I miei professori sono stati degli eroi, scrive il regista Ivan Silvestrini nelle note di regia di Arrivano i prof, il suo film (è un remake del film francese Les profs) in uscita nelle nostre sale il 1 maggio. Anche Claudio Bisio, tra i suoi vecchi professori, ha il suo eroe: è un professore di italiano con cui è ancora in contatto. Ce lo ha raccontato agli Incontri professionali di cinema di Sorrento, dove l'intero - ricchissimo - cast era presente per lanciare il film. Il Bisio professore di Arrivano i prof non è assolutamente come il suo eroe. È uno dei peggiori insegnanti d'Italia, che viene chiamato da un provveditore con una strana idea in testa, per risollevare il Manzoni, liceo con i peggiori studenti d'Italia. Claudio Bisio è il Professor Locuratolo, insegnante di matematica: un passato a Palo Alto, millantate (o forse vere?) amicizie con Stephen Hawking, e un presente fatto di giornate passate a giocare alla playstation, fumare erba e stare sdraiato su un'amaca.
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La libertà e la fantasia
L'esatto contrario del vero Claudio Bisio, iperattivo tra cinema, teatro e televisione, dove ha appena lanciato il suo nuovo show, la versione italiana del mitico Saturday Night Live. È un Bisio in gran forma quello che abbiamo incontrato a Sorrento. Il suo Professor Locuratolo, un po' per il look etnico, un po' per l'espressività di alcune gag, ci ha ricordato il Bisio dei primi film di Salvatores. Con quei personaggi Locuratolo qualcosa in comune ce l'ha: è evidentemente un uomo in fuga da qualcosa. "Probabilmente sì" riflette Bisio. "Arrivano i prof è un film corale, ma pur essendolo tutti i personaggi hanno poi una tridimensionalità, una piccola profondità. Non conosciamo la backstory di Locuratolo, ma la si può immaginare: probabilmente è in fuga, un disilluso. Immaginiamo che ci abbia provato nella sua vita. Poi lo scopriamo amare la matematica, la fisica, essere uno che ne capisce tanto. E immaginiamo che nell'arco della sua vita si sarà stufato di insegnare a gente che forse non aveva interesse ad apprendere".
"Ho girato questo film subito dopo averne girato un altro, Gli sdraiati, con Francesca Archibugi" ci ha raccontato Bisio. "Ero il genitore di un ragazzo adolescente, e c'erano delle scene a scuola. Il mio personaggio, e il film, erano totalmente diversi. Era un mondo molto impegnato. Fare questo film mi ha dato libertà, fantasia. A partire dal costume: quando ho fatto la prova ho indossato anelli, collanine, orecchini, questi pantaloni, un misto tribale. Il costumista si è divertito, tra India, Africa... avevo i sandali anche d'inverno. Mi sono divertito molto. Ma non ho mai incontrato un professore simile".
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