Il cast di Asteroid City, l'ultimo film di Wes Anderson presentato in concorso a Cannes 2023 e dal 28 settembre nelle sale italiane, è composto da moltissimi attori di prima categoria. Tom Hanks, Scarlett Johansson, Margot Robbie, Bryan Cranston, Jason Schwartzmann, Steve Carell, Tilda Swinton. Tra questa schiera di star ormai consolidate c'è un nome in grande ascesa: Maya Hawke.
L'attrice e cantante si è fatta amare e conoscere dal pubblico soprattutto grazie al ruolo di Robin nella serie Stranger Things, ma può già vantare di aver lavorato con registi del calibro di Wes Anderson, appunto, e Quentin Tarantino (è in C'era una volta a... Hollywood). Presto la vedremo anche in Maestro di Bradley Cooper e diretta da suo padre Ethan Hawke in Wildcat, in cui ha il ruolo della scrittrice Flannery O'Connor.
In Asteroid City è June Douglas, un'insegnante che segue i bambini che vivono nella città in mezzo al deserto che dà il titolo al film. Con lei Rupert Friend, che interpreta Montana, cowboy con cui balla. Abbiamo incontrato gli attori proprio al Festival di Cannes, dove ci hanno raccontato che l'esperienza sul set è stata incredibile: durante le riprese in Spagna hanno vissuto tutti insieme in un monastero!
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Maya Hawke: da Stranger Things ad Asteroid City
Dopo i mostri di Stranger Things l'alieno di Asteroid City: sembra proprio che le creature strane seguano Maya Hawke ovunque! Per l'attrice non è un caso: "Spesso ci sono delle fasi. Ho fatto Piccole donne, poi un film chiamato Ladyworld. Forse dipende dal fatto che le persone ti vedono in un certo modo e quindi ti identificano con quell'immaginario. Oppure dipende da noi, cerchiamo dei personaggi precisi perché magari ti ricordano delle cose di te su cui stai lavorando. Penso succeda spesso. Quindi non penso ci sia un legame particolare tra me e gli alieni! Scegliamo però i nostri ruoli per un mix di queste cose: fasi della nostra vita e percezione degli altri".
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Per Rupert Friend i mostri sono una metafora importante: "In una delle scene che abbiamo nel film, non è che siccome qualcuno è diverso debba essere escluso: in realtà potrebbe avere qualcosa da insegnarci. Bisogna abbracciare tutto ciò che ci offre la vita. Probabilmente lì in mezzo c'è una metafora".
Vivere in un film di Wes Anderson
In Asteroid City la realtà è in bianco e nero, mentre la finzione, ovvero la vita nella fittizia città di Asteroid City, è nei classici colori pastello del regista. Si può essere felici soltanto in un film di Wes Anderson? Per Rupert Friend: "Vivere in un film di Wes Anderson è fantastico: noi abbiamo avuto la fortuna di poterlo fare. Per noi era la vita reale. Il tempo che abbiamo passato insieme fuori dal set è stato bellissimo. Abbiamo vissuto insieme in un monastero in Spagna. Cenavamo sempre insieme. Giocavamo a carte, preparandoci".
Secondo Maya Hawke invece: "Se tagli tutte le zone grigie e nere, tutti i colori brutti e tieni solo quelli brillanti, tutto è luminoso e bello da guardare, ma la vita ha tutti i colori insieme. Se la vita fosse fatta solo di colori brillanti sarebbe insostenibile. E a quel punto non ci piacerebbe. Quindi penso sia importante vivere anche le parti noiose per rendere entusiasmanti quelle entusiasmanti".