è difficile immaginare che Gunn abbia scritto quello scambio di battute imbattendosi in una discussione dai toni simili su qualche forum online...