Viviamo anni in cui tanti talenti emergenti si stanno facendo notare, soprattutto a livello internazionale. Un nome che salta all'occhio tra questi giovani è sicuramente Austin Butler, non solo per il salto di qualità fatto dal piccolo al grande schermo - ha iniziato con ruoli minori in serie tv per poi diventare protagonista e arrivare a vincere un Golden Globe a soli 31 anni - e anche all'interno del primo - ora è immenso in Masters of the Air su Apple TV+. Possiede già l'aura di un divo quando calca i red carpet in giro per il mondo, con le fattezze di un giovane James Dean, bello e dannato, con uno sguardo penetrante e una voce sempre misurata, profonda, roca. Un talento che siamo contenti di (ri)vedere in Dune - Parte Due di Dennis Villeneuve (un consiglio: vedetelo sullo schermo più grande che riuscite a trovare!). E proprio di schermi e specchi parliamo in questo nostro speciale sull'ascesa di Austin Butler.
Dal piccolo... allo schermo più grande che c'è
Classe 1991 nato ad Anaheim, in California, Austin Butler, figlio di divorziati quand'era piccolo, l'estetista Lori Anne Howell e di David Butler. Si fa notare all'età di tredici anni durante una rappresentazione scolastica per poi iniziare subito a prendere lezioni di recitazione. L'esordio è in tv in serie Disney Channel e affini per ragazzi come Ned - Scuola di sopravvivenza (dove recitava anche la sorella maggiore, Ashley) e Zoey 101 accanto a Jamie Lynn Spears, insieme ad apparizioni più sporadiche in Hannah Montana, iCarly, I maghi di Waverly e accanto a Miley Cyrus, Miranda Cosgrove (che ritroverà al cinema in The Intruders) e Selena Gomez - quindi tanti altri talenti emergenti della sua generazione. Infine eccolo in Life UneXpected, diventando il classico bad boy di cui si innamora Brittany Robertson, purtroppo cancellata dopo due stagioni.
Proprio quest'ultimo ruolo più sostanzioso e leggermente più maturo lo porta al cinema, nel teen movie Alieni in soffitta e in The Bling Ring di Michael Lembeck sulla vera storia di una banda di giovani ladri nelle case dei ricchi di Hollywood, che due anni dopo diventa un film di Sofia Coppola. Altro ruolo televisivo ricorrente è quello di un altro interesse amoroso, stavolta in Switched at Birth - Al posto tuo, la serie di ABC Family che raccontava dello scambio in culla tra una ragazza latina e una sorda. Sempre in casa The CW dopo Life UneXpected recita al fianco di AnnaSophia Robb nel prequel di Sex and the City, The Carrie Diaries, nel ruolo del pre-Mr. Big Sebastian Kydd e poi su MTV come protagonista di The Shannara Chronicles, come adattamento dell'omonima saga fantasy di romanzi young adult dagli autori di Smallville Alfred Gough & Miles Millar. Entrambe le serie vengono nuovamente cancellate dopo due stagioni creando una sorta di maledizione sui progetti dell'attore, che presto però verrà spezzata.
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Dal piccolo... al piccolo schermo
L'incantesimo viene spezzato attraverso il debutto a Broadway nel 2018 nel ruolo di Don Parritt in Arriva l'uomo del ghiaccio accanto a con Denzel Washington e David Morse, dimostrando doti canore che gli saranno utili anche in seguito, e attraverso tre titoli per il grande schermo che rappresentano il vero e proprio lancio della sua carriera. Siamo nel 2019 e l'attore ancora giovanissimo ha la possibilità di lavorare con alcuni mostri sacri della regia come Jim Jarmush ne I morti non muoiono nei panni di Jack compagno di viaggio del personaggio di Selena Gomez, e nientemeno che con Quentin Tarantino nel suo nono film, C'era una volta a... Hollywood in cui interpreta Tex Watson, un membro della famiglia Manson, intenso e convincente, che lo porta sul red carpet del Festival di Cannes. Un traguardo prestigioso che accresce il suo fascino di giovane star. Poi arriva il fenomeno, grazie al quale la chitarra imparata a tredici anni insieme al pianoforte dà i suoi frutti.
Con una grande preparazione prima delle riprese, con tanto di vocal coach, fa un lavoro incredibile e diviene letteralmente Elvis, tanto che nello strabordante omonimo film del 2022 diretto da Baz Luhrmann, è l'elemento migliore della pellicola, forse sbilanciata verso la figura dell'agente Tom Parker. Grazie a questo ruolo, a poco più di trent'anni, torna sul tappeto rosso di Cannes, dove riceve una standing ovation di dodici minuti per la sua interpretazione, lodata addirittura dalla famiglia Presley (cosa che di solito non capita nei biopic), ottenendo una candidatura ai principali premi cinematografici e vincendo il Golden Globe come Miglior Attore Drammatico, insieme al BAFTA e al Satellite Award.
Da Elvis a Dune: il successo
Ora, in attesa di vederlo in The Bikeriders di Jeff Nichols, atteso a giugno negli Stati Uniti, è. in sala tra le new entry di Dune - Parte Due, sequel del film del 2021 nuovamente diretto da Dennis Villeneuve. Quindi, un altro grande autore da annoverare tra le sue collaborazioni. Presta volto e testa (glabra) al villain Feyd-Rautha Harkonnen, che al cinema ha avuto precedentemente il volto di Sting nel maledetto film datato 1984 di David Lynch - e già impazza sui social una foto insieme a Sting alla premiere del film. Fratello di Glossu Rabban, è un altro nipote del barone Harkonnen, ed è celebre a Corte per la sua follia e il suo sadismo, elementi resi ottimamente dal giovane attore, capace di trasformarsi completamente anche a livello di sguardo e intonazione rispetto a quanto fatto con Elvis Presley.
Non è tutto: al momento potete ammirarlo ogni settimana anche su Apple TV+ in Masters of the Air, la serie di Steven Spielberg e Tom Hanks che chiude perfettamente la trilogia di Band of Brothers e The Pacific, in cui Butler interpreta il Maggiore Gale "Buck" Cleven, a capo della cosiddetta Bloody Hundreth, il 100th Bomb Group reparto che volava con i bombardieri strategici USAAF Boeing B-17 Flying Fortress della Eighth Air Force stanziato nell'Inghilterra orientale durante la Seconda Guerra Mondiale; insieme al Bucky di Callum Turner forma una coppia di "fratelli al fronte" fin dal soprannome irresistibile sullo schermo. Una carriera insomma breve eppure già fulminea, ricca di soddisfazioni, conferme e sorprese, che lo aprono letteralmente al firmamento di Hollywood, dove gli auguriamo di risplendere con tutte le luci possibili.