La critica non è stata benevola e il tentativo di adattare al grande schermo il popolare franchise di videogame targato Ubisoft, non ha in genere raccolto grandi consensi. In realtà Assassin's Creed, il film diretto da Justin Kurzel, ha avuto comunque i suoi fans e lo dimostra il fatto che, appena uscito in homevideo, il prodotto si è stabilizzato sempre nelle posizioni top delle classifiche di vendita. Merito anche di combattimenti e inseguimenti indubbiamente spettacolari e del fascino di un cast stellare, che oltre al protagonista Michael Fassbender vanta anche Marion Cotillard, Jeremy Irons, Brendan Gleeson e Charlotte Rampling.
Il film si incentra sulla figura di Callum Lynch, il quale attraverso una tecnologia chiamata Animus riesce a vivere le avventure di Aguillar, suo antenato della Spagna del XV secolo. In questo modo, scoprirà di discendere dalla società segreta degli Assassini e grazie alle conoscenze acquisite, dovrà sfidare una temibile e potente organizzazione templare che cerca ai giorni nostri di conquistare il mondo. Assassin's Creed è stato distribuito in homevideo in varie edizioni targate 20th Century Fox Home Entertainment. La nostra recensione prende in oggetto la classica edizione blu-ray in alta definizione e le cinque cose da sapere per gustarsi al meglio il film, ma ricordiamo che in commercio ci sono anche il DVD, il blu-ray 3D e il 4K Ultra HD.
1. Un video cupo e buio, ma il dettaglio c'è
Partiamo ad analizzare il blu-ray dal video. Il girato di Assassin's Creed è molto particolare e ha coinvolto diversi tipi di riprese digitali. La resa complessiva è brillante e suggestiva, ma bisogna tenere conto di uno stile generale molto cupo e scuro, con tante scene con scarsa illuminazione e moltissime fasi in ombra, come ad esempio nell'Animus. Perfino gli esterni a tratti fumosi o nebbiosi rispettano questo look tendente al buio. Con queste premesse, è ovvio che è un po' difficile parlare di dettaglio in quelle circostanze, proprio per il fatto che spesso il tutto è un po' immerso in questa oscurità. Detto questo, e analizzando più attentamente le immagini, il dettaglio c'è tutto ed è anche efficace quando può emergere, soprattutto sui primi piani piacevolmente porosi o nelle scene maggiormente illuminate. In quei casi, la nitidezza fa un deciso passo avanti, costumi e architetture sono definite nei particolari. Da tenere presente anche il massiccio utilizzo di CGI, che comunque si integra bene alle immagini e confeziona una resa visiva apprezzabile, perfino tendente un po' ai videogiochi. Come detto, in altri frangenti emerge invece una certa morbidezza del quadro. Cromaticamente, il film è dominato da tonalità blu, alternati a fasi giallastre e sabbiose, se non addirittura seppiate. Il nero è invece un po' altalenante, a tratti solido e profondo, a momenti più sbiadito e fangoso.
2. L'audio inglese: immersi nella mente di Fassbender
In un film ricco di combattimenti come Assassin's Creed, l'audio svolge un ruolo fondamentale. Sotto questo aspetto, la traccia italiana purtroppo si ferma a un DTS 5.1 che per quanto ottimo e coinvolgente, non può competere con lo stellare DTS HD Master Audio 7.1 della traccia inglese. Quest'ultima ha la capacità di immergere lo spettatore non solo nelle convulse scene di lotta (tra corpo a corpo o lanci di frecce), ma anche in altri momenti sonoramente importanti, come ad esempio la regressione di Callum Lynch nei ricordi del suo antenato Aguillar e in generale quanto avviene nella mente del protagonista: ebbene l'effetto è spettacolare con il coinvolgimento di tutti i diffusori in panning davvero suggestivi e potenti. Anche le sottili atmosfere e gli echi che circondano lo spettatore quando il protagonista è nell'Abstergo hanno una resa indubbiamente efficace. Nel contempo la resa della colonna sonora è potente e dalla spazialità impressionante, ed esibisce bassi corposi e muscolari. In questo contesto i dialoghi restano chiari e intelligibili anche nei momenti di maggior caos.
3. Audio italiano coinvolgente e suggestivo, ma un gradino inferiore
Come detto la traccia italiana si limita a un DTS 5.1. Sia chiaro che tutte le numerose e già elencate qualità dell'audio le ritroviamo nella traccia italiana, ma inevitbailmente a un gradino inferiore: a peccare rispetto alla traccia originale, sono soprattutto la dinamica, il microdettaglio per la mancanza dei due canali aggiuntivi e l'impatto a livello di potenza complessiva e di corposità dei bassi, oltre ovviamente alla naturalezza dei dialoghi. Detto questo, però, va riconosicuto che il DTS italiano permette comunque di apprezzare l'estrema spettacolarità del film in tutte le sue sfumature. E soprattutto la sensazione per lo spettatore di essere costantemente avvolto a 360 gradi dalle vicende sullo schermo, non viene mai meno.
4. Gli extra: un dietro le quinte diviso in 5 parti...
Buoni gli extra con oltre un'ora e mezza di contributi. Troviamo innanzitutto Solenne promessa: dietro le quinte di Assassin's Creed, composto da cinque speciali dalla durata complessiva di 41 minuti, che raccontano i vari aspetti della produzione attraverso una serie di interviste: in particolare, nel primo speciale Il retaggio del videogioco, Justin Kurzel, Michael Fassbender e Marion Cotillard discutono l'eredità del franchising iconico del videogioco e la storia originale creata per il film (8'), nel secondo Diventare un Assassino, Fassbender e il resto del cast raccontano la formazione necessaria per realizzare alcune scene (6), nel terzo Oggetti del mestiere (9') si parla dell'ispirazione che ha portato alla progettazione di costumi e armi, nel quarto Nel regno del realismo (9'), cast e troupe spiegano la ricostruzione della Spagna del 15° secolo e dell'Abstergo moderno, infine nel quinto Movimenti rapidi e manovre segrete (8'), il focus è sulle incredibili e spettacolari sequenze d'azione del film.
5. ...e ancora approfondimenti, scene tagliate e un finale alternativo
Si prosegue poi con Conversazione con Justin Kurzel (20'), ovvero dialoghi con il regista (ma non solo, sono coinvolti anche altri elementi della troupe) che spazia tra lo stile del film, la storia, la realizzazione e la colonna sonora. A seguire Justin Kurzel e Christopher Tellefsen parlano delle scene tagliate (22'), che come dice il titolo è una featurette nella quale il regista e il montaggista spiegano nel dettaglio i perché del taglio di alcune scene. E naturalmente subito dopo c'è spazio proprio per le scene eliminate, una decina in tutto (durata totale 16 minuti), fra cui un finale alternativo. A chiudere i trailer e una galleria con oggetti, costumi, armi e fotografie sul set